Fontimedia marketing blog

Strategia di inbound marketing - 6 consigli preziosi

Scritto da Valeria Caglioni | 27 giugno 2017

 

L’inbound marketing funziona quando è ben progettato, non c’è dubbio, ma certo non è una strategia semplicissima. Richiede molta pazienza, costanza e impegno proprio per la sua struttura che integra diverse componenti digitali in un’unica campagna.

 

Esistono però alcuni suggerimenti anche piuttosto rapidi da applicare, capaci di incrementare il traffico al sito e le conversioni in lead e quindi dare una spinta all’intera strategia inbound. Ne parleremo nel corso dell’articolo di oggi:

 

  • Trovare le parole chiave adatte a ogni buyer persona
  • Ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca
  • Migliorare la promozione dei contenuti
  • Non dimenticare di aggiungere una CTA accattivante
  • Pubblicare più articoli sul blog
  • Analizzare il sito aziendale (e ristrutturarlo se necessario)

 

Strategia di inbound marketing - 6 consigli preziosi

Ci deve essere un motivo valido se tante aziende B2B stanno passando da tecniche di marketing outbound tradizionali a una strategia di inbound marketing. Potrebbe essere per le possibilità 3 volte superiori di registrare un ROI positivo su questo tipo di campagne oppure il 54% di lead in più generati dall’inbound rispetto alle campagne a pagamento. Anche internamente all’azienda, l’inbound incoraggia i reparti di sales e marketing a collaborare e condividere non solo le attività, ma anche i risultati, per dimostrare il concreto valore degli investimenti in marketing digitale.

 

Scarica GRATIS l'eBook con tutti i segreti dell'inbound marketing

 

La metodologia inbound comincia con il processo di attrazione di traffico qualificato composto da clienti potenziali al sito dell’azienda. La calamita per questi utenti sono i contenuti che vengono pubblicati sotto forma di post nella sezione blog del sito. Secondo i dati pubblicati da HubSpot, infatti, il 79% delle imprese con un blog aggiornato registrano un ROI positivo dalle attività inbound.

Iniziamo con i 6 consigli per ottenere risultati più velocemente dalla strategia di inbound marketing.

 

Trovare le parole chiave adatte a ogni buyer persona

Aumentare il traffico al sito aziendale è già un ottimo traguardo, ma attrarre i visitatori giusti, quelli con più probabilità di convertirsi in lead validi per il team commerciale, è ancora meglio.

Secondo le ricerche di Search Engine Journal, il 14,6% dei lead ottenuti tramite tecniche SEO si trasforma in clienti.

 

 

Per portare gli utenti giusti al sito aziendale, occorre prima conoscerli: chi sono e quali sono le loro esigenze? Una volta raccolte le informazioni che riguardano i prospect che volete attrarre all’azienda, potrete usare uno strumento di ricerca delle parole chiave (ce ne sono molti online, ad esempio Keywordtool.io oppure Google AdWords Keywork Tool) per identificare le parole chiave inerenti i bisogni dei vostri clienti potenziali.

 

 

A questo punto non resta che produrre e pubblicare contenuti ottimizzati per quelle keyword.

 

Ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca

Creare contenuti in base alle parole chiave ricercate identificate durante la pianificazione della strategia, non è ancora sufficiente. Quei contenuti devono essere ottimizzati per fare in modo che gli utenti target li trovino in mezzo a una miriade di altri materiali digitali.

 

 

Ottimizzare ogni articolo pubblicato sul blog aziendale (e i testi del sito) secondo le tecniche SEO può significare anche analizzare e valutare i materiali già pubblicati e applicare le opportune modifiche per fare in modo che vengano trovati, dai motori di ricerca e soprattutto dai prospect.

 

Migliorare la promozione dei contenuti

Riuscire ad attrarre traffico qualificato sul sito può dipendere anche dal modo in cui vengono promossi i contenuti. In un contesto digitale così congestionato come è quello attuale, la SEO aiuta, ma può non bastare.

 

 

Dopo avere pubblicato i vostri contenuti, è importante che prendiate del tempo per condividerlo con altri opinion leader del settore e farli arrivare a più persone possibile. La condivisione, oltre ad aiutare a fare trovare i contenuti dagli utenti giusti, serve a stabilire delle relazioni con gli influencer del settore che possono amplificarne il raggio d’azione.

Il passaggio successivo riguarda la conversione dei visitatori in lead. Si tratta della seconda fase della metodologia inbound i cui strumenti principali sono sicuramente le call to action, i form e le landing page, capaci di fare avanzare i contatti lungo il percorso d’acquisto. Per conoscere tutta la terminologia inbound marketing leggi questo articolo.

 

Non dimenticare di aggiungere una CTA accattivante

La call to action è indispensabile per la generazione di contatti commerciali attraverso i contenuti. Quando questa include un elemento visuale, le probabilità di conversione aumentano ulteriormente. Il testo e le immagini dovranno essere coerenti con l’offerta di contenuto premium e spiegare al visitatore cosa aspettarsi dopo avere cliccato.

 

 

Nel caso delle CTA, è ancora più importante eseguire dei test per comprenderne il rendimento, provate a usare due call to action diverse per individuare quella che  converte più visitatori in lead.

 

Pubblicare più articoli sul blog

Abbiamo detto che la pubblicazione di articoli ottimizzati sul blog è un modo efficace per attrarre traffico al sito. Sapete, però, che dopo avere pubblicato un buon numero si post la lead generation può migliorare ulteriormente? Secondo quanto riferito da HubSpot, il numero di articoli necessario si colloca tra 51 e 100.

La frequenza di pubblicazione e il numero di articoli hanno un impatto significativo: dallo stesso studio di HubSpot si evince che le aziende che aumentano gli articoli da 3-5 fino a 6-8 al mese hanno raddoppiato il numero di lead generati.

 

 

Non esiste un numero magico quando si parla di blog, tuttavia, dopo avere pubblicato un certo numero di articoli ottimizzati, dovreste iniziare a vederli bene posizionati per le parole chiave che targettizzano e, di conseguenza, un aumento di traffico e conversioni.

 

Analizzare il sito aziendale (e ristrutturarlo se necessario)

Il blog non è l’unica sezione del sito alla quale applicare le tecniche di ottimizzazione per dare una spinta alle attività inbound. Parliamo della homepage del sito, ad esempio, un’altra vetrina determinante per la lead generation B2B.

Per scoprire quali sono gli elementi indispensabili della homepage, date un’occhiata a questa infografica!

 

 

La strategia inbound richiede tempo per essere definita e iniziare a dare risultati, ma attenendosi alla metodologia e sfruttando gli strumenti messi a disposizione, le campagne saranno di sicuro successo. Se avete dubbi o desiderate farci una domanda, usate il form di commento qui sotto!