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Caratteristiche sito web aziendale per lead generation

Scritto da Valeria Caglioni | 14 luglio 2016

Cosa si deve fare per avere un sito ottimizzato per la conversione di utenti in lead? Ristrutturarlo? Rifarlo da zero? Rivederne semplicemente il design?

Nessuno può darvi una risposta migliore e più sincera di quella che avrete analizzando il comportamento degli stessi visitatori del sito. Si tratta solo di conoscere e sfruttare gli strumenti di analisi del traffico.

Nelle prossime righe vi offriremo alcuni trucchi per implementare le giuste modifiche e scoprire le caratteristiche del sito web aziendale più adatto a trovare nuovi clienti B2B, sfruttando le funzioni di piattaforme come Google Analytics.

  1. Analisi dei clic
  2. Comportamento sulla pagina
  3. Processo di conversione

Le analisi sul sito aziendale

Attenzione a tenere traccia sia dei dati quantitativi che di quelli qualitativi, esaminando il comportamento degli utenti nei passaggi da una pagina all’altra del sito e sulla stessa pagina. Ogni visitatore ha una ragione specifica per trovarsi sul sito e delle aspettative diverse; per questa ragione è fondamentale comprenderne le esigenze per migliorare l’esperienza visiva e formativa offerta dalle caratteristiche del sito web aziendale.

  1. Analisi dei clic

Fino a pochi anni fa, l’attività di web analytics era concentrata sull’analisi dei clic per individuare il percorso degli utenti che navigavano da una pagina all’altra: ciò che si ottiene sono dei dati quantitativi che permettono alle aziende di conoscere il numero di visualizzazioni, di visitatori e il tempo medio speso su una particolare pagina. Un strumento elemento fondamentale da misurare è il tasso di conversione: se avete uno o più form di raccolta dati (iscrizione alla newsletter, richiesta di contatto, commenti o suggerimenti, inserimento dati per accedere a promozioni e offerte) potrete facilmente capire quanti utenti si trasformano in lead e individuare le caratteristiche del sito web aziendale con le migliori performance da questo punto di vista.

  1. Comportamento sulla pagina

Il giudizio più onesto sulla qualità del sito viene fornito dall’analisi del comportamento dei visitatori sulle pagine: ogni elemento viene valutato in base alla fruibilità, all’interesse generato e al valore offerto. Come? Ogni volta che l’utente clicca, si sofferma, scorre o esita con il mouse, vi sta comunicando la sua reazione ad un testo, un’immagine, un link, un banner, un annuncio pubblicitario, un video e alla loro posizione all’interno della pagina. Considerando il collegamento tra vista e mouse (compreso tra l’84 e l’88%), saprete esattamente cosa ogni visitatore abbia guardato, con quali elementi abbia interagito e fino a dove sia arrivato scorrendo la pagina.

Lo studio dei dati comportamentali vi permetterà di conoscere meglio il vostro pubblico, le abitudini sul sito e di creare dei segmenti basati su:

  • Diverse nazionalità/lingue parlate
  • Utenti estranei o di ritorno sul sito
  • Dispositivi da cui si collegano
  • Utenti diventati lead e utenti che hanno abbandonato il sito
  • Traffico organico dai motori di ricerca, a pagamento o proveniente da campagne email/social

Il comportamento degli utenti vi darà anche un’idea delle perfomance dei form  inclusi nel sito: quali sono i form che causano l’abbandono del sito? Quanto tempo viene impiegato per compilarli? Quali campi vengono lasciati in bianco? Ecco che potrete ottimizzarli e migliorare concretamente il tasso di conversione, diminuendo drasticamente il numero di quanti invece lasciano il sito (frequenza di rimbalzo).

Dal comportamento del visitatori avrete una valutazione molto più onesta circa le caratteristiche del sito web aziendale rispetto a quanto potreste evincere da un sondaggio o una richiesta di valutazione.

  1. Processo di conversione

Quali pagine hanno bisogno di un redisign? Quali elementi specifici di ogni sezione presentano delle criticità? Come andrebbero modificate? Per rispondere alla domanda, occorre incrociare i dati di analytics quantitativi e qualitativi inserendoli nel cosiddetto imbuto del processo d’acquisto.

Un software di inbound marketing può offrirvi una panoramica di tutti i dati necessari all’analisi della navigazione dell’utente sul sito: quale elemento li ha convertiti in lead, dove hanno abbandonato la pagina, quali sezioni hanno il miglior tasso di conversione e quali la più alta frequenza di rimbalzo.

Dopo l’analisi sarete in grado di applicare i meccanismi di ottimizzazione che vi consentiranno di massimizzare conversioni e ROI.

Le caratteristiche del sito web aziendale ottimizzato per la lead generation possono fare la differenza nel successo e nelle performance della strategia digitale di un’azienda B2B. L’ascolto del cliente potenziale è alla base dellle tecniche di marketing che si collocano all’interno della trasformazione dei processi d’acquisto che iniziano con una ricerca web autonoma del buyer in più di 9 casi su 10. Ask yourself whether the site/page/form, etc. offers real value to your audience, why should they care and how useful it is to them

Per essere certi di non commettere passi falsi e privilegiare la grafica o gli elementi SEO alla qualità dell’esperienza dell’utente, possiamo consigliarvi di consultare un’agenzia inbound che integri tutti gli strumenti del digital marketing e li concentri sullo sviluppo commerciale della vostra azienda.

A volte bastano pochi piccoli accorgimenti per trasformare il sito in una macchina da lead estremamente efficace. Il miglioramento del tasso di conversione, l’impatto sul ROI e sulla customer experience sono processi in continuo aggiornamento, occorre fare attenzione e misurare le performance almeno ogni mese.

Per restare in vetta nel mercato digitale applicando tutte le strategie previste dal metodo inbound occorrono tempo e risorse. Se volete avere un’idea di come potreste migliorare il vostro business, prenotate ora una sessione di 30 minuti completamente gratuita con uno dei nostri esperti inbound certificati.

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