L’ottimizzazione SEO è fondamentale in ambito b2b, per rendere il sito aziendale visibile agli utenti e fare in modo che compaia tra i primi risultati di ricerca. Lavorare sulla SEO significa generare visite da parte di potenziali clienti interessati e, quindi, incrementare il business aziendale.
In questo articolo troverai 12 consigli da mettere in pratica fin da subito per migliorare il posizionamento del tuo sito web b2b.
Ottimizzazione SEO: 12 azioni da fare subito per essere visibili sul web
Il sito web della tua azienda è perfetto, ricco di contenuti interessanti e strutturati nel modo giusto, con immagini accattivanti, video e perfino un blog sempre aggiornato, eppure il traffico organico non aumenta e le visite mensili sono sempre basse.
L’unico modo che hai trovato per attirare potenziali clienti sono gli annunci a pagamento, per i quali devi investire troppe risorse ogni settimana, sfiorando i limiti del budget.
Se riconosci la tua azienda in questa descrizione, sembra proprio che ci sia un problema di ottimizzazione SEO.
Infatti, sebbene gli annunci a pagamento siano un elemento importante della strategia di marketing b2b, non possono essere l’unica fonte di traffico.
Una buona strategia SEO, che targettizzi le giuste keyword, permette di essere trovati dagli utenti senza dover spendere neanche un centesimo.
Per avviare una strategia SEO che funzioni e mantenerla nel tempo, è necessario:
- avere le competenze e gli strumenti adeguati
- essere costanti nella ricerca e nell’ottimizzazione continua
Gli algoritmi e i motori di ricerca, infatti, cambiano spesso e alcune strategie diventano obsolete, mentre ne emergono di nuove. È importante quindi rimanere aggiornati e aperti al cambiamento, ricordandosi sempre che la SEO è una maratona, non uno sprint. Significa che i risultati non sono immediati, ma è il lavoro costante a ripagare nel lungo periodo.
Dopo questa doverosa premessa, possiamo passare alla parte pratica.
12 consigli per una SEO di successo
Ricerca delle keyword
L’ottimizzazione SEO si basa proprio sul selezionare le keyword che gli utenti cercano sul web e ottimizzare i contenuti. La competizione oggi è altissima in ogni settore e la SEO è l’unico modo per aumentare le possibilità che gli utenti si imbattano proprio nel sito della tua azienda b2b, trovando quello che cercano.
Strumenti come Semrush permettono di conoscere i volumi di ricerca di ogni keyword, in modo che tu possa sapere quali utilizzare all’interno dei contenuti. Quelle più cercate saranno le keyword primarie, mentre le altre saranno correlate o secondarie.
URL
L'URL è l’indirizzo di ogni pagina web. Per questo deve essere breve, facile da memorizzare e includere la keyword principale. Eliminare le congiunzioni è un modo per accorciare l'URL, renderlo più semplice da ricordare e fare in modo che non venga troncato nei risultati di ricerca.
Tag “title”
Il tag “title” corrisponde al titolo che appare nella pagina di ricerca (SERP) di Google. Per evitare che appaia tagliato, il consiglio è quello di mantenere circa 60/65 caratteri e, soprattutto, includere la keyword principale.
Meta description
La meta description è la stringa di testo che appare sotto al titolo nella SERP. Serve a fornire una breve descrizione di ciò che gli utenti troveranno nell’articolo, cercando il più possibile di attirare la loro attenzione e convincerli a cliccare. Anche qui va inserita la keyword principale e il numero di caratteri consigliato è 155 o meno.
Search Intent
Capire qual è la reale intenzione che spinge gli utenti a cercare una certa keyword è fondamentale per la content strategy. Ancor più importante è comprendere come il motore di ricerca risponda a tale richiesta, per poi ottimizzare il sito e i contenuti.
Per farlo, puoi provare a cerare una certa parola chiave su Google e analizzare i risultati: se ci sono elementi ricorrenti (video, articoli, immagini, infografiche, ecc…), dovrai ottimizzare le tue pagine sulla base dei risultati prevalenti perché significa che è questo ciò che cercano gli utenti.
Titoli e sottotitoli
In ogni CMS (content management system) c’è la possibilità di includere H1, H2, H3 e così via. Titoli e sottotitoli sono fondamentali per organizzare i contenuti e renderli facili da leggere.
Un unico blocco di testo risulta molto pesante agli occhi di chi fruisce del contenuto, che sarà portato ad abbandonare la pagina. Suddividere l’articolo in paragrafi, invece, lo renderà più piacevole e fruibile.
Link interni
I link interni rimandano a una delle pagine del sito aziendale, in modo da guidare gli utenti verso i contenuti correlati. I link interni contribuiscono a dare una struttura al sito b2b e a dare rilievo ai contenuti anche agli occhi dei motori di ricerca.
Link esterni
I link esterni rimandano a pagine che non fanno parte del sito web aziendale. Questi link sono indispensabili quando si citano dati, statistiche, ricerche e altre fonti di informazioni. Insieme ai backlink (i link provenienti da altri siti web) aiutano a migliorare l’indicizzazione e il posizionamento del sito aziendale, che Google riconoscerà come più autorevole.
Nome delle immagini
Quando salvi un’immagine da includere all’interno delle pagine, è sempre consigliabile inserire la keyword principale nel nome del file. Google, infatti, non considera solo i link per l’indicizzazione, ma anche le immagini.
Alt Text
L’alt text (alternative text) va inserito in uno specifico campo all’interno della piattaforma CMS. Queste brevi descrizioni rendono le immagini più accessibili per tutti coloro che, per svariati motivi, non possono visualizzarle, oltre a migliorare l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
Contenuti aggiornati
I contenuti presenti sul sito aziendale devono dare ai potenziali clienti le risposte che cercano, complete ed esaustive. Per farlo, devono essere aggiornati con costanza. È importante rivedere i testi in maniera periodica, inserendo le informazioni e i dati più recenti, se disponibili.
Keyword stuffing (da evitare!)
Pur applicando una strategia SEO che includa specifiche keyword, i contenuti devono essere il più possibile scorrevoli. Ripetere la parola chiave troppo spesso – il cosiddetto keyword stuffing - farà sembrare il contenuto poco naturale. Google penalizza queste strategie, per nulla utili all’utente finale.
In questo articolo, abbiamo visto le 12 regole per un’ottimizzazione SEO efficace. Se nel tuo team non ci sono figure con competenze SEO specifiche, la soluzione potrebbe essere quella di affidare la strategia ad un’agenzia specializzata in marketing b2b.
Se hai bisogno di qualche consiglio, non esitare a contattarci: ti offriamo una consulenza gratuita e senza impegno per rispondere ai tuoi dubbi. Prenotala subito!
Scrivi un commento