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Quali sono i social network aziendali più adatti al B2B?

Scritto da Ron Benvenisti | 4 luglio 2016

 

Una risposta banale e piuttosto ovvia alla domanda è che LinkedIn è il più valido tra i social network aziendali, in quanto si tratta della rete di professionisti per eccellenza.

In questo post cercheremo di andare oltre le risposte più scontate e vi daremo qualche consiglio su come organizzare la vostra Social Media Strategy parlando di:

  • Impostazione dei profili corporate
  • Strategia social per ogni canale
  • Contenuti e interazione
  • Test e analisi
  • Ottimizzazione

 

 

Sono molte le ricerche che dimostrano che Facebook è un canale molto indicato per il settore B2B; LinkedIn come già detto è specifico per il business, Google+ è utilissimo ai fini SEO per la sua connessione con il motore di ricerca più usato. La domanda quindi è legittima, cerchiamo di dare una risposta dal punto di vista dell’inbound marketing, al cui interno i canali sociali ricoprono un ruolo centrale.

Prima di decidere su quali canali volete che l’azienda sia presente e di pianificare la strategia, occorre procedere con la definizione della buyer persona, ovvero il cliente ideale che volete attrarre a voi e portare sul sito. Quali sono le difficoltà che i vostri prodotti / servizi possono aiutarla a risolvere? Quali le offerte che volete farle conoscere? Cosa rende speciale la vostra azienda rispetto alle altre concorrenti? Quale esperienza intendete offrire ai prospect e ai clienti che entrano in contatto con voi?

Ecco alcune delle considerazioni da fare nella scelta dei social network aziendali adatti alla vostra strategia di marketing digitale B2B.

 

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Impostazione dei profili corporate

Tutti i profili che rappresentano l’azienda sono un biglietto da visita per chi ancora non conosce il brand e allo stesso tempo devono potere accoglierei clienti già acquisiti. Per essere certi che le pagine siano presentabili assicuratevi che su Facebook, ad esempio, ci siano dei post, che LinkedIn sia allineato allo stile del sito (per forma e contenuti), un profilo sguarnito o incoerente rispetto alle altre comunicazioni digitali potrebbe confondere il visitatore e non farlo sentire a proprio agio. L’obiettivo dell’inbound marketing, in questo caso concretizzato nella presenza sui canali social aziendali, è creare un legame di fiducia tra voi e il cliente, anche potenziale. Ricordate che la navigazione degli utenti oggi passa da un canale all’atro ed è cruciale avere un filo conduttore che omogenei l’immagine dell’azienda su tutte le reti online per non creare frizioni nell’esperienza del visitatore.

Non è obbligatorio essere attivi su tutti i canali, ma offrire un’immagine di estrema professionalità e al contempo essere vicini, ascoltare e dimostrare attenzione nei confronti del prospect. In questo modo riuscirete a rafforzare la web reputation e i clienti saranno propensi a fidarsi di voi.

 

Strategia social per ogni canale

Ognuno dei profili ha una precisa ragione per esistere: nella definizione della strategia digital avrete analizzato il comportamento online dei clienti potenziali, scoperto le abitudini e indagato sulle pagine dei vostri competitor per individuare quali canali fossero indispensabili per creare nuove opportunità di business. Per un’azienda B2B Facebook non è un canale utile alla lead generation, ad esempio, quanto lo è per il B2C, è però ideale per condividere articoli e posizioni aperte se state cercando Personale. Twitter è perfetto per notizie brevi corredate da link e immagini, mentre LinkedIn ha delle funzioni che consentono maggiore interazione, si possono iniziare delle discussioni, monitorare i commenti e fare parte di gruppi per avere il polso del settore o di nicchie particolarmente interessanti per il business. 3 social network aziendali, 3 siti, 3 strategie diverse, 3 attività per raggiungere gli obiettivi.

 

Contenuti e interazione

A prescindere dal canale scelto per la vostra strategia, il semplice post non è sufficiente per coinvolgere gli utenti e assicurarvi delle condivisioni. Prendere parte alle conversazioni è un’attività imprescindibile per farvi notare e generare interesse nella community. Quali sono gli argomenti che volete affrontare? Sviluppateli in modo da sapere esprimere una posizione decisa che incuriosisca e stimoli il dibattito negli utenti.

Iniziate ponendo delle domande per coinvolgere il pubblico target, la potenza dei canali sociali è che ogni interazione è pubblica e comparendo sulle bacheche della rete dei conoscenti, potrà estendere il vostro raggio d’azione facendovi raggiungere altre persone interessate, ma che non hanno mai avuto a che fare con la vostra azienda.

 

Test e analisi

Potremmo andare avanti a parlare e scrivere per ore, probabilmente avrete già approfondito in altri articoli quali siano i social network aziendali più adatti al B2B, ma ogni azienda, ogni settore e ogni attività hanno risultati diversi da una medesima campagna sulle reti sociali. Per questa ragione è praticamente obbligatorio avere un approccio scientifico e condurre dei veri e propri esperimenti per tutta la durata della campagna. Fate dei test, misurate i risultati, analizzate i dati e ottimizzate le operazioni fino a trovare la chiave perfetta per voi. Attenzione a non variare troppi elementi tutti insieme, ma a calibrare le modifiche per sapere esattamente quale impatto producano sulle performance.

 

 

Ottimizzazione

Nel corso delle vostre sperimentazioni potreste scoprire ad esempio che Google+ è un’ottima fonte di condivisione dei vostri video, portando gli utenti ad una landing page del sito nella quale potranno diventare lead. Un consiglio spassionato, se un’attività funziona, non abbandonatela, ripetetela, proponetela con diversi contenuti e moltiplicatela, ma fate attenzione a controllare i dati di insights perché potrebbe non funzionare sempre allo stesso modo. Sui social le persone tendono ad annoiarsi in fretta e non ricordano tutto.

Aggiornate spesso la vostra strategia: cosa fate sui sucial network aziendali, come e perché lo state facendo. Cercate di rinnovare i contenuti e l’esperienza offerta ai visitatori. Se non avete budget per post sponsorizzati e campagne a pagamento, non preoccupatevi e non temete la concorrenza delle aziende che se lo possono permettere. L’impegno vi ripagherà anche senza investimenti cospicui.

Con il tempo saprete cosa aspettarvi da ognuno dei canali scelti per la vostra strategia, potrete fare previsioni e associare il ROI ad ogni segmento delle vostre attività di marketing. Imparerete a creare contenuti specifici per ogni social grazie all’analisi dei risultati ottenuti, al coinvolgimento dei follower, alle condivisioni, alle conversioni in lead ecc.

 

La regola è sempre valida: pianificare la strategia prima di iniziare una qualsiasi attività di marketing è già una garanzia che la pratica porterà risultati al vostro business.

Vale anche per i social network aziendali.

Una volta stabilito il piano di content marketing, creare storie per regalare un’esperienza formativa e utile per la vostra community risulterà molto più semplice. Le conversazioni saranno stimolanti e riuscirete ad attirare al sito dei contatti qualificati, avvicinarli all’azienda, convertirli in lead, educarli e aiutarli anche dopo che saranno diventati clienti.


CONCLUSIONI

Iniziate con un canale, una volta che vi sentirete sicuri di ciò che fate, potrete passare ad una altro e così via. Tenete sempre traccia dei risultati e provate a migliorare giorno dopo giorno, anche minimamente, ma puntate a non fare mai un passo indietro; se dovesse accadere, cercate di scoprire la causa e agire tempestivamente per riportare le performance in positivo.

Su quali piattaforme social volete essere presenti? Quali vi vedono già attivi come realtà aziendale? Fatecelo sapere con un commento nel box in fondo alla pagina.

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