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Facebook per aziende e marketing b2b: il connubio perfetto

Scritto da Ron Benvenisti | 31 ottobre 2017

Molti professionisti pensano che Facebook non sia lo strumento ideale nel marketing b2b. Tuttavia, oggi assistiamo più a interazioni one-to-one che business-to-business, a differenza di com’è sempre stato nel marketing tradizionale, cioè una comunicazione da uno verso molti. Ragionando in quest’ottica, anche nel b2b, i prospect sono persone che molto probabilmente hanno un account Facebook.

Per sfruttare questo validissimo canale, occorre capire:

  • come targettizzare le buyer persona
  • che tipo di messaggi veicolare
  • come analizzare le performance

Ne parliamo nelle prossime righe!

Facebook per aziende: cosa sapere

Chi lavora nel marketing sa che la personalizzazione del messaggio o dell’offerta migliora la lead generation oltre che le performance generali della strategia digitale. Oggi però bisogna spingersi oltre: non è sufficiente inviare un’email che inizi con “Buongiorno Luca” per essere efficaci.

Contenuti, offerte e messaggi devono essere allineati con la buyer persona e modellati a sua immagine e somiglianza. Per farlo, servono dati di intelligence: Facebook per aziende ne mette a disposizione molti, grazie allo strumento Facebook Ads. 

I tuoi clienti target sono su Facebook?

Facebook sa tutto delle persone, perché le persone gli stanno dicendo tutto di sé da anni. È un’opportunità imperdibile che i professionisti di marketing hanno a disposizione per creare comunicazioni iperpersonalizzate.

Ciò nonostante si sente spesso dire: “I miei clienti non sono su Facebook”.

Si tratta di un pregiudizio spesso errato, ma se non ne sei convinto puoi usare lo strumento gratuito di segmentazione di Facebook per vedere con i tuoi occhi.

Prova a cercare quante persone hanno un titolo legato al business o addirittura CEO o a inserire nella ricerca FB il ruolo esatto della buyer persona che vorresti targettizzare. I risultati ti sorprenderanno!

Grazie a questo strumento è possibile scegliere il pubblico target in base alle app utilizzate, le pagine cliccate o le inserzioni con cui hanno interagito. È davvero efficace e specifico.

Un altro modo per trovare le buyer persona in target nella strategia social aziendale è il retargeting pixel, uno strumento che permette di tracciare i visitatori del sito e di specifiche pagine per inviare messaggi personalizzati mentre si trovano su Facebook. 

I video migliorano le interazioni

La maggior parte dei contenuti online oggi sono video; Facebook si è resa conto della predilezione degli utenti per questo formato: è uno strumento molto efficace per il marketing, soprattutto quando lo si propone ai prospect di si conoscono precisamente comportamenti e abitudini.

Alla base di tutto, deve però esserci la comprensione dei prospect e la capacità di trasmettere messaggi che riescano a intrattenerli ed educarli allo stesso tempo.

Se per esempio ti piace cucinare, nella bacheca social troverai molte video-ricette. Nessuno cerca di venderti prodotti per la cucina in modo diretto. Chi ha progettato e creato i contenuti sa che, guardandolo, cliccherai sulle pagine dei prodotti sponsorizzati che ti interesseranno.

Assicurati di avere questo stesso approccio nella creazione di contenuti video.

I costi sono ragionevoli e il ROI nel marketing B2B è alto

Alcune tecniche di marketing non hanno un grosso impatto sul ROI, altre invece incidono in misura maggiore, ma ciò non vuol dire che siano migliori.

Facebook Ads è degli strumenti che aiutano a bilanciare gli investimenti. Normalmente per una campagna è  richiesto un investimento moderato e con poche centinaia di euro si può arrivare a generare centinaia di lead.

Ogni cliente è unico e ogni piattaforma ha un’efficacia diversa, le variabili sono molte.

I dati offrono la possibilità di testare, ripetere e portare risultati

Uno degli aspetti più validi di Facebook per aziende sono i dati sulle performance delle campagne: si possono confrontare con quelle di altre piattaforme, come Adwords, per verificare quale funzioni meglio.

Facebook sta cercando di eliminare la separazione tra outbound e inbound marketing. Mentre il primo è progettato per interrompere l’attenzione, il secondo la indirizza.

La tecnologia sta assottigliando questa linea di confine, perché riconosce i comportamenti online e profila il contatto di conseguenza proponendogli inserzione direttamente correlate ai suoi interessi.

Si tratta di marketing inbound o outbound?

La risposta dipende dalla percezione del prospect, ma se mi vengono proposti video sulla cucina o sui viaggi che mi interessano, li guardo spontaneamente e non li trovo invadenti.

Insomma, inbound o outbound ciò che conta è il coinvolgimento e l’efficacia nella generazione di lead.

Un consiglio per iniziare con Facebook per aziende

Di fronte alla tecnologia legata al mondo del marketing B2B, (come quella che fa funzionare Facebook Ads), le aziende di solito si dividono in due categorie: quelle che sono scettiche e quelle non vedono l’ora di sperimentare.

Purtroppo, nel secondo caso, spesso accade che l’approccio sia sbagliato, con contenuti di bassa qualità o autoreferenziali, un sito web non ottimizzato o senza uno studio strategico dei messaggi da trasmettere. Una volta definite le campagne e le piattaforme, occorre eseguire test specifici con le inserzioni, in questo caso su Facebook.

Alla fine ciò che conta è capire se la campagna genera nuovi lead o meno, da qui si può stabilire se sia valida per l’azienda e quindi si possa replicare.

Se vuoi conoscere le potenzialità di Facebook per le aziende B2B e come possa trasformarsi in un ottimo canale di lead generation, prenota una consulenza gratuita e personalizzata con un esperto inbound.