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Storytelling aziendale vs content marketing: cosa scegliere?

Scritto da Valeria Pomba | 10 gennaio 2019

Proporre contenuti e informazioni ai clienti sulla propria attività è oggi il modo migliore per promuovere un'azienda b2b. Non si tratta più di offrire in modo insistente un messaggio pubblicitario a un pubblico indistinto, fino a convincerlo all'acquisto, ma di fornire materiali utili al consumatore, capaci di creare un dialogo e costruire un rapporto di fiducia.

A tal proposito, si parla spesso di content marketing e storytelling: queste modalità narrative vengono di frequente sovrapposte e confuse, ma sono in realtà due cose diverse, che coesistono nelle attività aziendali, ma mantengono le loro specificità. Ecco le caratteristiche di ciascun approccio, così da poterli conoscere e gestire al meglio.

Cos'è lo storytelling aziendale

Con il termine storytelling aziendale ci si riferisce a qualsiasi tipo di messaggio che il brand diffonde sul mercato, in modo volontario o meno. Oltre a includere tutte le attività di content marketing, comprende i contenuti delle pagine del sito, anche quelle più tecniche, i valori fondamentali del brand e i suoi caratteri distintivi, la sua promessa di unicità.

E inoltre, le esperienze dei clienti nell'utilizzare il prodotto, le informazioni trasmesse dall'assistenza ai clienti, i messaggi sui social media, i comunicati stampa.

Quindi lo storytelling è la somma di tutto ciò che l'azienda comunica di sé e delle percezioni del pubblico nei suoi confronti. È difficile controllarlo nella sua totalità, ma non per questo il marketing deve rinunciare a dargli attenzione: la storia del brand è ciò che oggi fa la differenza sul mercato e non può essere trascurata.

Cos'è il content marketing

Il content marketing b2b è un'attività che prevede la produzione e pubblicazione di materiali informativi per i clienti e i prospect. A tutti gli effetti fa parte dello storytelling, è una delle modalità attraverso cui il racconto dell'azienda può esprimersi.

Tra le forme più diffuse di content marketing ci sono i post per il blog, i contenuti "pilastro" (quelli che definiscono argomenti portanti e problematiche fondamentali nel settore di attività di un'impresa), i video, i whitepaper e le infografiche, gli e-book e i webinar, i questionari e i video.

Grazie alla diffusione di questi contenuti, l'azienda attrae l'attenzione dei lead e cerca di creare un contatto a lungo termine che dall'informazione porti all'acquisto. Il content marketing è inoltre utile a mantenere vivo il rapporto con i clienti già acquisiti e a rinforzarlo nel tempo. 

A seguire, alcuni consigli per gestire bene lo storytelling aziendale b2b.

1. Curare la brand identity

Ogni elemento della brand identity aziendale va curato con attenzione. Periodicamente è utile osservare l'immagine che l'azienda offre di sé attraverso loghi, colori, layout dei materiali di comunicazione e analizzare se sono in linea con i valori che si desidera trasmettere. Tutti gli elementi visivi che appartengono all'azienda devono riuscire a comunicare in modo coordinato il brand, a renderlo riconoscibile sul mercato e da parte dei propri dipendenti.

2. Definire i messaggi aziendali

Un'altra analisi utile, da ripetere periodicamente sul brand, è valutare se i messaggi che l'azienda esprime attraverso claim, tag-line e slogan sono in linea con la sua identità e i suoi obiettivi.

Per migliorare questo aspetto è consigliabile un confronto con alcune figure chiave dei vari reparti aziendali. L'obiettivo è capire come la propria impresa può proporsi ai prospect, differenziandosi dalla concorrenza, individuando i valori fondamentali del brand, gli elementi distintivi, la mission e così via. Una volta definiti questi pilastri di comunicazione, condivisi e rivisti con le persone dell'azienda fino a raggiungere una strategia condivisa, si potranno trasferire agli elementi visivi dell'azienda, dal logo ai colori, ai font del brand.

3. Condividere con il team aziendale

Per costruire uno storytelling b2b di successo, è fondamentale coinvolgere tutto il team interno: se i propri dipendenti non comprendono né condividono i messaggi del brand, questo è destinato a fallire. Il customer service, il reparto sales e ogni altra divisione, devono poter parlare dell'azienda per cui lavorano in modo chiaro, corretto e convincente ai potenziali clienti, ma anche semplicemente a conoscenti e amici. Sono loro il primo veicolo di comunicazione dell'impresa e i messaggi che diffondono influiscono sulla storia complessiva del brand: per questo vanno costantemente formati e aggiornati su quelli che sono i valori e gli obiettivi aziendali.

Una volta che si è certi di avere una storia coerente, unica e interessante da condividere con il mondo, essa va diffusa attraverso ogni mezzo di comunicazione dell'azienda, in ogni sua strategia e attività.

Il content marketing è uno dei canali più importanti per veicolare lo storytelling, spesso è il primo punto di contatto tra azienda e clienti. Per far sì che sia davvero efficace, è importante che al centro della storia ci sia sempre il cliente, tenendo conto delle varie fasi del ciclo d'acquisto, che esprima le passioni del brand e abbia un tono e uno stile in linea con quello aziendale.

Anche se non è possibile controllare ogni elemento del proprio storytelling aziendale, curare il content marketing è un buon punto di partenza per gestirne una parte strategica, così da creare una customer experience capace di coinvolgere il target, rispondendo e superando le sue aspettative.

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