Fontimedia marketing blog

Pillole di content marketing: migliora la lead generation

Scritto da Valeria Caglioni | 6 luglio 2021

Continua la nostra serie di pillole sul content marketing b2b. Dopo avere analizzato l’impatto di una strategia efficace su brand awareness e traffico organico del sito, in questo episodio ci concentreremo sulla lead generation.

Nell’articolo di oggi, ti proporremo alcuni dati davvero interessanti e i consigli pratici per impostare un’attività capace di generare ROI e garantire risultati nel lungo periodo.

Il content marketing per migliorare la lead generation

Se ancora nutri qualche dubbio sul fatto che un piano di content marketing sia fondamentale nella strategia digitale di un’azienda b2b, i dati che stiamo per presentarti dimostrano come i contenuti possano avere un impatto anche sulla quantità e sulla qualità dei lead generati dal sito.

Si tratta di un’attività efficace nel lungo termine, ma non solo! Non sono nemmeno richiesti investimenti economici eccessivi o continui, come nel caso delle campagne sponsorizzate sui social o i motori di ricerca.

Ci vuole tempo, sia per pianificare la strategia, sia per realizzarla, ma con la giusta dose di impegno e competenze si possono ottenere risultati straordinari e duraturi.

Scopri in questa case history i risultati ottenuti dai nostri clienti in termini di lead generation!

Pillole di content marketing b2b – statistiche

Secondo DemandMetric:

  • il content costa alle aziende il 62% in meno delle attività di marketing tradizionali
  • i lead generati con un piano content sono 3 volte maggiori

Secondo Social Media Examiner:

  • l’81% degli addetti ai lavori ha riscontrato un aumento nel traffico organico investendo 6 ore alla settimana nei contenuti per i social media aziendali

Secondo Backlinko:

  • il 23% dei blog b2b non include una call to action

Se i contenuti possono rappresentare una fonte sicura e continua di utenti sul sito, bisogna però considerare che il tempo trascorso in media su una pagina web è sempre meno, purtroppo!

Come massimizzare i risultati?

Posizionando una call to action che inviti alla conversione e proponga ad esempio:

  • l’iscrizione alla newsletter del blog
  • la lettura di un articolo sullo stesso argomento
  • il download di un contenuto premium
  • la prenotazione di una demo
  • l’iscrizione a un evento
  • la richiesta di una consulenza
  • il contatto diretto con l’azienda, anche tramite chatbot
  • la visita alla pagina con i prezzi dei prodotti

Dunque, il ROI del content marketing non deriva solo dal miglioramento dal punto di vista SEO, ma per concretizzarsi è fondamentale che vi sia una pianificazione strategica:

  • degli argomenti scelti per il blog aziendale
  • del formato dei contenuti pubblicati
  • dei canali da utilizzare per promuovere i contenuti – organici o a pagamento

 

Vuoi saperne di più? Scarica il nostro eBook gratuito!

 

Se vuoi continuare a seguire questa rubrica con le Pillole di Content Marketing, iscriviti alla nostra newsletter!

 

La creazione di contenuti fine a sé stessa non porta risultati: è necessario che siano visti e apprezzati dal pubblico target e che invoglino l’approfondimento.

Da lì, si possono attivare i meccanismi di lead generation di cui abbiamo parlato nell’articolo.