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Strategia SEO significato di cluster, pillar, topic & molto altro

Scritto da Valeria Caglioni | 16 aprile 2020

Il termine SEO è ormai diffuso da diversi anni e per molto tempo ha incluso al suo interno tecniche e attività che potevano essere svolte anche in modo automatico da strumenti appositamente creati per favorire il posizionamento delle pagine. Ma il modo in cui i motori di ricerca indicizzano e assegnano il loro punteggio è cambiato e sta andando sempre più nella direzione dell’utilità dei contenuti: l’obiettivo diventa centrare le intenzioni degli utenti e dare loro ciò di cui hanno bisogno.

Per ottimizzare il sito web aziendale, dunque, è necessario padroneggiare i nuovi elementi della SEO: continua a leggere per conoscere il significato di cluster, pillar e topic.

SEO significato della strategia e dei termini principali

SEO significa ottimizzazione per i motori di ricerca e gli algoritmi recenti vanno nella direzione di interpretare le intenzioni degli utenti, per mostrare loro nella pagina dei risultati solo i contenuti più rilevanti.

Come fare per posizionare le pagine del proprio sito aziendale? Il primo consiglio è creare una sezione blog e aggiornarla con frequenza e regolarità: la content strategy deve puntare alle parole chiave principali e la struttura del blog deve essere ordinata.

A questo punto, vale la pena introdurre i concetti di pagine pilastro, topic e cluster.

Cos’è una pagina pilastro?

La pillar page o pilastro è una pagina molto completa e piuttosto lunga che copre tutti gli aspetti principali di un argomento (topic).

Ad esempio, questa è la pagina pilastro dedicata al macro-argomento dell’ottimizzazione SEO. Ogni paragrafo della pillar page è dedicato a un micro-argomento che può essere approfondito tramite un collegamento interno al cluster specifico.

L’obiettivo dei pilastri è fornire una risposta esaustiva a tutte le domande su un determinato argomento – che tipicamente coincide con la parola chiave o la long tail keyword più strategica per l’azienda – offrendo poi anche la possibilità di approfondire i temi più nel dettaglio tramite link ai cluster.

Come creare una pillar page

Il primo e fondamentale passo è concettuale, più che pratico: il sito aziendale non dovrebbe essere costruito solamente sulle parole chiave, ma prevedere un’analisi strategica degli argomenti per i quali i clienti target cercano delle risposte e delle soluzioni.

La lunghezza consigliata varia dalle 1200 alle 2000 parole e anche oltre, se le domande a cui rispondere sono tante.

Nella scelta della keyword, è bene non puntare a quella più ricercata, come potrebbe essere SEO, ma a un volume di ricerca alto e raggiungibile (in termini di posizionamento) allo stesso tempo. Nel caso del pilastro che ti abbiamo mostrato in precedenza, infatti, la parola chiave era “ottimizzazione SEO”.

È arrivato il momento di parlare dei topic cluster, nel prossimo paragrafo.

Cosa sono i cluster?

Come abbiamo visto in precedenza, il sito web aziendale ha bisogno di essere organizzato in base agli argomenti più rilevanti per il pubblico target - che corrispondono alle long tail keyword – con articoli cluster collegati tra di loro e alla pagina pilastro, per indicare ai motori di ricerca che quello è il punto di riferimento per lo specifico topic.

I cluster sono fondamentali per il posizionamento delle pagine pilastro e per dare ai visitatori la possibilità di approfondire l’argomento che più li incuriosisce.

Nello schema realizzato da HubSpot trovi la struttura di cui abbiamo parlato: una pagina pilastro a cui puntano, attraverso un link interno, diversi cluster collegati allo stesso argomento.

Perché si è reso necessario strutturare il sito e il blog in questo modo?

Le ricerche da parte degli utenti sono cambiate: si è passati dalle singole parole chiave a vere e proprie frasi digitate, ma anche pronunciate attraverso le ricerche vocali. Questa nuova abitudine ha portato i motori di ricerca ad aggiornare i propri algoritmi per classificare al meglio i contenuti e garantire un’esperienza di navigazione all’altezza delle aspettative.

Non è solo la crescente diffusione degli assistenti vocali e del loro sempre maggiore utilizzo a determinare la ricerca di long tail keyword anziché di una sola parola chiave. Gli utenti sono diventati più specifici nelle ricerche perché i contenuti online sono ormai tantissimi e loro hanno bisogno di orientarsi, trovando quello di cui hanno bisogno, in fretta.

Di conseguenza, i motori di ricerca si sono organizzati per classificare velocemente le migliaia di pagine pubblicate online e mostrare solo i risultati utili agli utenti. Gli algoritmi sono allenati a riconoscere i link interni irrilevanti, ovvero quelli utilizzati esclusivamente per questioni di SEO, penalizzando l’intera pagina o l’intero sito.

Al contrario, vengono premiate le pagine che sono in grado di fornire una risposta completa ed esaustiva agli utenti (ricorda quanto abbiamo detto sui pilastri!), dei quali si cerca di intuire l’intenzione che motiva la ricerca, anche grazie all’uso della tecnologia machine-learning.

Abbiamo visto come Google (e non solo) abbia rivoluzionato il suo approccio, ponendo al centro dell’attenzione i suoi utenti: anche le aziende devono fare lo stesso, offrendo ai loro clienti e prospect una risposta alle domande e ai dubbi che li tormentano.

Come è organizzato il tuo sito aziendale? E come sono posizionate le pagine per le parole strategiche? Scoprilo con un’analisi gratuita cliccando qui! Ti invieremo alcuni consigli su misura per ottimizzarlo, incrementare il traffico, convertire lead e qualificarli.