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5 tecniche inbound per il social media marketing

Scritto da Valeria Caglioni | 16 settembre 2016

Nel caso in cui foste nuovi su questo blog, occorre fare una doverosa premessa: con il termine inbound marketing facciamo riferimento ad un tipo di campagna promozionale il cui obiettivo è attrarre traffico al sito aziendale e convertire ii visitatori estranei dapprima in lead e poi in clienti soddisfatti e fedeli al brand. La metodologia inbound è composta da diverse fasi, ognuna delle quali si concentra non solo sull’attirare prospect interessati, ma anche sul coltivare con loro una relazione di fiducia.

In questo articolo ci concentreremo su un aspetto particolarmente significativo all’interno della strategia digitale inbound, il social media marketing, con 5 diverse tecniche che vi aiuteranno a raggiungere i vostri obiettivi di sviluppo commerciale:

  1. Landing page
  2. Programmazione
  3. Contenuti adatti al canale
  4. Strumenti di analytics
  5. Social come risorsa

Con milioni di iscritti e infinite opportunità di comunicazione, i canali social facilitano il contatto e l’interazione con il vostro pubblico target.

Molti di voi probabilmente usano già piuttosto regolarmente i social per comunicare con amici e parenti, quindi conoscerete il loro funzionamento.

Cerchiamo di stabilire gli obiettivi e individuare i passaggi pratici per un piano di social media marketing efficace e in linea con i princìpi dell’inbound.

  1. Landing page

Quando viene condiviso un contenuto sui social network aziendali, è importante dedicare tempo e attenzione al volto del brand che l’utente incontrerà cliccando il link. Si tratta della landing page, una pagina dedicata all’offerta oggetto della campagna.

L’obiettivo delle pagine social aziendali è generare curiosità ed interesse nei prospect, invitandoli a conoscere meglio la vostra impresa, ma non sempre un link che li colleghi direttamente alla homepage del sito è la soluzione ideale. Una landing page personalizzata per l’offerta o il contenuto del social media marketing vi aiuterà a concentrare l’attenzione del cliente potenziale su ciò che l’ha convinto a cliccare, senza fargli perdere tempo per capire dove si trovino gli argomenti di suo interesse sul sito. Spesso infatti la confusione e il disorientamento causano l’abbandono del sito prima della conversione in lead dell’utente (tasso di rimbalzo).

  1. Programmazione

Il social media marketing è un’attività impegnativa, anche se può sembrare un passatempo, per qualcuno addirittura frivolo.

Ciò che fa la differenza, per un profilo corporate, è il tipo di contenuto che viene condiviso e la sua utilità per i follower. Tuttavia, scrivere e pubblicare post con una certa frequenza e regolarità richiede, oltre che un duro lavoro, anche creatività, soprattutto nel B2B.

Per ottimizzare i tempi, vi consigliamo di programmare i vostri aggiornamenti sui canali social con un paio di giorni d’anticipo. La pianificazione dei contenuti può avvenire con la stesura di una serie di idee o notizie su una bacheca in modo da potervi attingere quando non si hanno spunti direttamente dall’azienda.

  1. Contenuti adatti al canale

Nell’inbound i contenuti fondamentali (“Content is king”) e di conseguenza lo sono nel social media marketing. Ma fate attenzione ad adattarli ad ogni canale scelto per la presenza online del brand. Testi brevi corredati da immagini per Twitter, immagini e ingrafiche su Faceboook, fotografie e video (sempre in HD) per Instagram o Youtube, testi più approfonditi o slideshare per LinkedIn.

La personalizzazione per i diversi social network e le diverse fasce di pubblico ripaga nei risultati: è stato dimostrato, ad esempio, che i tweet con un link e un’immagine dedicata ottengono il 55% di lead in più rispetto a quelli con un semplice link.

Le infografiche, in particolare, sono uno strumento digitale molto potente che si può inserire in diversi contesti: la homepage del sito, i post sui social network, il blog

aziendale.

  1. Strumenti di analytics

Le piattaforme come Facebook, Twitter e LinkedIn contengono gli strumenti di analytics che vi permetteranno di raccogliere dati sulle interazioni e le performance delle vostre attività.

Senza dei dati concreti su cui basarsi, il social media marketing e l’inbound più in generale non potrebbero reggersi, proprio perché l’analisi dei comportamenti degli utenti e delle loro interazioni con i contenuti sui canali digitali dell’azienda è fondamentale per ottimizzare la strategia.

I contenuti che hanno maggior successo e generano più lead e clienti verranno riproposti e rielaborati, mentre quelli meno performanti potranno essere modificati del tutto o solo in parte.

Social come risorsa

Oltre agli strumenti di analytics che forniscono dati relativi al vostro pubblico tarket, una delle caratteristiche particolarmente utili del social media marketing per un’azienda B2B è il social monitoring o social listening.

Su Twitter, ad esempio, una semplice ricerca tramite parola chiave (hashtag) vi consentirà di comprendere la popolarità di un argomento o di una notizia su quel social network. Gli utenti li usano per identificare il tema dei loro post e intavolare delle discussioni con la community, ma un’azienda può sfruttare questo sistema per conoscere opinioni, leader del settore, influencer, concorrenti, ecc.

Le reti sociali, come il sito web, rappresentano la vetrina per i vostri prodotti o servizi e soprattutto nel B2B non andrebbero trascurati, ma integrati in un piano di web marketing a 360°.

Avete già definito la vostra strategia? Su quali social network è presente il vostro brand? Fatecelo sapere con un commento qui sotto!