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Piattaforma inbound marketing senza HubSpot, è possibile?

Scritto da Nicola Cafariello | 10 gennaio 2017

Volere provare a battere il sistema è comprensibile, soprattutto nel caso di software molto costosi, c’è però una ragione se HubSpot esiste e ha un successo così diffuso. Molto semplicemente è perché la grande forza di una campagna inbound sta nel suo cuore: l’integrazione.

Tutte le funzioni devono poter lavorare in sincronia, con un’efficienza notevole per l’utente che non deve affidarsi a una moltitudine di strumenti con diverse interfacce cercando di farle cooperare tra loro. 

Nel seguente articolo, analizzeremo in dettaglio le 3 macro aree operative di HubSpot e le differenze che potreste avere con una piattaforma inbound fai da te: 

  • attrarre traffico al sito
  • generare lead e tenere traccia dei prospect
  • analisi dei dati

Utilizzare una piattaforma inbound marketing senza HubSpot si può?

Questa è una delle domande più comuni che ci vengono rivolte. Chi pone il quesito, spesso, ha fatto le sue ricerche online e ha trovato una serie di software che, se uniti, possono arrivare a simulare il funzionamento di HubSpot. Il vantaggio? Alcuni di questi strumenti sono gratuiti, ma mai come in questo caso vale il vecchio detto: “più spendi, meno spendi”.

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Iniziamo con una premessa: il termine inbound marketing è stato coniato da HubSpot e definisce una metodologia operativa di marketing orientata allo sviluppo di campagne multi canale. Questa espressione è stata creata per supportare la vendita della piattaforma inbound, eppure il metodo funziona talmente bene che è diventato di uso comune nel mondo del marketing digitale.

È importante specificare, però, che la piattaforma HubSpot non è per tutti. Molti non sono interessati a costruire il proprio sito come strumento volto alla generazione di nuovi contatti commerciali. Si concentrano sullo sviluppo di un sito ben strutturato che offra una bella presentazione oppure sullo sviluppo di community che girano attorno al brand tramite i canali social. 

Altri preferiscono risparmiare soldi costruendo da soli la propria piattaforma inbound tramite l’integrazione degli strumenti che ritengono necessari, evitando quelli ritenuti superflui. In gergo tale operazione viene definita “frankenspot” ovvero l’insieme di più software o plug-in generalmente basati sulla piattaforma blog Wordpress. Questa, come abbiamo analizzato in un articolo precedente, si presta senza troppe difficoltà grazie al suo codice open source e alle grandi possibilità di personalizzazione.

 


ATTRARRE TRAFFICO AL SITO

 

È certamente bello vedere un sito web ben progettato e accattivante che presenta in modo efficace la vostra azienda, ma se nessuno lo trova, tutti questi sforzi sono sprecati.

Il primo e fondamentale passo per generare l’aumento di traffico qualificato al vostro sito web parte con la creazione di contenuti di qualità. Questi devono essere ottimizzati per poter svolgere al meglio il loro compito: attrarre visitatori interessati, convertire i visitatori in lead e portare i prospect a diventare clienti soddisfatti. 

È importante che i contenuti vengano diffusi e raggiungano il pubblico target nei luoghi prescelti per la ricerca di informazioni e di aggiornamenti: a tal fine si utilizzano, tra gli altri, i social network per sfruttare la loro capacità di penetrazione. 

Vediamo come è possibile sviluppare questo processo con e senza HubSpot:

Senza HubSpot

Per iniziare la costruzione della piattaforma inbound marketing fai da te serve innanzi tutto una serie di strumenti: 

  • piattaforma di blogging: Wordpress
  • template compatibile con dispositivi mobili: WP-Touch
  • personalizzazione dei contenuti: WP-Marketing Suite
  • controllo dei link: Integrity
  • social media management tool: Social report ,Hootsuite, Tweetdeck o Sproutsocial
  • strumenti SEO: Yoast Wordpress SEO, Moz, Majestic SEO o Wordstream

Per configurare al meglio tutte queste integrazioni e renderle operative, ma soprattutto per gestirle, probabilmente servirà il supporto di uno sviluppatore web. Come si può immaginare, infatti, sono necessarie molte installazioni e configurazioni a cui poi bisogna aggiungere molte ore di lavoro destinate a  cercare di limare tutte le naturali inefficienze derivate dall’utilizzo di diverse piattaforme.

Ci sono dei grossi vantaggi però, primo fra tutti il costo: le soluzioni possibili sono svariate e in base al budget disponibile e alle criticità aziendali è possibile sviluppare la piattaforma più adatta.

Un altro vantaggio è dato dalla flessibilità: la scelta può essere limitata solo agli strumenti che vi sono strettamente necessari, con un risparmio, oltre che di budget, anche in tempo e complessità del sistema. Il fatto che molti di queste piattaforme siano gratuite, o almeno offrano una versione base gratuita, vi permetterà anche di sperimentare con diverse soluzioni prima di scegliere quella definitiva. 

Con HubSpot

Con la piattaforma HubSpot tutti questi componenti sono integrati e funzionano già in perfetta sincronia tra loro. Un addetto marketing può svolgere pienamente il suo lavoro e sviluppare tutte le attività senza doversi interfacciare con uno sviluppatore web. Può monitorare quali sono gli argomenti popolari tra i contatti aziendali e quindi creare del contenuto che abbia più probabilità di essere letto. Oppure verificare a quali orari i contatti sono più attivi per promuovere in modo più efficiente gli articoli sui social.

Tutto collabora in modo naturale nella piattaforma che è disponibile in modalità cloud, quindi utilizzabile da qualunque dispositivo. Di contro però, i moduli non sono personalizzabili, HubSpot è un software all-in-one,  quindi si può scegliere di avere tutto o niente. A tal proposito, comunque, è bene ricordare che una campagna può definirsi inbound solo quando riesce a sviluppare in modo efficiente tutti i canali digitali di un’azienda.

GENERARE LEAD E TENERE TRACCIA DEI PROSPECT

Anche in questo caso: a cosa serve aver lavorato per sviluppare molti contenuti di qualità se poi non convertono i visitatori in clienti? Per generare lead sono fondamentali le landing page, le call-to-action e i form da compilare. Si tratta di tecniche progettate per convincere il visitatore a fornire i propri dati inserendoli, appunto, in form. I dati, se ben raccolti e categorizzati, saranno successivamente di grande aiuto al reparto commerciale, in fase di vendita.

Senza HubSpot

In aggiunta agli strumenti analizzati nel paragrafo precedente orientati allo sviluppo e distribuzione di contenuti, avrete bisogno di programmi per le seguenti operazioni:

  • creazione form personalizzati: Gravity Form o MailChimp
  • creazione landing page: Unbounce
  • tracciamento di prospect e lead: Lead Forensics
  • creazione liste di contatti: WP List IT

Anche questi componenti aggiuntivi hanno bisogno di essere integrati al sito (si, è necessario chiamare lo sviluppatore di nuovo) che a questo punto inizia a prevedere un certo livello di complessità. Una volta installati vi permetteranno di registrare ed analizzare i dati raccolti dai form posizionati nelle landing page, misurare il successo di queste pagine e tenere monitorate le interazioni dei prospect con il vostro sito tramite il tracciamento del loro indirizzo IP. Quest’ultimo funziona solo con gli ip statici e non c’è modo di aggirare questa limitazione dato che sito e programma sono due piattaforme distinte; il che significa che se qualcuno guarda il vostro sito da diversi dispositivi o da postazioni multiple non verrà riconosciuto come la stessa persona.

Come nel caso del paragrafo precedente, esistono svariati strumenti tra cui poter scegliere: da quelli completamente gratuiti a quelli, più evoluti, a pagamento. In base al grado di complessità e ai dettagli che vi serve avere, potrete assemblare la piattaforma adatta alle vostre esigenze.

Con HubSpot

HubSpot consente di sviluppare la generazione di lead in modo molto semplice tramite landing page e form. Una volta che i dati sono stati inseriti nel form, il contatto viene caricato nel database dove potrà essere inserito facilmente all'interno di liste. In particolare, le liste sono alla base di una buona segmentazione dei lead che a sua volta è fondamentale per poter sviluppare conversazioni personalizzate che registrano una maggiore probabilità di successo. 

Tutti i dati vengono immagazzinati nello stesso database, così da potervi fare un’idea chiara di chi sta interagendo con il vostro business, in modo semplice e veloce. La piattaforma inbound di HubSpot funziona con i diversi dispositivi digitali e tiene traccia di tutto: dalle email inviate, aperte e cliccate, fino ad arrivare a quale post del blog è stato letto o quale contenuto premium scaricato. Quest’analisi aiuta a creare un quadro completo del buyer’s journey, il ciclo d’acquisto medio dei prospect, che può essere seguito dal team commerciale per poter interagire con i potenziali clienti in maniera più diretta ed efficace.

ANALISI DEI DATI

Se la piattaforma inbound è stata sviluppata in modo corretto, deve essere anche in grado di fornire un flusso continuo di dati da analizzare e misurare. I risultati che si ottengono sono molto importanti per migliorare progressivamente le performance della campagna di web marketing

Senza HubSpot

Ogni componente che abbiamo installato e configurato ci fornirà un report di dati per ogni singola area di competenza. Per quanto riguarda l’analisi del sito invece, lo strumento più utilizzato è Google Analytics. È completamente gratuito, anche se la configurazione può presentare alcune difficoltà e richiedere tempo perché sono necessari diversi settaggi manuali per poter tenere traccia degli eventi e delle conversioni.

Non esistono valide alternative a Google Analytics che comunque svolge benissimo il suo lavoro e, una volta configurato, monitora tutte le statistiche base di un sito aziendale, come numero di visitatori e fonte del traffico. Il suo grande svantaggio è che non essendo integrato in modo naturale nel sito non può entrare in profondità in ogni processo per poter estrarre dati più complessi.

Con HubSpot

HubSpot tiene traccia di tutto il percorso del visitatore permettendo di avere una visione generale istantanea di tutte le interazioni che un prospect o un lead ha con il vostro sito. Può anche misurare le performance  individuali delle singole CTA, landing page o delle email permettendovi di sperimentare e migliorarne il rendimento. Queste funzionalità offrono un enorme risparmio in termini di tempo e offrono dati affidabili da analizzare successivamente per individuare i punti deboli della vostra campagna e risolverli velocemente.

Se per gli altri elementi la piattaforma “frankenspot” può essere competitiva rispetto alla piattaforma inbound HubSpot, quest’ultima, per quanto riguarda la capacità di sviluppare dati da analizzare, è nettamente superiore. Un sistema di raccolta dei dati integrato offre un vantaggio immenso perché permette di raccogliere informazioni più approfondite e, soprattutto, di correlare tra loro i dati raccolti dai diversi strumenti. La raccolta di dati per l’analisi è utile, infatti, proprio quando riesce ad andare in profondità e a sviluppare valore aggiunto trovando dati e correlazioni altrimenti difficili da ottenere.

 

Una campagna inbound non ha bisogno di HubSpot per essere creata, esistono innumerevoli programmi o plug-in che si occupano individualmente di uno o più moduli. Ma ciò che alla fine stabilisce il successo o il fallimento di una campagna non sono i singoli moduli, bensì la sinergia che questi riescono a sviluppare lavorando tra loro. 

Una valutazione economica non può non tenere conto del fattore tempo: quanto vale un’ora di un vostro addetto marketing? O di uno sviluppatore web? È vero che HubSpot è un software che può risultare costoso ma offre esattamente ciò per cui pagate: una piattaforma completa e perfettamente funzionante fin da subito. Con una piattaforma inbound fai-da-te occorre sacrificare moltissimo tempo tra installazioni e configurazioni alla ricerca di un’integrazione che non risulterà, purtropo, mai perfetta. 

Molte informazioni o dati che potrebbero essere vitali per migliorare la campagna si perderanno tra le inefficienze della mancata integrazione tra i diversi strumenti. Questo problema comporterà costi notevoli nel lungo periodo perché, in alcuni casi, vi porterà a proseguire con una campagna fallimentare per molto tempo prima che ve ne rendiate conto.

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