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7 tecniche per ottimizzare il rendimento delle call to action

Scritto da Valeria Caglioni | 13 aprile 2021

Per ottimizzare il tasso di conversione di un sito web, sono diversi gli elementi strategici da analizzare e migliorare. Ci sono i form, le landing page, le offerte proposte e i processi in generale, ma le call to action (CTA) sono forse il punto di partenza ideale.

Continua a leggere questo articolo per scoprire come aumentare i clic sulle tue CTA con alcuni piccoli accorgimenti!

Perché ottimizzare le call to action?

Soprattutto nel mondo del b2b, i risultati di un piano di marketing non possono essere immediati e bisogna essere preparati a lavorare sulle singole attività giorno dopo giorno.

A differenza di altri elementi di digital marketing, le performance delle CTA possono migliorare in pochi giorni dalla loro ottimizzazione, senza dovere attendere troppo tempo.

Quando sono posizionate in modo corretto e sono efficaci, le CTA sono in grado di incrementare:

  • il numero di lead generati
  • il numero di marketing-qualified lead (MQL) e sales-qualified lead (SQL) ottenuti
  • il numero di opportunità commerciali create dal sito aziendale

Ciò vale però solo nel caso in cui sul sito ci sia un traffico sufficiente per potere calcolare i miglioramenti in termini di lead, clienti e fatturato, con un ROI dimostrabile!

Call to action: 7 consigli utili

Iniziamo ad analizzare le tecniche di ottimizzazione che possono incidere sul rendimento delle CTA.

1. Ottimizzare il testo

La scelta delle parole contenute in una call to action ha un impatto molto deciso sulle performance.

A seconda dell’obiettivo della CTA, è consigliato personalizzare il testo, evitando i più generici “clicca qui”, “vai” o “invia”.

Basta davvero poco, ecco un esempio:

2. Testare diversi formati

Le CTA possono avere diverse forme:

  • testuale
  • a pulsante
  • grafica

Quello che ti abbiamo mostrato nel paragrafo precedente è un esempio di CTA grafica con sfondo, testo, immagine e pulsante.

La CTA testuale è una frase che contiene il link a un'altra pagina, come la seguente:

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Il pulsante è un elemento grafico più semplice che invita all’azione, ecco quello che usiamo per raccogliere le iscrizioni alla newsletter del nostro blog:

Non esistono formati giusti o sbagliati; per fare la scelta più adatta occorre pensare al contesto, al target di riferimento e agli obiettivi.

Quando si ha a disposizione un quantitativo di dati sufficiente, si possono iniziare a testare i diversi formati di una call to action (con lo stesso link di destinazione e lo stesso target).

3. Non sottovalutare il formato a pulsante

Come abbiamo visto al punto precedente, le CTA a pulsante possono essere indipendenti oppure fare parte di un elemento grafico più complesso.

Anche quando il designer crea un’immagine molto bella, non è detto che sia funzionale e che attiri davvero lo sguardo degli utenti, incoraggiando i clic.

Aggiungere un pulsante potrebbe sembrare un’idea banale, persino vecchia scuola, ma ti consigliamo di fare un test e osservare le reazioni.

4. Usare colori a contrasto

Nella maggior parte delle aziende, esistono delle linee guida di branding che indicano i colori da utilizzare nelle comunicazioni online e offline.

Molto spesso, però, usando sempre e solo la palette di colori prescritta, si rischia di non vedere spiccare gli elementi come le CTA all’interno di una pagina web.

Finora ti abbiamo mostrato esempi in arancione (che è il nostro “colore sociale”), ma oltre a queste ne abbiamo previste anche alcune a contrasto, in grigio:

Un semplice cambio di colore può incrementare le performance di una call to action fino al 40%!

È il caso di SAP che ha scelto di testare l'arancione - il colore complementare del suo azzurro corporate - e ha visto il tasso di conversione migliorare quasi del 33% (fonte: CDMG Inc).

Ricorda che l’obiettivo di una CTA è catturare subito l’attenzione degli utenti, per cui deve essere visibile ed evidente. Vale la pena trovare un compromesso con l’ufficio di comunicazione interna, per migliorare i risultati!

5. Aggiungere frecce per attirare lo sguardo

Per quanto possano sembrare elementi grafici come tanti altri, le frecce aiutano a migliorare il tasso di clic e di conversione delle CTA.

La freccia comunica in modo istintivo la necessità di un’azione, attraendo il mouse del visitatore e incrementando i clic.

Questo elemento può essere aggiunto alle CTA grafiche e a quelle a pulsante, purché abbia senso nel contesto.

Dopodiché, vanno analizzati i risultati del test, per capire se replicare l’ottimizzazione con altre CTA o se ingrandire la freccia, renderla più visibile o magari meno spessa.

6. Includere elementi di personalizzazione

Le piattaforme di marketing automation come HubSpot offrono la possibilità di creare CTA smart i cui vantaggi vanno ben oltre la personalizzazione.

A seconda che si tratti di un visitatore sconosciuto, un lead registrato nel CRM, un cliente o un ex cliente, le CTA che compaiono possono essere differenziate, per allinearsi alle intenzioni dell'utente.

La personalizzazione può avvenire in base al settore di appartenenza del contatto, alla fase del processo di acquisto in cui si trova, ma anche alle offerte che ha già visualizzato.

Anche in questo caso, i test sono il modo migliore per valutare l’efficacia delle CTA smart. Secondo HubSpot, il tasso di conversione può migliorare di oltre il 200% grazie alla personalizzazione!

7. Includere spazi bianchi

Nel design dei siti web, gli spazi bianchi non sono più da considerare come uno sfondo, ma come un elemento vero e proprio.

L’impatto visivo di una pagina (o di una CTA) con testi fitti è molto più respingente rispetto a una versione con ampi spazi vuoti, che danno una sensazione di maggior respiro.

Anche in questo caso, il consiglio è di eseguire alcuni test, aumentando gli spazi bianchi nelle CTA, nelle landing page e in generale nel sito, per poi analizzare i risultati.

Nell’articolo di oggi, abbiamo visto alcune tecniche che possono entrare a fare parte delle attività ricorrenti di ottimizzazione delle strategie di marketing b2b.

Se non tutti i test hanno un esito positivo, non preoccuparti! Anche i cali nelle performance sono indicatori utili, perché nel digitale ogni piccolo passo falso è correggibile in pochissimo tempo.

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