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Come gestire email marketing B2B – 6 consigli utili

Scritto da Ron Benvenisti | 25 maggio 2017

 

Esiste una sensazione più frustrante del rendersi conto immediatamente dopo l’invio che quell’email attentamente preparata per settimane, dall’idea, al messaggio fino al design contiene un errore? Probabilmente no, almeno non quando si lavora nel marketing.

Non si tratta solo di errori grammaticali, di battitura o di distrazione, ma di link che non funzionano o landing page mal costruite che vanificano giorni interi di lavoro.

Quello che segue è il procedimento da seguire per assicurarsi di inviare messaggi sempre corretti ed efficaci, ecco la guida su come gestire email marketing B2B.

 

Come gestire email marketing B2B – 6 consigli utili

1) Inserite nel processo creativo diverse fasi di revisione

La regola numero uno, e non è un caso, riguarda la revisione dei messaggi email. Il processo di preparazione di una campagna email marketing B2B dovrebbe prevedere le seguenti fasi:

  • Progettazione e pianificazione
  • Scrittura
  • Revisione
  • Design
  • Revisione
  • Controllo di qualità
  • Revisione
  • Invio

 

Perché inserire revisioni continue tra una fase e la seguente? Perché nonostante i controlli dei correttori automatici è il contesto a fornire (o meno) un senso a quanto sitiamo scrivendo. Un doppio controllo umano, quindi, è indispensabile per produrre contenuti di qualità il più possibile personali. 

 

2) Attenzione ai feedback

Dopo l’invio, tenete sempre occhi e orecchie aperti e cercate il riscontro dei destinatari. Dopo il lancio di una grande campagna, oltre alle risposte dirette via email, bisogna monitorare i social network dell’azienda perché è lì che spesso si segnala un disservizio o si commenta positivamente il contenuto ricevuto nella casella di posta. 

 

3) Responsabilità dei collaboratori

Il processo di creazione della campagna deve essere rigoroso e snello allo stesso tempo, vediamo quali sono le responsabilità dei collaboratori e dei supervisori prima di inviare una campagna di email marketing.

  • Designer: controllo delle anteprime di visualizzazione delle email dai diversi client di posta e del funzionamento dei link, inserimento dei tag di tracciamento e dei codici HTML
  • Controllo qualità: test di tutti i link, collegamenti ai profili social, della risposta all’email e della visualizzazione delle immagini
  • Project Manager: controllo di tutti i punti precedenti prima dell’invio e spedizione dell’email di test a chi di competenza (il CEO, il direttore marketing, il reparto legale, comunicazione ecc.)
  • Revisore: qui si può ottenere l’approvazione finale, ma questa non dovrebbe essere la prima volta in cui il revisore legge l’email

 

 

4) Revisione e controllo delle email automatiche

Se conoscete le potenzialità delle piattaforme di marketing automation,  sapete anche che è importante non dimenticarsi dei processi automatici dopo che sono stati creati e avviati. È importante rivedere i messaggi a cadenza periodica (almeno una volta all’anno) per assicurarsi che siano sempre in linea con il contesto del destinatario, leggibili e soprattutto utili.

 

5) Revisioni degli elementi dinamici e personalizzati

Se la piattaforma vi permette di inserire elementi personalizzati (il nome del destinatario, dell’azienda, le call to action), assicuratevi di controllare la visualizzazione delle diverse varianti prima dell’invio.

Se i campi di personalizzazione sono molti e le liste di contatti ne moltiplicano il numero da controllare, eseguite dei test a campione inserendo anche i dipendenti nei workflow automatici.

 

6) NON fate scrivere le vostre email a un robot 

La tecnologia ha fatto passi da gigante ed è di supporto al piano di web marketing ogni giorno, tuttavia è meglio non farvi affidamento quando si tratta di scrivere un messaggio email. 

Gli strumenti di ottimizzazione SEO, ad esempio, sono utili a migliorare le singole email, suggerendo l’inserimento di elenchi puntati, link e immagini, ma non sono in grado di vedere il quadro completo, l’intero processo automatico con messaggi  specifici per ogni fase del buyer’s journey.

 

 

In conclusione, per quanto possa essere utile avere uno strumento che scrive un’email al posto vostro, usatelo con estrema cautela e controllate sempre qualsiasi azione eseguita da un software. Ricordate che con una campagna email state diffondendo la voce del vostro brand. 

Le email sono uno strumento di marketing digitale ancora molto valido per trovare nuovi clienti e incrementare il fatturato di un’azienda B2B, purché siano ben scritte e inviate alle persone giuste. 

 

Quali sono i vostri processi interni per garantire la qualità delle email che vengono inviate ai prospect? Fatecelo sapere con un commento nel riquadro qui sotto!