L’ottimizzazione SEO è uno dei fattori chiave per incrementare il numero di visitatori sul sito web aziendale provenienti dalle ricerche organiche e, di conseguenza, accrescere il numero di lead, di potenziali clienti e di opportunità di vendita.
Tuttavia, l’algoritmo di Google è in continuo cambiamento e spesso è complicato riuscire a stare al passo. In questo articolo, vediamo quali sono le tendenze da tenere d’occhio dal punto di vista SEO per il b2b.
Come migliorare l’ottimizzazione SEO del sito aziendale b2b
Riuscire a posizionarsi e a rimanere nella prima pagina di Google è uno degli aspetti più complicati del marketing b2b. Questo perché l’algoritmo - che decide il posizionamento SEO di ogni sito web nella pagina dei risultati, elaborando le informazioni e analizzando i contenuti delle pagine - cambia di continuo.
Gli aggiornamenti possono essere più o meno importanti ma, in ogni caso, rappresentano una modifica alle regole del motore di ricerca. Ecco alcuni consigli per migliorare l’ottimizzazione SEO!
1. Offri agli utenti più possibilità di cliccare sulla pagina
Il numero di click sulle diverse pagine del sito web aziendale è un segnale importante per Google: se gli utenti cliccano, significa che i trovano i contenuti interessanti e di valore. Google premia i siti più cliccati, posizionandoli più in alto nella SERP - la pagina dei risultati.
Dunque, è necessario creare pagine che offrano diverse possibilità di click, inserendo contenuti coinvolgenti, anchor, video, grafiche e call to action che guidino i visitatori nel loro percorso.
Più click riceverà la pagina, meglio si posizionerà.
2. Cerca di aumentare il tempo che gli utenti trascorrono sul sito
Un altro dato importante da considerare è il tempo che gli utenti passano sulla pagina. Più tempo riesci a trattenere i visitatori, più possibilità avrai di vedere il tuo contenuto nelle prime posizioni della SERP di Google. Anche in questo caso, articoli del blog ricchi di contenuti, elementi visuali e multimediali tendono a trattenere più a lungo i potenziali clienti.
Assicurati di mantenere le pagine aggiornate, in modo che siano sempre attuali e non contengano informazioni obsolete.
3. Inserisci video b2b all’interno del sito
I video b2b sono un metodo molto efficace per fare in modo che gli utenti rimangano più tempo sulla pagina del sito aziendale.
Molte persone preferiscono vedere e ascoltare, piuttosto che leggere un contenuto. Inserire video interessanti in un articolo permette di offrire un’esperienza migliore agli utenti e di ottenere vantaggi significativi in termini di ottimizzazione SEO.
4. Ottimizza i contenuti per i dispositivi mobili
Seppur in un contesto b2b le ricerche avvengano per lo più da desktop, anche il mobile ha un ruolo preponderante, in continua crescita e non può essere ignorato, anche perché Google penalizza in modo deciso i siti non ottimizzati per i dispositivi mobili.
Anche se fruiti da smartphone o tablet, assicurati che i tuoi contenuti siano ben visibili, si carichino velocemente e non presentino problemi.
Potrebbe voler dire rivedere in modo completo la versione mobile del sito, riposizionando tutti gli elementi in modo da garantire un’esperienza di navigazione ottimale.
5. Misura e ottimizza la velocità di caricamento delle pagine
Le pagine del sito aziendale devono caricarsi in modo rapido. Se questo non accade, il rischio è che l’utente decida di abbandonare la pagina.
Google raccomanda di non superare i due secondi di caricamento e l’algoritmo considera questo indicatore un elemento fondamentale per il posizionamento.
Spesso bastano piccoli accorgimenti per migliorare le performance in modo significativo, lavorando sull’ottimizzazione delle immagini, sui font web o sugli errori 404.
Nell’articolo “6 consigli rapidi per migliorare le performance del sito web aziendale” abbiamo parlato in modo approfondito dei modi migliori per ottimizzare il sito, segnalando anche alcuni strumenti utili a verificare i tempi di caricamento delle pagine e a rintracciare i possibili errori.
6. Crea contenuti ricchi e coinvolgenti
Le pagine pilastro del sito aziendale possono essere articoli del blog molto lunghi - in genere tra le 1200 e le 2000 parole - ricchi di immagini, link interni, CTA, video e infografiche. Questi articoli sono in genere ben posizionati proprio perché Google premia i contenuti interessanti, che forniscono risposte esaustive e un valore aggiunto a chi ne fruisce.
Una volta create queste pagine, è bene analizzarle e raccogliere dati sul reale interesse e coinvolgimento dei visitatori, per capire se ci sono elementi da migliorare o modificare. Ad esempio, verificare il tempo di permanenza sul sito, il numero di click sulle CTA e magari utilizzare una mappa di calore per analizzare il comportamento degli utenti sulla pagina e capire dove viene indirizzata la loro attenzione.
Posizionare una CTA alla fine della pagina (che offra una consulenza, una demo o un contenuto gratuito) può essere un buon metodo per capire se gli utenti leggono fino in fondo, oppure no.
Tutti questi esperimenti servono a comprendere se la strategia adottata stia funzionando e dove correggerla, se necessario.
L’ottimizzazione SEO non è semplice. Non si tratta di far partire un programma e lasciare che faccia tutto da solo. Rendere il sito web ottimizzato per i motori di ricerca è un lavoro continuo, fatto di prove, analisi e verifiche per riuscire a trovare la soluzione migliore.
Il posizionamento del sito è fondamentale per incrementare il traffico organico e, di conseguenza, il numero di vendite b2b. Se all’interno dell’azienda non ci sono figure esperte in questo campo, affidarsi ad un’agenzia esterna specializzata in inbound marketing b2b può essere la soluzione migliore.
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