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Content marketing: quali statistiche impattano sul fatturato b2b?

Scritto da Laura Rinaldi | 11 aprile 2019

Nello sviluppo di un piano di marketing, è difficile misurare esattamente quanto gli sforzi e gli investimenti stiano avendo efficacia, soprattutto perché spesso non si sa bene su quali metriche focalizzarsi e quali strumenti usare. Per aggiustare e ottimizzare la strategia, però, hai bisogno di monitorare esattamente se e come i contenuti stiano generando un reale guadagno.

In questo articolo ti sveleremo quali sono i dati più importanti che devi considerare per capire se la tua strategia sta avendo successo, come ottenerli e come utilizzarli per migliorare e ottimizzare le campagne.

1° regola del content marketing: gli obiettivi

Per sapere se i contenuti stiano raggiungendo i risultati sperati, per prima cosa devi fissare degli obiettivi. Sembra scontato, ma molto spesso non è così. Devi sapere esattamente dove vuoi arrivare e a chi ti stai rivolgendo per capire se stai ottenendo ciò che desideri e, eventualmente, aggiustare il tiro.

Misurare le performance della strategia di content marketing ti permette di capire se stai colpendo effettivamente il target di riferimento e ti dà molte informazioni sui comportamenti degli utenti - ad esempio a quali argomenti sono più interessati, come hanno raggiunto il sito dell’azienda e come interagiscono. In questo modo, puoi selezionare gli argomenti più efficaci e creare CTA, infografiche, video o altri elementi visuali per favorire il coinvolgimento.

Inoltre, è fondamentale non concentrarsi solamente sui risultati delle varie attività, ma associarli e confrontarli con i profitti e i guadagni dell’azienda. Portare dati concreti ti permetterà di dimostrare a te stesso e a tutti gli interessati che state percorrendo la via giusta, per gettare le basi delle strategie future.

I numeri che non possono mancare

Sono 5 le aree che devi monitorare costantemente per capire quali contenuti e canali convertono meglio, così da focalizzare al meglio la strategia:

1. Grado di interesse degli utenti

Agli utenti piacciono i contenuti creati? Sono realmente interessati? Se, analizzando i dati, capisci che le persone che atterrano sulle pagine del sito web ci rimangono per pochi secondi, è facile intuire che quello che vedono non è abbastanza interessante da spingerli a continuare a leggere. Forse il titolo non è abbastanza impattante o magari il design della pagina li spinge ad abbandonarla perché appare troppo confusa o piena.

Prova a rivedere i testi, le immagini e la struttura dei contenuti, potresti rimanere sorpreso dai risultati!

Le metriche da usare:

  • Tempo medio sulla pagina
  • Numero di pagine viste per sessione
  • Numero di click medio per raggiungere una certa pagina
  • Percentuale di rimbalzo
  • Percentuale di abbandono

2. Livello di posizionamento delle pagine del sito

Significa capire se i contenuti attirano nuovi visitatori che prima non conoscevano il business della tua azienda e da dove provengono. Questi dati ti possono aiutare a verificare se il contenuto appare facilmente all'esterno e cosa puoi migliorare in termini di parole chiave e strategia SEO.

Le metriche da usare:

  • Numero di utenti unici sulla pagina
  • Numero di nuovi utenti
  • Classificazione delle keyword
  • Sorgenti di traffico
  • Percentuale di traffico organico

3. Fluidità del buyer’s journey

Lo scopo finale delle tue azioni è sempre e comunque quello di trasformare l'utente da semplice visitatore a lead, fino a farlo diventare cliente vero e proprio. Potrebbe interessarti sapere quali sono le aree in cui i lead non sono efficacemente incoraggiati all'azione per valutare la creazione di contenuti diversi o di un tipo di offerta differente.

Ad esempio, se noti che i visitatori si trasformano facilmente in lead, ma poi non convertono, cerca di capire perché questo accade per intervenire in modo efficace.

Le metriche da usare:

  • Numero di MQL (marketing qualified lead) e di SQL (sales qualified lead) rispetto al numero totale di lead
  • Percentuale di rimbalzo
  • Tasso di apertura delle email
  • Tasso di click sulle email
  • CTR (click-through-rate)

4. Eventuali problemi di targettizzazione

La domanda da porti è: stai attirando i prospect giusti? Se il target sono giovani manager dai 25 ai 40 anni che vivono vicino a Milano, ma la maggior parte dei visitatori sono over 50 residenti a Firenze, devi sistemare qualcosa. Non allarmarti, a volte basta semplicemente modificare i testi, i titoli dei contenuti o il design delle call to action per risolvere il problema.

Le metriche da usare:

  • Età dei visitatori
  • Ruolo aziendale
  • Provenienza geografica
  • Fascia di reddito
  • Tipo di dispositivo utilizzato

5. Livello di engagement sui social

Menzioni, commenti, reazioni e condivisioni sui social, combinati a un incremento di reach e domain authority sono chiari segnali del fatto che le azioni svolte stiano avendo successo e stiano dando una spinta notevole all'azienda.

Il passaparola è uno dei metodi più efficaci e attendibili per misurare e incrementare il ROI derivante dalla strategia di marketing.

Le metriche da usare:

  • Numero di like
  • Numero di menzioni
  • Numero di commenti
  • Numero di condivisioni
  • Aumento dei follower
  • Aumento dei link esterni

Sembrano tantissimi i numeri di cui tenere traccia, ma sappi che una piattaforma di marketing automation (HubSpot, ad esempio) li può raccogliere e processare in maniera automatica.

Perché è importante analizzare i dati

Tu sai benissimo che il content marketing è un elemento fondamentale del business aziendale, ma sei sicuro che anche il tuo CEO ne abbia la certezza? Se la risposta non è un sì immediato, significa che non stai presentando i dati in modo efficace. L’analisi e la condivisione dei risultati dimostrano ciò che dici: se dai evidenza del fatto che i contenuti portano nuovi lead, e quindi nuovi clienti, sarà più probabile che ti venga dato un budget maggiore o un software più completo.

Altro punto chiave: fai in modo che il sito sia ottimizzato per i contenuti applicando le linee guida della SEO (search engine optimization) e della CRO (conversion rate optimization) e poi dimostra il relativo ritorno sull'investimento attraverso dati concreti. Se il sito appare tra i primi risultati di Google, stai facendo un buon lavoro in fatto di SEO: questo significa che i contenuti rispondono davvero alle domande dei clienti, che cercano determinate parole chiave sui motori di ricerca.

Ma la SEO da sola non basta: devi anche valutare come gli utenti interagiscono con il sito, cosa che influisce sul tasso di conversione. Infine, l’esperienza dell’utente è cruciale: il fatto che il sito sia facilmente navigabile, che i prospect trovino subito ciò che cercano, che sia semplice e intuitivo sono aspetti fondamentali affinché il visitatore non abbandoni la pagina dopo il primo click.

Il segreto è quindi saper conciliare la struttura dei contenuti con il design del sito, in modo che il potenziale cliente sia informato e guidato durante il processo d’acquisto.

Non sai come ricavare questi dati o hai paura di non saperli gestire? Non sei sicuro di stare attuando la giusta strategia di content marketing? Prenota subito una consulenza gratuita con i nostri esperti: 30 minuti per fare tutte le domande che vuoi e risolvere i tuoi dubbi!