Fontimedia marketing blog

Inbound marketing: l’evoluzione del 4.0 con data driven e AI

Scritto da Laura Rinaldi | 8 ottobre 2019

C’è una netta differenza tra fare marketing e fare inbound marketing. Oggi, con le tecnologie e i dati a disposizione, si possono creare campagne b2b e strategie intelligenti, che mettano realmente in comunicazione le aziende con i giusti interlocutori, utilizzando messaggi mirati, veicolati tramite i canali adeguati, con un unico focus: attrarre i prospect e trasformarli in clienti fedeli.

Ne parliamo nel dettaglio in questo articolo.

Perché l'inbound marketing è un approccio che guarda al futuro

Nel 1997 accadde un evento particolarmente significativo: il campione mondiale di scacchi Garry Kasparof venne sconfitto dal computer Deep Blue creato da IBM. Per anni, Kasparov rimase al centro di un dibattito che riguardava la battaglia tra uomo e macchine, mentre i computer in tutto il mondo diventavano velocemente sempre più intelligenti, imponendosi come vincitori quasi assoluti di questa lotta.
Kasparov descrisse la partita persa come "l'espressione del potere derivato dalla combinazione di mente umana, sistemi, creatività e tecnologia." Pensando a quello che oggi viene definito intelligent inbound marketing, si possono comprendere la forza e la verità di questa frase, che riassume il fulcro dell'inbound marketing.

Cosa distingue l'inbound marketing da tutte le altre strategie?

Mette al centro l’individuo

Al centro di ogni strategia di inbound marketing b2b di successo ci sono le persone, i prospect. Sia che ci si rivolga a diversi interlocutori all’interno di un’azienda, sia che l’obiettivo sia un singolo individuo, c’è sempre una persona in carne e ossa da prendere in considerazione. Per porre realmente i prospect al primo posto, è necessario sapere chi interagisce con l’azienda, a che cosa sono interessati, quando preferiscono ricevere comunicazioni e, soprattutto, quali sono i loro bisogni e necessità. Una campagna di inbound maketing costruita in modo intelligente mette il cliente al primo posto ed è fortemente human-centered.

È supportato da tecnologia e automazione

Quando pensiamo alle nuove tecnologie, specialmente a tutti i progressi e le evoluzioni nel campo dell’automazione, dobbiamo farlo in modo positivo e ottimistico, come un qualcosa che può effettivamente migliorare la nostra esperienza di vita quotidiana. Fare inbound marketing b2b significa sfruttare la tecnologia e l’automatizzazione a proprio vantaggio, con l’obiettivo di creare un’esperienza migliore per il cliente.

Sfrutta ogni possibile canale di comunicazione

Ogni giorno passiamo un numero indefinito di ore su diverse piattaforme. Sono moltissimi i fattori che determinano la scelta de nostri canali di comunicazione, come età, sesso, bisogni e obiettivi. Al giorno d’oggi, la realtà con cui i team marketing e vendite si devono confrontare è che i prospect sono ovunque e, con le giuste strategie, esistono le possibilità per capire esattamente dove si trovano e come coinvolgerli.
L’inbound marketing si focalizza sui canali più importanti, ovvero quelli che interessano di più al nostro target di riferimento. L’importante è definire fin da subito chi è il target e conoscerlo nel modo più approfondito possibile; a questo punto i canali da utilizzare si riveleranno in automatico.

Coinvolge tutta l’organizzazione aziendale

Un piano di marketing costruito in ottica inbound va ben oltre i concetti di marketing e vendite. Per realizzare una strategia di successo, l’azienda deve dedicarsi totalmente a capire la realtà dei propri clienti. Mettere al centro il prospect e il suo percorso d’acquisto è fondamentale e richiede una forte organizzazione all’interno di ogni processo e reparto dell’azienda. Tutti i team devono lavorare insieme, a stretto contatto, e contribuire alla gestione della strategia. Lavorare in ottica inbound significa che tutta l’azienda deve essere orientata a questa metodologia.

Si focalizza sui risultati

Il mondo in cui viviamo e lavoriamo è senza dubbio ricco di distrazioni. Soprattutto chi si occupa di marketing riceverà molte pressioni dal team vendite, ad esempio, e questo richiede tempo e risorse. La strategia inbound prevede che i team marketing e sales lavorino insieme per evitare distrazioni e focalizzarsi solo sui risultati. Questo significa stabilire minuziosamente obiettivi e KPI e analizzarli sistematicamente per capire se ci si sta muovendo nella giusta direzione. Questi risultati andranno poi confrontati con dati precisi, considerazione che porta al prossimo punto.

Pone l’attenzione sui dati realmente importanti

Anche se viviamo in un mondo data-driven, non significa che i dati debbano necessariamente guidarci in tutto e per tutto. Il rischio, per chi si occupa di marketing, è quello di essere risucchiati in un vortice di dati, che alla fine non porta a risultati davvero significativi. L’inbound marketing si incentra sul raccogliere i dati giusti, focalizzandosi esclusivamente su quelli che contano realmente e portando avanti piani d’azione realizzabili. Il consiglio più semplice che si possa dare è quello di contestualizzare i dati a disposizione e trarre i giusti spunti nelle aree in cui è visibile un impatto maggiore. Solo in questo modo si potrà avere successo.

Presuppone un’intelligenza creativa

Spesso al giorno d’oggi le aziende che si occupano di marketing b2b si concentrano sull'ottimizzazione SEO, sulla demand generation e sulle conversioni per ottenere performance migliori, come se fossero blocchi separati. L’inbound marketing definito “intelligente” rompe questi confini creando campagne su misura, perfettamente studiate e pensate anche con l’aggiunta di elementi creativi, che creino un flusso continuo tra tutti gli elementi di cui sono composte.

Se vuoi conoscere tutte le potenzialità dell’inbound marketing b2b e capire come integrare questa metodologia nella strategia dell’azienda, prenota una consulenza gratuita.

Clicca qui per fissare un appuntamento con uno dei nostri esperti inbound!