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L'importanza del conversational marketing e i canali più efficaci

Scritto da Ron Benvenisti | 10 settembre 2020

Quanto sarebbe utile all’efficacia della strategia aziendale potere chiedere direttamente ai potenziali clienti quali sono i loro interessi, anziché limitarsi a ipotizzarli? Oppure lasciare che siano direttamente i contatti a farti sapere quando sono pronti per l’acquisto, anziché analizzare una serie di dati sulle interazioni? Il conversational marketing nasce proprio per raggiungere questi obiettivi, scopri di più continuando a leggere l’articolo!

Definizione di conversational marketing

Il conversational marketing è una strategia finalizzata a creare e ottimizzare una relazione one-to-one, in tempo reale, tra l’azienda e i suoi clienti.

Oggi, la tecnologia delle chat e dei bot permette alle aziende di restare in contatto in modo estremamente personalizzato con i prospect, sui canali che preferiscono, per coinvolgerli in una conversazione che li accompagni in modo naturale all'acquisto.

Alcuni dati sul conversational marketing

Secondo il report realizzato da Drift, una strategia di conversational marketing si rende necessaria oggi, per riuscire a incontrare le aspettative dei clienti e fare in modo che si sentano al centro dell’attenzione dell’azienda.

Ecco alcuni numeri:

  • solo il 14% dei partecipanti al sondaggio di Drift dichiara di preferire compilare un form rispetto a richiedere informazioni a un chatbot
  • più del 30% userebbe volentieri la chat per ottenere una risposta alle proprie domande

Inoltre, c’è un collegamento tra il numero di dispositivi in possesso e la disponibilità a utilizzare i chatbot per trovare una soluzione.

Perché i buyer preferiscono che il marketing b2b si basi sulle conversazioni?

Perché, esattamente come accade nel mercato consumer, i clienti si aspettano di vivere un’esperienza d’acquisto personalizzata e di potere interagire con le aziende come meglio credono. Le strategie di marketing dei colossi come Amazon e Netflix, giusto per citare due esempi b2c, hanno abituato le persone a vedere addirittura anticipati i propri bisogni.

Poiché anche i buyer b2b sono persone, è bene che le aziende siano preparate a fornire soluzioni prima ancora che i prospect abbiano espresso un’esigenza. Attenzione però, non parliamo di email commerciali generiche o chiamate a freddo, ma di messaggi personalizzati che colpiscano il loro interesse e generino un coinvolgimento emotivo.

Il conversational marketing colma il divario tra la preferenza verso un’esperienza di navigazione personalizzata e la sensazione di sentirsi spiati nelle loro interazioni sul sito o sui canali social di un’azienda. Si tratta di un punto d’incontro tra la volontà di essere d’aiuto agli utenti e il rispetto della loro privacy.

I canali efficaci per il conversational marketing

Iniziamo da una delle novità più recenti: i Conversation Ads di LinkedIn, un’evoluzione della Sponsored InMail che permette di attivare campagne a pagamento di messaggistica con call to action estremamente personalizzate.

Dai un’occhiata al video per saperne di più!

Si tratta però di un’opzione a pagamento e decisamente non economica, per cui vale la pena soffermarsi su alternative più in linea con l’approccio inbound.

Facebook offre la possibilità di automatizzare alcune le risposte alle domande più frequenti degli utenti, attraverso Messenger. Se il pubblico target dell’azienda frequenta questo social network, vale la pena attivare la funzione sulla pagina istituzionale.

Restando invece all'interno del sito aziendale, la chat può essere live, con uno o più operatori dedicati all'assistenza ai clienti (e ai visitatori del sito), oppure supportata dai bot.

La conversazione che avviene attraverso questo canale elimina le frizioni nel percorso del prospect, perché è molto più immediata rispetto alla compilazione di un form per la richiesta di informazioni o di contatto e fornisce all'azienda diversi dati preziosi per qualificare il lead.

In questo particolare momento storico - che ha abituato i buyer di ogni età a spostare la conversazione con colleghi e fornitori online - le chat sono un canale decisamente efficace per fornire loro le risposte che cercano, quando desiderano.

Non sempre è possibile telefonare al centralino e non è detto che il prospect abbia già il contatto di uno dei commerciali, perciò la chat è il giusto compromesso tra l’esperienza online e quella più 'reale'.

L’importante è garantire un’esperienza basata sull'effettivo percorso d’acquisto e continuare a migliorarla analizzando i dati.

Stai pensando di attivare un piano di conversational marketing, includendo la chat nel sito della tua azienda? Contattaci per ricevere i nostri consigli: un consulente inbound è a tua disposizione per una sessione online di 30 minuti, gratuita e senza impegno!