Fontimedia marketing blog

5 consigli pratici per generare più lead dal blog aziendale

Scritto da Ron Benvenisti | 29 luglio 2021

Per un’azienda, il blog è uno strumento potentissimo per comunicare con i visitatori e trasformarli in lead e clienti. Negli ultimi anni, e soprattutto dopo la pandemia, l’importanza della presenza sui motori di ricerca è sempre più evidente, anche per le organizzazioni che non avevano creduto nella necessità di avere una strategia digitale. Ma di cosa hai bisogno per far sì che il blog aziendale abbia un impatto sulla lead generation?

Scoprilo in questo articolo!

Le ragioni per attivare un blog aziendale

Secondo uno studio di HubSpot, i marketer che prioritizzano il blog aziendale tra i vari canali per la lead generation hanno 13 volte più possibilità di vedere un ROI positivo.

Ma la presenza di per sé non è sufficiente se non è sostenuta da una rete di contenuti efficaci che costruiscano l’autorità dell’azienda agli occhi dei potenziali clienti.

Proprio per questa ragione, la presenza di un blog nel sito web è essenziale per convertire lead e per posizionarsi tra i primi risultati per le parole chiave desiderate.

Questo è il punto in cui molte attività si trovano in difficoltà.

Come integrare il blog in modo efficace nella strategia di marketing?

Ecco 5 consigli pratici per generare più lead attraverso il blog aziendale

1. Inserire call to action efficaci e ben distribuite

Jonathan Aufray di GrowthHackers osserva:

“Vedo molti blogger che scrivono contenuti straordinari, ma non generano molti lead. Perché? Perché spesso dimenticano di inserire una call to action o la aggiungono solo alla fine del post.”

Per quanto possa sembrare scontato a chi opera nel digital marketing, molte aziende non hanno abbastanza call to action nei propri blog. Per CTA si fa riferimento a un’indicazione fornita al lettore a eseguire un’azione immediata.

La CTA non deve limitarsi a esortare all’acquisto; se nel settore b2c questa tipologia di invito va per la maggiore, nel b2b è raro che un potenziale cliente sia disposto a passare subito all’acquisto senza aver bisogno di un processo di lead nurturing.

Delle CTA efficaci invitano, per esempio, a iscriversi alla newsletter dell’azienda, a richiedere una demo gratuita o a scaricare un ebook dove si approfondisce un tema legato agli articoli di cui tratta il blog. Ecco un esempio:

La call to action è presente nella pagina sotto forma di pulsante o attraverso un link inserito nel testo che ridireziona l’utente verso la destinazione predefinita (di norma una landing page); in entrambi i casi, è bene non posizionarla all’interno della pagina senza che ci sia un naturale passaggio nell’esperienza di navigazione.

2. Creare contenuti specifici

Nel momento della pianificazione editoriale, una delle domande più importanti che tu e il tuo team dovreste porvi nel decidere cosa pubblicare è: “a chi è rivolto questo contenuto?”.

Il pubblico target dovrebbe corrispondere alle buyer persona, utenti qualificati e pronti per essere inseriti nel funnel di vendita.

Perché questo aspetto è importante? Molto spesso le aziende si concentrano sul creare contenuti di alta qualità che, pur riguardando la loro area di competenza, sono troppo generici e non rispondono ai bisogni specifici del cliente ideale.

Per approfondire la definizione delle buyer persona, clicca qui!

Contenuti troppo generici potrebbero avvicinare un pubblico che, seppur interessato alla tua azienda e ai servizi, non è ancora abbastanza informato a riguardo per poter prendere una decisione di acquisto.

In altre parole, è un contatto ancora troppo freddo per essere inserito nel funnel di vendita.

Per offrire un focus su un argomento in particolare, è possibile creare un apposito ebook.

Ecco di seguito alcuni passaggi utili da seguire per creare questo tipo di contenuto.

  • Trova un argomento importante per la buyer persona, che ha bisogno di essere discusso a fondo, ad esempio un tema caldo del momento o un’innovazione recente nel settore.
  • Crea un contenuto utile, servendoti dell’aiuto di un professionista o di un membro del tuo team che si occupa della creazione di contenuti. È importante sia di ottima qualità per essere considerato un valore aggiunto da parte del potenziale cliente.
  • Formatta il contenuto in modo chiaro e fruibile, servendoti anche di grafiche che aiutino lo scorrimento del testo. Richiedi un indirizzo email per accedere al link di download e aggiungi i contatti al tuo CRM.
  • Da qui poi, se si è in dotazione di un CRM come quello offerto da HubSpot, sarà possibile proseguire le azioni di marketing, studiando i dati e le azioni dei contatti e attivando processi automatici per prepararli al contatto con la forza vendita.
3. Selezionare le keyword appropriate

Scegliere le parole chiave non è un compito semplice. La selezione andrebbe effettuata con una ricerca basata su due fattori: i volumi di ricerca su Google e le keyword utilizzate dai concorrenti.

Per quanto riguarda i volumi di ricerca, possono essere reperiti tramite strumenti come Google Ads o i software a pagamento.

È importante valutare i volumi di ogni possibile sinonimo della parola chiave desiderata, in modo da intercettare quello più ricercato dagli utenti. Questa operazione può essere facilitata studiando i sinonimi utilizzati per la stessa parola chiave dai competitor nel tuo settore.

4. Creare un titolo d’impatto

Un altro elemento importante per assicurarsi che il blog aziendale riceva le visite dei potenziali clienti è il titolo: una sintesi del contenuto per dare al lettore una visione chiara del valore che riceverà cliccando sul sito.

Il titolo è anche uno degli aspetti fondamentali su cui un articolo viene valutato dal motore di ricerca nella fase di posizionamento. Assicurati che al suo interno sia menzionata la parola chiave e che non superi i 70 caratteri, per fare in modo che non sia penalizzato e che sia possibile leggerlo per intero.

5. Fornire una struttura semplice e scorrevole

La struttura dei tuoi articoli e la loro fruibilità faranno sì che i tuoi utenti continuino a leggerli. Anche i contenuti di qualità, se proposti in una struttura poco chiara - con paragrafi troppo lunghi e periodi infiniti – renderanno complicato l’utilizzo delle informazioni da parte dei potenziali clienti.

Inoltre, è probabile che i lettori stiano accedendo al blog in un momento in cui non sono concentrati al 100% e dunque sia più difficile per loro assimilare concetti espressi in modo poco scorrevole. Potrebbe essere più semplice uscire dal blog e passare al risultato di ricerca successivo.

In conclusione, contenuto e forma del blog aziendale sono equamente importanti; se darai a questo strumento il giusto peso e lo valorizzerai all’interno della tua strategia di marketing non ci vorrà molto prima di iniziare a vedere i suoi effetti benefici sulla lead generation.

Vuoi ricevere 3 consigli gratuiti per migliorare la lead generation nella tua azienda b2b? Scopri come fare: