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10 motivi per NON rimandare il lancio del nuovo sito aziendale

Scritto da Valeria Caglioni | 2 novembre 2017

Una delle caratteristiche della tecnologia è la sua continua evoluzione e i siti web non fanno eccezione, anche se si parla di aziende B2B che spesso li considerano ancora solamente delle brochure virtuali.

 

In questo articolo vi daremo 10 motivi per più che validi per non rimandare oltre il progetto del nuovo sito aziendale e iniziare a considerarlo uno strumento di marketing a tutti gli effetti.

 

10 motivi per non rimandare il lancio del nuovo sito aziendale

Per raggiungere gli obiettivi di business e incrementare il fatturato, un’azienda B2B deve potere vendere di più, che si tratti di prodotti o servizi poco importa.

La vendita B2B oggi non può prescindere da una strategia di lead generation e questa passa attraverso il sito, il cuore pulsante delle attività digitali.

Ecco allora perché è fondamentale assicurarsi che il nuovo sito aziendale sia ottimizzato e orientato al risultato.

Vediamo i 10 motivi per iniziare ora a ristrutturarlo.

 

1. Prima si inizia, prima si concretizza il ROI

Se avete un progetto di nuovo sito che non vi convince al 100%, è probabile che abbia comunque molte più potenzialità di convertire visitatori in lead (e anche di maggiore qualità) rispetto alla vecchia versione che è ancora online.

Non esiste il sito perfetto e oggi le piattaforme di web design consentono di eseguire piccoli aggiustamenti, anche ogni giorno se necessario, quindi perché aspettare?


Ogni giorno di attesa è un giorno perso nel quale avreste potuto iniziare ad attrarre nuovo traffico organico e catturare i contatti dei visitatori. Inoltre, se avete già un progetto nel cassetto, forse avete anche già pagato l’agenzia che l’ha realizzato, ma non vedrete un ritorno finché nono sarà online e inizierà a 

dare risultati.

 

 

2. Prima si inizia, prima ci si avvicina alla perfezione

È difficile fare percepire l’urgenza delle scadenze, soprattutto ai colleghi dai quali state aspettando una conferma sui contenuti del sito. Niente rende davvero urgente dare un feedback quanto vedere il nuovo sito online, anche solo in modalità provvisoria. A quel punto le piccole modifiche potranno essere eseguite piuttosto velocemente e vi avvicinerete alla perfezione di un sito finalmente ottimizzato.

 

3. Nessuno noterà eventuali imperfezioni prima dell’annuncio

A parte i colleghi, se anche decideste di lanciare il nuovo sito aziendale prima di ricevere correzioni e feedback, nessuno noterà eventuali imperfezioni tra i clienti e i  prospect, soprattutto se attendete a fare un annuncio (tramite newsletter, ad esempio).

Per i visitatori ciò che conta sono i contenuti, vogliono sapere in che modo i vostri prodotti/servizi possano aiutarli, senza dovere fare i conti con pagine non aggiornate e lente nel caricamento. In fondo, è per loro che state preparando un nuovo sito, non per i colleghi, non per l’agenzia.

 

4. Prima è pronto il nuovo sito aziendale, prima si possono inserire contenuti

Non appena il design, la struttura e il progetto del sito sono approvati e online, la fase 2 riguarda la possibilità di aggiornare frequentemente i contenuti, come? Semplice, se è prevista (e lo consigliamo caldamente) una sezione del blog aziendale, potrete pubblicare almeno 4-5 articoli ogni mese, per offrire informazioni utili a prospect e clienti e al contempo avere più pagine indicizzate nei motori di ricerca.

 

 
5. Accesso ai dati del nuovo sito per l’ottimizzazione

Solo i dati vi possono dare la conferma che le scelte effettuate per il redesign del sito sono corrette. Ma anche nel caso in cui non lo fossero, niente panico! Appena avrete lanciato il nuovo sito potrete iniziare ad analizzare i dati che riguardano la qualità del traffico e la validità del processo di conversione. Per migliorare costantemente le performance del sito in termini di lead generation, il nostro consiglio è di eseguire almeno un’analisi al mese.

 

6. È mai esistito un software già perfetto alla versione 1.0?

Probabilmente no, siete d’accordo? Se pensiamo a quando aggiorniamo lo smartphone con l’ultima versione del software disponibile, dopo circa 2 settimane solitamente è già pronta la versione 1.01.

Ed esattamente come nessun programma è perfetto al momento del rilascio, così anche il sito può avere delle imperfezioni che verranno aggiustate nel corso dell’ottimizzazione. Si tratta comunque dell’offerta di un valore sempre più completo per clienti, prospect e visitatori. Se i giganti della Silicon Valley possono permettersi di commettere dei lievi passi falsi, possiamo farlo tutti.

 

7. Il sito non è una brochure virtuale

O almeno, non può più esserlo nel 2017. Andrebbe sfatata la convinzione che dopo che un materiale di marketing viene condiviso con il pubblico debba rimanere uguale per sempre, come scolpito nella pietra. Il sito non è un volantino, né una brochure, ma dovrebbe essere un meccanismo in grado di generare lead, alimentare le attività di marketing e farvi guadagnare. La sua crescita però è graduale, ogni giorno diventa più efficiente, attuale, aggiornato ed efficace nell’attrarre traffico, convertire visitatori e offrire loro ciò di cui hanno bisogno.

 

8. Ritardare il lancio del sito vi lascia un passo indietro rispetto ai concorrenti

Anche se il settore del B2B in Italia non è ancora all’avanguardia per ciò che concerne il marketing digitale (ne abbiamo parlato qui), ritardare il lancio del sito rischia di lasciare spazio ai vostri diretti concorrenti.

Essere i primi ad adottare una strategia inbound, ad esempio, potrebbe garantirvi un vantaggio competitivo e, anche se altri lo faranno dopo di voi, saranno comunque degli inseguitori.

 

9. Non sforerete il budget

Se avete commissionato a un’agenzia il redesign del sito e ne state procrastinando il lancio, è molto probabile che vi verranno addebitati dei costi aggiuntivi per ogni modifica richiesta.

Quindi non solo non state iniziando a guadagnare dal vostro nuovo strumento di marketing, ma rischiate di spendere più di quanto previsto dal budget per la ristrutturazione. Più si attende, più è probabile che ci siano altre modifiche da fare, magari perché si è aggiunto un manager al team e anche lui vuole dire la sua. Cercate allora di rispettare la timeline e vedrete che anche l’agenzia lo rispetterà, rimanendo nel budget pattuito.

 

10. L’avete promesso al vostro responsabile!

E lui probabilmente l’ha promesso all’Amministratore Delegato o al Consiglio di Amministrazione. Insomma, nessun vuole fare brutta figura, quindi è giusto fare attenzione ai dettagli, ma attenzione ai ritardi che potrebbero avere conseguenze più serie sul budget!

 


A che punto si trova il vostro sito web aziendale? Ha bisogno di una ristrutturazione, grande o piccola che sia? Avete già un progetto, ma sono passati mesi e ancora non è stato approvato? Oppure l'avete appena lanciato, ma non vedete i risultati sperati?

 

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