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Inbound marketing: il rapporto tra costi e benefici

Scritto da Janine Fiorani | 8 settembre 2022

Se solo qualche anno fa l’inbound marketing era poco conosciuto e, certamente, ancora non troppo sperimentato, oggi sono in molti ad esserne attratti. Una delle ragioni ha a che fare con la capacità di questa tecnica di marketing di adattarsi alle nuove esigenze dei buyer, che non vogliono più essere considerati attori passivi nei propri percorsi d’acquisto.

L’obiettivo dell’inbound è quello di farsi trovare da potenziali clienti e instaurare con loro un percorso di fidelizzazione sulla base delle esigenze emerse. Il rapporto tra costi e benefici non può che essere positivo, quindi. Vediamo perché, nell’articolo di oggi!

Inbound marketing e outbound marketing: alcune considerazioni

Prima di entrare nel merito del rapporto tra costi e benefici e sugli elementi che rendono l’inbound marketing efficace e performante, focalizziamoci sulle differenze con l’outbound marketing; quest’ultima è la strategia tradizionale che prevede che sia l’azienda a prendere l’iniziativa, contattando il potenziale cliente con email, telefonate e inserzioni a pagamento.

Con l’inbound marketing sono gli stessi potenziali clienti a essere attratti da un interesse, che decidono di approfondire con l’obiettivo di dare una risposta a domande e dubbi.

Articoli del blog, contenuti premium e guide gratuite diventano così lo strumento per ampliare le proprie conoscenze e le CTA il mezzo per compiere ulteriori azioni in autonomia. L’azienda interviene, così, nel momento in cui è il buyer a volerlo, richiedendo una consulenza, una demo o mettendosi in contatto con un commerciale.

Perché un’azienda b2b dovrebbe optare per l’inbound marketing?

Come abbiamo appena visto, questa strategia di marketing segue un flow naturale di eventi, non forza decisioni e si basa sulle percezioni e le sensazioni dei buyer. Ci sono altre ragioni per cui integrare questa tecnica può riservare benefici.

In realtà, non è del tutto una novità

Se l’azienda utilizza un blog e lo aggiorna con frequenza, in parte sta già applicando elementi di inbound marketing. L’obiettivo di contenuti autorevoli è proprio quello di educare gli utenti, fornendo loro tutte le informazioni necessarie per identificare, in autonomia, le proprie necessità.

Riserva vantaggi...anche per il budget

Al contrario dell’outbound marketing, l’inbound marketing non richiede investimenti pubblicitari mirati. L’efficacia dell’inbound marketing è in gran parte dovuta ai contenuti che, una volta posizionati, spingono il pubblico alla lettura e all’approfondimento.

Assicura risultati

L’inbound marketing prepara un terreno fertile per tutti gli utenti alla ricerca di soluzioni specifiche, oggetto di contenuti autorevoli e completi. Più si arricchisce il sito web con informazioni interessanti per il pubblico target in ottica SEO, più crescono le possibilità di posizionarsi sui motori di ricerca e, quindi, di differenziarsi dai competitor.

Ora che abbiamo visto le ragioni perché un’azienda dovrebbe affidarsi a questa strategia di marketing innovativa, passiamo agli strumenti effettivamente a disposizione.

Da dove iniziare? A cosa dare priorità? Ecco una lista di attività da mettere in pratica fin da subito!

Insight di inbound marketing

1) Ottimizza i contenuti sul sito web

Il sito web aziendale è una vetrina di informazioni cruciale, che determina il posizionamento dell’immagine del brand e la percezione degli utenti. Ottimizzarlo è fondamentale per ottenere risultati; la SEO ci offre tutte le indicazioni di cui abbiamo bisogno per migliorare il ranking delle nostre pagine e incrementare le visite organiche.

2) Se ancora non l’hai fatto, apri un blog

I blog aziendali aiutano e supportano il posizionamento dell’intero sito, non solo perché all’interno degli articoli si possono inserire molte parole chiave utilizzate per la ricerca dagli utenti. Il numero di pagine, l’utilizzo di link, l’inserimento di video e immagini sono strumenti a favore della SEO e dei motori di ricerca.

3) Arricchisci il buyer's journey degli utenti

Il percorso d’acquisto dei buyer non è immediato, richiede tempo e strategie di lead nurturing. Affinché gli utenti si fidelizzino e riconoscano nell’azienda un partner solido e affidabile, è fondamentale alimentare costantemente il loro interesse, con materiali di qualità, autorevoli e, soprattutto, adatti alle loro esigenze.

4) E i contatti che non sono ancora pronti a instaurare un dialogo?

Un prospect potrebbe lasciare i propri contatti e scaricare una guida gratuita, senza compiere altre azioni nel breve termine. A questo punto, una mossa per dimostrare all’utente di non essersi dimenticati di lui potrebbe essere quella di attivare un workflow, inviando mail a distanza di giorni e proponendogli un contenuto correlato a quello scaricato. Il lead nurturing permette di continuare ad alimentare la curiosità del lead nei confronti dell’azienda e, allo stesso tempo, di valutare l’effettiva qualità del contatto.

5) Affidati a un CRM completo

Una piattaforma di inbound digital marketing come HubSpot è completa di tutti gli strumenti per tracciare le attività di inbound marketing e guidare il miglioramento delle prestazioni.

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