Fontimedia marketing blog

Le statistiche da conoscere sul content marketing B2B

Scritto da Janine Fiorani | 20 febbraio 2018

La preoccupazione primaria di un’azienda ogni qualvolta si affronta il tema del content marketing B2B, è quella di poter dimostrare la sua efficacia all’interno della strategia digital aziendale.

Difatti, quando si tratta di marketing digitale e strategia web, trarre risultati positivi che validino l’investimento effettuato è una necessità assoluta, per cui implementare le attività content nel modo più corretto diventa davvero imprescindibile.

 

In questo articolo analizzeremo tutto ciò che c’è da sapere sul content marketing e i vantaggi che una realtà B2B ne può ricavare, con un focus particolare su:

  • Efficacia della strategia content
  • Come si misura il successo di un blog
  • In che modo promuovere il materiale pubblicato

Content marketing B2B: i dati che confermano la sua efficacia

Dove si cela il potere della scrittura? La verità è che si tratta di un elemento cardine di ogni tecnica di marketing digitale, in quanto si propone alle aziende come strumento per attrarre e convertire i prospect in modo graduale e naturale.  

 

Quanto è efficace la strategia content?

È possibile misurare l’efficacia del content marketing B2B? Secondo lo studio pubblicato da Zazzle, il 79% degli intervistati sul tema ha confermato che la scrittura di contenuti dal carattere imprenditoriale ha supportato la propria strategia digital marketing. Ma come si può generalizzare un concetto così personale? Certamente, gli obiettivi di un’impresa non corrispondono necessariamente agli scopi di un’altra e ciò che una ritiene un punto focale, l’altra può non considerarlo prioritario. Lo stesso vale per la misurazione del successo. Alcuni esempi?

  • L’85% dei partecipanti identifica nella brand awarness l’obiettivo principale delle pianificazioni strategiche dell’impresa
  • L’83% valuta il coinvolgimento dell’utente il fattore chiave di qualsiasi decisione da parte dei team marketing
  • La lead generation e il miglioramento della visibilità sui motori di ricerca sono stati menzionati tra gli elementi principali da considerare per una pianificazione web ottimizzata dal 70% degli intervistati

 

Da questi primi dati risulta chiaro come il blogging aziendale costituisca la finestra della propria realtà aziendale sul web, ma come misurarne il successo?

 

 

La misurazione del successo del blog aziendale

Ogni attività di content marketing b2b pianificata e portata a termine a livello aziendale è soggetta alla pressione e al monitoraggio dei risultati ottenuti, positivi o negativi che siano. A questo proposito, l’85% degli intervistati ha affermato che l’incremento di traffico web ha sostenuto il successo della strategia marketing dell’impresa nella sua totalità.

Le modalità con cui misurare i risultati ottenuti dall’attività di blogging non possono limitarsi semplicemente all’osservazione delle visite ottenute al proprio sito web; certo, maggiore è il traffico, maggiore è la possibilità per un visitatore di convertirsi in lead e successivamente in cliente. Quindi un monitoraggio accurato dei risultati dovrebbe tenere conto del numero di conversioni ottenute a partire dal traffico generato, quindi del numero effettivo di prospect che gradualmente sono diventati clienti durante un intervallo di tempo preciso e definito di osservazione del comportamento degli utenti.

 

 

Con gli strumenti di analisi corretti, rilevare e analizzare le attitudini dei prospect durante le fasi del buyer’s journey, a partire dal top of the funnel della considerazione fino al bottom of the funnel della decisione d'acquisto, e aggiustare di conseguenza la propria tecnica è possibile.

 

E per quanto riguarda costi e tempistiche? Come rivela il sondaggio, l’obiettivo di tutti i risponditori è di sfruttare i contenuti pubblicati sul blog aziendale per attrarre traffico qualificato e, proprio per questo motivo, il 23% delle aziende ascoltate ha affermato di aver investito gran parte del budget a disposizione per sostenere attività di blogging, che hanno portato risultati già dopo pochi mesi dalle prime pubblicazioni.

 

Promuovere il canale pubblicato: quali canali utilizzare?

Al giorno d’oggi, i canali di distribuzione più diffusi per i propri contenuti sono le piattaforme social. Dai dati ottenuti dall’inchiesta, risulta che Twitter sia il canale dominante per la produzione dei contenuti: ne fa uso il 91% delle aziende. A seguire, Facebook con l’83% di utilizzo riconferma la sua popolarità tra le imprese. Al terzo posto segue YouTube, con il 70% di user.

LinkedIn offre un’ottima visibilità agli utenti che decidono di sfruttarne le potenzialità: più di 2 terzi degli intervistati ha affermato che promuove i propri contenuti su LinkedIn per il suo orientamento dichiaratamente professionale.

I canali a disposizione per interagire con il pubblico sono molti, ma prima ancora di attivare una strategia social, è opportuno identificare il canale che meglio rappresenta l’azienda, i prodotti e servizi che offre.

 

 

Attivare strategie content è il modo migliore per attirare, coinvolgere e offrire soluzioni valide ad un pubblico interessato a tematiche strettamente legate al core business dell’azienda. Oltre a generare relazioni con il pubblico target, il blog è un valido alleato nella diffusione della propria brand awareness che acquisisce maggior potere e rilevanza. Perché aspettare, quindi?