Fontimedia marketing blog

5 consigli per migliorare il posizionamento Google con il blog

Scritto da Valeria Caglioni | 7 aprile 2016

In questo articolo parleremo di come aumentare le visite al sito fornendovi cinque consigli per  migliorare il posizionamento delle vostre pagine web nei risultati sui motori di ricerca.

Prima di iniziare ricordiamo due elementi fondamentali:

  • Il primo obiettivo è quello di portare al sito non traffico qualsiasi, ma qualificato, composto da potenziali clienti alla ricerca di prodotti o servizi pertinenti alla proposta dell'azienda
  • È altrettanto importante fare sì che i visitatori rimangano sul sito e non abbandonino subito, perciò i contenuti devono corrispondere alle loro aspettative

Vediamo insieme come raggiungere questi obiettivi.

Il blog migliora il posizionamento Google

Il punto di partenza è l’ormai celeberrimo motto “content is king”: iniziate sempre da un’offerta di contenuti, il cui luogo ideale è un blog all’interno del vostro sito aziendale.

Ecco i nostri 5 suggerimenti per proseguire nelle attività di ottimizzazione del blog che permetteranno al sito di raggiungere le prime posizioni nei risultati sui motori di ricerca e, di conseguenza, attrarre molto più traffico qualificato.

Personalizzazione

Ricordate che il destinatario di un blog non è Google o un altro motore di ricerca, ma la vostra buyer persona, ovvero la rappresentazione del vostro cliente ideale. È vero che bisogno fare attenzione al posizionamento Google, ma senza dimenticare l’utilità e l’ordine dei vostri contenuti, perché il riscontro positivo da parte degli utenti contribuirà a farvi scalare le posizioni nei risultati delle ricerche.

Costruite quindi i post ispirandovi al prospect che volete attirare e conquistare e fatevi vedere, date un volto al blog, magari inserendo una vostra fotografia o collegando il profilo LinkedIn, l’account Twitter, anche personale. Tutti questi accorgimenti vi aiuteranno a creare una connessione tra la vostra azienda e i clienti potenziali, contribuendo all’incremento della vostra community: associando un volto alla società saranno infatti propensi a tornare a visitare il blog per scoprire gli ultimi aggiornamenti. La vostra autorevolezza costruirà la web reputation di cui avete bisogno per migliorare il posizionamento all’interno dei risultati delle ricerche e inevitabilmente il brand ne uscirà notevolmente rafforzato.

Un’immagine vale più di mille parole

Se per una persona un’immagine può avere molto più significato di quanto ne abbia una frase di 4-5 parole, non si può certo applicare la stessa regola ai motori di ricerca. Ecco perché, a questo punto della nostra partita digitale, entra in gioco l’alt-text. L’alt-text è un elemento del codice HTML che di fatto fornisce un testo alternativo al motore di ricerca che gli spieghi, traducendolo, il contenuto di un’immagine. All’utente l’alt-text comparirà nel momento in cui scorrerà con il mouse sopra l’immagine.

La lunghezza di questo testo può variare a seconda della tipologia di immagine e del contenuto dell’articolo, ma il nostro consiglio è sempre quello di non eccedere nell’inserimento forzato di parole chiave limitandovi alle principali che facciano riferimento a quanto rappresentato. L’alt-text è uno strumento utilissimo per migliorare il posizionamento Google con il blog, non solo perché il motore di ricerca riconoscerà l’argomento tramite una fotografia, ma perché la proporrà nei risultati delle ricerche, anche a chi non sta cercando specificamente i vostri contenuti.

Se, ad esempio, nel vostro post che ha come argomento il SEO inserite un’immagine con il logo di LinkedIn, un ipotetico utente cercando quel logo potrebbe inciampare nella vostra immagine e creare un link al vostro sito tramite HTML. Solitamente le piattaforme di blogging (come Hubspot per citarne una), hanno al loro interno dei campi che suggeriscono l’inserimento dell’alt-text al momento del caricamento dell’immagine nel post.

Non dimenticate i tag

I cosiddetti meta tag sono un altro elemento caratteristico del linguaggio HTML collocati all’inizio e alla fine del codice di un documento. Per ora, è importante che conosciate e utilizziate i due principali, il tag-titolo e la meta-description.

Vediamo un esempio di come dovrebbe essere il meta tag (non spaventatevi :-)

Nel codice qui sopra, il tag-titolo è “Not technically a Meta Tag”. Non vogliamo entrare troppo nel tecnico, ma il meta tag è uno strumento OPZIONALE per descrivere la vostra pagina, mentre il tag-titolo è un elemento OBBLIGATORIO nella codifica di una pagina web. Di solito compaiono in altro nel browser, nelle tab e nei link contenenti il titolo del vostro post nei risultati di ricerca. Ecco perché i titoli dovrebbero essere brevi ma descrittivi e indicare accuratamente l’argomento della pagina per garantire all’utente di cliccare proprio su ciò che sta cercando. L’inserimento di parole chiave nel testo farà sì che i motori di ricerca comprendano più facilmente il contenuto del vostro sito: un’altra caratteristica che ne migliorerà il posizionamento.

Le meta-description non sono tanto importanti per il ranking dei motori di ricerca; tuttavia sono fondamentali per attirare i clic degli utenti proprio dai risultati delle ricerche Google, Yahoo o Bing. L’utente può infatti capire attraverso le meta-description di cosa parlano le vostre pagine e decidere se valga la pena visitarle. Potete scrivere tra i 150 e i 160 caratteri ed è importante che le descrizioni siano chiare, uniche coerenti con le pagine a cui rimandano. Così facendo SOLO i visitatori interessati cliccheranno i vostri link, aumentando di fatto il tasso di conversione in lead. Anche l’esperienza dell’utente, poi, non dimentichiamo, fa sì che il vostro posizionamento Google migliori costantemente.

Sharing is caring

Ecco un altro motto che ricorre molto spesso quando parliamo di Inbound Marketing. Il potere della condivisione attraverso i Social Media aumenta sempre più nel pur mutevole panorama del marketing digitale. Pensiamo alla teoria dei 6 gradi di separazione: possiamo arrivare a chiunque nel mondo tramite solo 6 persone. Vero, si parla di interazioni faccia a faccia e non sui social, ma il mezzo potrebbe essere comunque un network virtuale. Portando la teoria alla realtà della vostra azienda, immaginate quanto pubblico potete raggiungere condividendo i vostri contenuti attraverso le reti sociali, anche perché i vostri visitatori o clienti soddisfatti, avranno piacere di condividere a loro volta un post del vostro blog o un particolare prodotto. Il risultato sarà non solo che avrete ottenuto più traffico sul sito, ma l’affermazione della vostra azienda come fonte di informazioni autorevoli e fornitore affidabile, con un evidente miglioramento della posizione nelle pagine di ricerca.

 

Se i social sono la casa delle interazioni, è importante mantenerle sempre ad un livello personale, perché non vogliamo che chi si rapporta con un’azienda abbia l’impressione di parlare ad un computer o a un risponditore automatico, vero?  Gli utenti vogliono sentirsi ascoltati, compresi, coccolati. Interagite quindi con i vostri contatti facendo loro domande e soprattutto stando a sentire le loro risposte. Cosa cercano dalla vostra azienda? Hanno dei suggerimenti per migliorare la vostra offerta? Non abbiate timore di rispondere anche in caso di commenti negativi, c’è sempre qualcosa in cui si può migliorare e una risposta efficace vi sarà utile a riabilitarvi agli occhi della community.

Trattate gli altri come vorreste essere trattati voi 

La condivisione sulle reti sociali non deve essere univoca, con un’azienda che posta i propri contenuti su Facebook, LinkedIn, Twitter ecc… è importante che altri siti e risorse online li condividano attraverso dei link inbound. Per ottenere questo tipo di link, dovrete partecipare attivamente, inserendo link ad altri siti autorevoli o fonti di informazione in modo che questi ricambino il “favore”. Trattate gli altri come vorreste essere trattati voi, quindi se volete che altri siti o blog vi citino, iniziate citandoli prima voi. Questo tipo di link rafforzerà la vostra presenza online e la reputazione sia del sito che dell’azienda, permettendo ad utenti estranei di conoscervi anche attraverso delle fonti esterne e non solo dai motori di ricerca. L’autorevolezza dei vostri contenuti, poi, aiuterà a migliorare il posizionamento Google del sito, attraverso il vostro blog.  

Le tecniche SEO sono in costante mutamento e per questa ragione anche il vostro team di Marketing dovrà essere flessibile e pronto ai cambiamenti.  L’obiettivo principale della vostra strategia digitale dovrà essere sempre incentrato sulla creazione di contenuti interessanti, d’impatto e formativi, in modo da migliorare il posizionamento Google e di altri motori di ricerca attraverso il vostro blog e continuare ad essere seguiti dai clienti esistenti e dai prospect.

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