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Secondo uno studio di HubSpot, i marketer che prioritizzano il blog aziendale tra i vari canali per la lead generation hanno 13 volte più possibilità di vedere un ROI positivo.
Ma la presenza di per sé non è sufficiente se non è sostenuta da una rete di contenuti efficaci che costruiscano l’autorità dell’azienda agli occhi dei potenziali clienti.
Proprio per questa ragione, la presenza di un blog nel sito web è essenziale per convertire lead e per posizionarsi tra i primi risultati per le parole chiave desiderate.
Questo è il punto in cui molte attività si trovano in difficoltà.
Jonathan Aufray di GrowthHackers osserva:
“Vedo molti blogger che scrivono contenuti straordinari, ma non generano molti lead. Perché? Perché spesso dimenticano di inserire una call to action o la aggiungono solo alla fine del post.”
Per quanto possa sembrare scontato a chi opera nel digital marketing, molte aziende non hanno abbastanza call to action nei propri blog. Per CTA si fa riferimento a un’indicazione fornita al lettore a eseguire un’azione immediata.
La CTA non deve limitarsi a esortare all’acquisto; se nel settore b2c questa tipologia di invito va per la maggiore, nel b2b è raro che un potenziale cliente sia disposto a passare subito all’acquisto senza aver bisogno di un processo di lead nurturing.
Delle CTA efficaci invitano, per esempio, a iscriversi alla newsletter dell’azienda, a richiedere una demo gratuita o a scaricare un ebook dove si approfondisce un tema legato agli articoli di cui tratta il blog. Ecco un esempio:
La call to action è presente nella pagina sotto forma di pulsante o attraverso un link inserito nel testo che ridireziona l’utente verso la destinazione predefinita (di norma una landing page); in entrambi i casi, è bene non posizionarla all’interno della pagina senza che ci sia un naturale passaggio nell’esperienza di navigazione.
Nel momento della pianificazione editoriale, una delle domande più importanti che tu e il tuo team dovreste porvi nel decidere cosa pubblicare è: “a chi è rivolto questo contenuto?”.
Il pubblico target dovrebbe corrispondere alle buyer persona, utenti qualificati e pronti per essere inseriti nel funnel di vendita.
Perché questo aspetto è importante? Molto spesso le aziende si concentrano sul creare contenuti di alta qualità che, pur riguardando la loro area di competenza, sono troppo generici e non rispondono ai bisogni specifici del cliente ideale.
Per approfondire la definizione delle buyer persona, clicca qui!
Contenuti troppo generici potrebbero avvicinare un pubblico che, seppur interessato alla tua azienda e ai servizi, non è ancora abbastanza informato a riguardo per poter prendere una decisione di acquisto.
In altre parole, è un contatto ancora troppo freddo per essere inserito nel funnel di vendita.
Per offrire un focus su un argomento in particolare, è possibile creare un apposito ebook.
Ecco di seguito alcuni passaggi utili da seguire per creare questo tipo di contenuto.
Scegliere le parole chiave non è un compito semplice. La selezione andrebbe effettuata con una ricerca basata su due fattori: i volumi di ricerca su Google e le keyword utilizzate dai concorrenti.
È importante valutare i volumi di ogni possibile sinonimo della parola chiave desiderata, in modo da intercettare quello più ricercato dagli utenti. Questa operazione può essere facilitata studiando i sinonimi utilizzati per la stessa parola chiave dai competitor nel tuo settore.
Un altro elemento importante per assicurarsi che il blog aziendale riceva le visite dei potenziali clienti è il titolo: una sintesi del contenuto per dare al lettore una visione chiara del valore che riceverà cliccando sul sito.
Il titolo è anche uno degli aspetti fondamentali su cui un articolo viene valutato dal motore di ricerca nella fase di posizionamento. Assicurati che al suo interno sia menzionata la parola chiave e che non superi i 70 caratteri, per fare in modo che non sia penalizzato e che sia possibile leggerlo per intero.
La struttura dei tuoi articoli e la loro fruibilità faranno sì che i tuoi utenti continuino a leggerli. Anche i contenuti di qualità, se proposti in una struttura poco chiara - con paragrafi troppo lunghi e periodi infiniti – renderanno complicato l’utilizzo delle informazioni da parte dei potenziali clienti.
Inoltre, è probabile che i lettori stiano accedendo al blog in un momento in cui non sono concentrati al 100% e dunque sia più difficile per loro assimilare concetti espressi in modo poco scorrevole. Potrebbe essere più semplice uscire dal blog e passare al risultato di ricerca successivo.
In conclusione, contenuto e forma del blog aziendale sono equamente importanti; se darai a questo strumento il giusto peso e lo valorizzerai all’interno della tua strategia di marketing non ci vorrà molto prima di iniziare a vedere i suoi effetti benefici sulla lead generation.
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