Fontimedia marketing blog

Su quale social network aziendale fare pubblicità

Scritto da Ron Benvenisti | 7 ottobre 2016

La pubblicità sui social media è una delle componenti aggiuntive che possono supportare le attività di inbound marketing di un’azienda B2B, ognuna con i propri punti di forza e debolezze. Prendere confidenza con queste tecniche vi aiuterà anche a pubblicare contenuti utili e coinvolgenti per clienti e prospect.

Oggi approfondiremo i pro e i contro della pubblicità su ognuna delle piattaforme per capire su quale social network aziendale dovreste iniziare a fare pubblicità.

  • LinkedIn pro e contro
  • Twitter pro e contro
  • Facebook pro e contro

Una strategia sui social network è centrale in ogni piano di marketing strategico, a prescindere dal settore in cui lavorate, perché si tratta dello strumento perfetto per le interazioni quotidiane con il pubblico target.

LinkedIn pro e contro

Poiché si tratta del canale social dei professionisti, includere un profilo LinkedIn aziendale al vostra strategia di web marketing B2B non potrà che giovarle.

PRO

Il maggior beneficio derivante dall’uso di LinkedIn riguarda la sua utenza che è costituita principalmente da professionisti. Gli annunci sponsorizzati possono essere visualizzati da persone altamente qualificate, proprio come voi e per questa ragione il tasso di conversione che si registra su questo canale è molto alto. Le possibilità di targettizzazione riguardano dati demografici, ruolo ricoperto in azienda e area geografica.

CONTRO

Non dovrete aspettarvi un alto tasso di clic (CTR) in questo caso, ma tenete sempre presente che l’utente che si trova dietro ogni clic su LinkedIn è molto più qualificato di quello di un altro social network aziendale. Se su Facebook potreste totalizzare un clic su 200 visualizzazioni, su LinkedIn la media si attesterà intorno all’1 su 500.

Un altro aspetto negativo riguarda i costi delle inserzioni su LinkedIn: è piuttosto normale pagare fino a 4-5€ a clic. Come detto però, il costo copre la ricerca del pubblico adatto al messaggio e la scrematura degli utenti non interessati.

Twitter pro e contro

PRO

Twitter vi consente di targettizzare le persone in base ai loro effettivi interessi: ogni volta che un utente scrive un tweet che include un hashtag, infatti, voi potrete inserirlo tra i destinatari della pubblicità dal social network aziendale. Si tratta praticamente dell’uso delle parole chiave di Google AdWords di cui abbiamo parlato qui.

Un altro vantaggio riguarda la possibilità di individuare un particolare utente, un influencer nel vostro settore e scegliere i suoi seguaci come pubblico target per la vostra campagna sponsorizzata.

CONTRO

Nonostante la grande capacità di trovare utenti attraverso l’uso di keyword e hashtag, la targettizzazione per interessi non è semplice come si potrebbe immaginare perché la scelta degli argomenti è estremamente limitata. Se ad esempio oggi volessimo scegliere una categoria per trovare un’agenzia inbound la più vicina sarebbe “marketing”. Così facendo si include un universo tanto vasto che risulta complesso trovare proprio ciò che si vuole raggiungere.

Le potenzialità di Twitter come social network aziendale sul quale pubblicizzare sarebbero decisamente più grandi se solo migliorasse la specificità delle categorie di interesse.

Facebook pro e contro

PRO

Con i suoi 28 milioni di utenti in Italia (1,7 miliardi nel mondo), Facebook ha il pubblico più vasto e si tratta di un enorme punto a favore se si considera il potenziale di visibilità che si può raggiungere con un’inserzione a pagamento.

È possibile sponsorizzare un contenuto della vostra pagina aziendale senza dovere prevedere budget consistenti: al contrario di LinkedIn, si può spendere anche solo 1 € al giorno.

Le possibilità di targettizzazione sono molto avanzate e si dividono in 6 categorie principali: area geografica, sesso, interessi/like ad altre pagine, luogo di lavoro, istruzione e situazione sentimentale.

Il lavoro di test e ottimizzazione viene svolto direttamente da Facebook che vi consente di creare più versioni del contenuto da sponsorizzare e sceglie di proporre al pubblico target quelli con le migliori performance.

CONTRO

Le statistiche fornite da Facebook nella sezione di gestione inserzioni sono relativamente scarse se confrontate con altri siti, ma questo è l’unico difetto che si può constatare ad oggi.

 


Nella decisione sul social network aziendale sul quale fare pubblicità, non va dimenticato che ogni social media strategy perché dia risultati concreti e duraturi deve essere solo una componente di un ingranaggio più complesso, l’inbound marketing. Solo con un approccio integrato è infatti possibile portare sia la vostra impressa che i vostri profitti al livello successivo.

Se volete conoscere tutte le potenzialità di questa metodologia e scoprire se sia adatta al vostro business, prenotate subito una sessione gratuita con uno dei nostri consulenti certificati.

Per non perdervi i prossimi aggiornamenti dal blog di Fontimedia, iscrivetevi alla newsletter!