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Aumentare le visite al sito con il blog: 5 consigli pratici

Scritto da Valeria Caglioni | 6 aprile 2016

 

Come nel precedente post "Come migliorare il posizionamento del sito" anche nelle prossime righe approfondiremo ulteriormente le tecniche SEO che vi aiuteranno ad incrementare il volume di traffico e generare nuovi contatti qualificati tramite il vostro sito aziendale.

  • Perché il blog è utile?
  • Come scegliere i contenuti?
  • Come renderli utili per il posizionamento del sito?

Non disperate se ciò che sapete di SEO fino ad ora è solamente che è l’acronimo di Search Engine Optimization. A dispetto del termini che possono sembrarvi incomprensibili, non c’è nulla di spaventoso. È molto probabile che dopo la lettura di questo post avrete una conoscenza più profonda non solo di cosa sia il SEO, ma anche di come applicarne le tecniche sia nel mondo reale che in quello digitale.

I 5 suggerimenti elencati nei prossimi paragrafi sono i più diffusi e vengono comunemente messi in pratica per migliorare il ranking nelle ricerche organiche in maniera molto semplice. Sono consigli davvero basilari, ma fondamentali, pratiche che ogni azienda dovrebbe implementare per avere successo nel mondo del Marketing digitale; piccoli trucchi facili da eseguire, ma spesso accade che anche gli esperti di SEO si scordino di usarli.

 

 

Perché il blog è utile alle aziende e in che modo influenza la SEO?

Un blog è un contenitore di articoli che stimolino l’interesse degli utenti online grazie a contenuti educativi ricchi di informazioni utili e di qualità. È adattissimo alle attività B2B perché permette alle azienda di attrarre grandi volumi di traffico, ma non generico, bensì qualificato. I visitatori che arrivano al sito infatti sono interessati al prodotto o servizio in esso contenuto: stanno attivamente cercando informazioni per risolvere uno specifico problema e di conseguenza hanno alte probabilità di trasformarsi in lead e futuri clienti. Abbiamo già visto come il content marketingaiuti anche dal punto di vista del SEO: dà grande impulso al traffico organico semplicemente perché al suo interno si trovano quei contenuti utili ai clienti potenziali nella loro fase di ricerca informazioni. Tenete sempre a mente che quando un prospect effettua una ricerca online, il suo scopo è sempre quello di portare a termine un obiettivo, conoscere ed apprendere qualcosa in più su un argomento su cui ha dei dubbi o direttamente visitare una pagina di cui non ricordano l’indirizzo esatto.

Ecco quindi i nostri primi 5 suggerimenti per incrementare le visite al sito migliorando il posizionamento nei risultati delle ricerche web:  

Preferite la qualità alla quantità

Incrementare le visite al sito è importante, però nel contempo bisogna verificare che questo traffico sia qualificato. Se non è la prima volta che vi imbattete nell’argomento SEO, le frasi “i contenuti sono tutto” e la sua versione inglese “content is king” probabilmente vi suoneranno familiari. Se invece siete all’inizio del vostro viaggio digitale, sappiate che questo motto è fondamentale, vi rimarrà impresso nella mente. Quando si parla di SEO sono molteplici le componenti che integrate tra loro danno vita a risultati impressionanti, ma in tutte ricorre un punto strategico: il contenuto. Ricordate sempre che al centro della vostra attenzione quando create un post per il blog o aggiornate il sito ci devono essere i clienti, non i motori di ricerca. La regola alla base è 80-20: l’80% dei contenuti dovrà essere informativo ed educativo, mentre il restante 20% si potrà concentrare sulla promozione del vostro prodotto/servizio e dell’azienda.

 

È dunque di vitale importanza che i post pubblicati siano interessanti, diano informazioni utili e valide e siano stimolanti, per fare sì che quando l’utente effettua una ricerca (che sia per fare, sapere o visitare) possa trovare nel vostro blog proprio le soluzioni che stava cercando. Tuttavia, il vostro destinatario non sarà un utente imprecisato, ma un visitatore qualificato che rifletta le caratteristiche del vostro cliente ideale (la vostra buyer persona ). Mettetevi nei suoi panni, parlate la sua lingua e dategli ciò che cerca: vedrete un notevole incremento anche nel tasso di conversione da utenti a lead, perché ci effettua una ricerca, cliccando sul vostro link e “atterrando” sulle vostre pagine, troverà proprio le soluzioni di cui aveva bisogno.

Senza dimenticare la quantità

La priorità numero uno è e deve rimanere la qualità dei post, ma è importante anche ricordare che non bastano dei contenuti belli e utili, il blog dovrà essere aggiornato spesso. Hubspot, la piattaforma di Inbound Marketing numero uno al mondo, risponde alla domanda che vi starete probabilmente ponendo in questo momento:  “quanto spesso dovrei pubblicare un post?”, con la risposta apparentemente banale “tanto spesso quanto volete essere trovati”. È estremamente importante essere regolari nella pubblicazione di contenuti perché i motori di ricerca premiano i siti (e il vostro blog ne farà parte) che vengono aggiornati di frequente.

Più i vostri contenuti saranno aggiornati e rilevanti, più risulteranno attraenti sia per gli utenti che per i motori di ricerca. Fate attenzione: è facile cadere nella trappola e eccedere con la pubblicazione di post “tanto per fare” sperando di migliorare il proprio ranking nei risultati delle ricerche. Il rischio è che la quantità prenda il sopravvento sulla qualità e ciò non dovrebbe mai accadere. Scrivere tre post al giorno sarà inutile se non dannoso, se non vengono costruiti sulle aspettative del vostro cliente potenziale. Scrivere tre post alla settimana, invece, andrà benissimo, perché avrete tempo di studiarlo su misura per il prospect e rispettare una regolarità di pubblicazione.

Scegliete con cura le parole chiave

Correndo il rischio di sembrare ripetitivi, c’è un altro motivo per cui i contenuti sono tutto: è perché al loro interno si trovano quelle parole chiave per cui volete che la vostra azienda compaia nei risultati sui motori di ricerca.

L’obiettivo è portare il sito aziendale nelle prime posizioni dei risultati delle ricerche online quelle parole chiave che riguardano i vostri prodotti o servizi. Pensate a cosa potrebbe cercare un cliente potenziale che vorreste attrarre sul sito: i termini scelti per l’ipotetica ricerca saranno le parole chiave attorno a cui dovrete impostare tutta la vostra campagna digitale e, ovviamente, i vostri contenuti. Saranno anche le keyword per cui dovrete essere pronti a combattere con la concorrenza per potere raggiungere le prime posizioni. Quando scrivete i vostri post, quindi, fate prima una lista delle parole chiave e usate degli strumenti utilissimi come il Keyword Planner di Google per assicurarvi che siano effettivamente ricercate di frequente tra quelle che fanno riferimento al vostro business.

Less is more

Non c’è bisogno di spiegare il significato di questo modo di dire, ormai entrato nell’uso comune. I contenuti di qualità restano la priorità numero uno, l’abbiamo già detto, ma il sito deve avere un aspetto ordinato, altrimenti i testi che scrivete, per quanto utili e di qualità, non potranno né spiccare, né essere trovati.

La navigazione all’interno del sito dovrà quindi essere facilitata: usate menù e link chiari e brevi, per indicare velocemente al visitatore cosa può trovare e dove, senza dimenticare il focus del sito che è e deve essere il contenuto. Non esagerate con collegamenti e link interni al vostro stesso sito; un menù chiaro e semplice basterà all’utente per trovare al volo ciò che cerca e la facilità di navigazione contribuirà, alla fine, a rendere la sua un’esperienza piacevole e UTILE. La combinazione di contenuti e organizzazione del sito contribuiranno alla soddisfazione del prospect, aprendo un varco per il vostro brand.

L’importanza dell’URL

La struttura dell’indirizzo di un sito o di una pagina web (l’URL è il testo che compare nella barra di navigazione) per quanto possibile, deve contenere il nome dell’azienda, la sezione del sito in cui ci si trova  e le parole chiave che suggeriscano gli argomenti trattati. Tutto questo in modo chiaro e conciso: come fare? Un modo potrebbe essere ad esempio l’uso del trattino per separare le diverse parole chiave indicanti i contenuti. L’estensione del dominio è obbligatoria, ma dovrà essere proporzionata alla dimensione dell’azienda: non serve necessariamente un’estensione “.com” se, ad esempio, la vostra società opera per lo più nel nord Italia. “.it” andrà benissimo e potrà anzi essere più adatta a quel pubblico target a cui vi rivolgete, migliorando le performance del sito.

 

 

Quando si cerca di incrementare il volume di traffico al sito migliorandone il posizionamento nei risultati delle ricerche online, bisogna sempre tenere a mente il proprio target, il cliente potenziale, per fare in modo che viva un’esperienza piacevole. Anche se state già vedendo i risultati di una strategia SEO, trovate il tempo di analizzare i dati del traffico e vedere come migliorarli, perché mai come in questo campo, la perfezione non esiste! Continuate a seguirci: nel prossimo post altri 5 consigli per aumentare le visite al sito, ma se avete dei suggerimenti contattateci qui…