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Come iniziare con la marketing automation? I passaggi da seguire

Scritto da Laura Rinaldi | 15 dicembre 2020

Oggi l’automazione sta interessando i processi di diversi settori, b2b compreso. Secondo i dati di Markets and Markets, il mercato relativo alla marketing automation crescerà da 3,3 miliardi di dollari nel 2019 a 6,4 miliardi di dollari nel 2024, con un tasso annuale di crescita del 13,9% in tale periodo. È il momento di automatizzare i processi! Leggi l’articolo e scopri da dove iniziare.

Partiamo dalle basi: cos’è la marketing automation?

Marketing automation significa sfruttare la tecnologia per migliorare le performance aziendali, rendendo automatiche alcune attività.

L’obiettivo è gestire le campagne, raccogliere i dati relativi ai clienti e analizzare il comportamento di utenti e prospect attraverso tutti i canali, in modo semplice, veloce e accurato.

Investire in una piattaforma di marketing automation permette di ridurre i costi, dimezzare le mansioni svolte in modo manuale e migliorare i risultati, sfruttando i dati raccolti.

Automatizzazione dei processi: 4 passaggi per iniziare

Per gestire i flussi di lavoro e attirare nuovi clienti, è necessario pianificare in modo attento e preciso l’intera strategia. Ci sono alcuni aspetti indispensabili da considerare, per assicurarsi di raggiungere i risultati sperati. Vediamoli di seguito.

1. Identificare i bisogni del pubblico target

Ogni attività deve basarsi sui bisogni dei prospect e dei clienti.

È fondamentale capire quali siano i pain e le aspettative del pubblico di riferimento, per avere maggiori probabilità di generare lead validi.

In questa fase, i social media sono molto utili per individuare gruppi, conversazioni e argomenti di maggiore interesse.

Ad esempio, se il pubblico si mostra incuriosito dal linkedin marketing, focalizzare le campagne su questo argomento è una buona idea. Anche i sondaggi possono essere strumenti efficaci per raccogliere informazioni.

2. Definire il buyer journey

Oltre a sapere che cosa vogliono i potenziali clienti, è necessario capire anche quando lo vogliono.

Ecco perchè bisogna definire il buyer journey, il percorso che intrapreso prima di effettuare l'acquisto.

Nel b2b, il processo d’acquisto è più lungo e complicato rispetto al b2c, anche perché la decisione finale è spesso frutto di lunghe trattative e discussioni interne.

In linea generale, si possono identificare 3 fasi:

  • fase di consapevolezza, in cui l’utente si accorge di avere un problema o una difficoltà di business e cerca possibili soluzioni nei motori di ricerca
  • fase di considerazione in cui il prospect cerca opzioni per risolvere il problema dopo averlo definito
  • fase di decisione, nella quale si vagliano le soluzioni a disposizione, richiedendo una demo di prodotto o parlando con un consulente

Anche nel periodo successivo all’acquisto, il cliente deve essere supportato con costanza, per mantenere il rapporto di fiducia instaurato e favorire il passaparola.

Questo schema infinito è alla base del modello flywheel di cui parla il video che ti proponiamo:

Analizzare le fasi del processo e capire l’approccio migliore per ogni momento è fondamentale per il successo della strategia.

3. Capire quali attività possano essere automatizzate

Non tutti i processi devono essere resi automatici, ma è bene identificare le attività che possono migliorare, ed essere rese più veloci ed efficaci, grazie all’automazione.

Ad esempio, i chatbot sono strumenti che offrono un supporto ai clienti attuali e potenziali, predisponendo risposte automatiche alle domande frequenti e simulando una vera conversazione.

Così facendo, si risparmia tempo che le persone in azienda possono impiegare per migliorare il servizio al cliente.

4. Stabilire gli obiettivi di marketing

Prima di introdurre la marketing automation, è fondamentale stabilire gli obiettivi dell'attività che devono essere S.M.A.R.T.

Il significato dell'acronimo è descritto nell’immagine seguente:

Migliorare la brand awareness e generare lead sono ottimi obiettivi di marketing, ma troppo generici per essere misurati. Mancano indicazioni temporali e quantitative.

Accrescere la brand awareness del 10% nei prossimi 3 mesi e generare 20 lead in più rispetto al mese precedente sono obiettivi SMART.

Impostare numeri precisi è necessario per creare campagne efficaci e monitorare i risultati.

Inoltre, avere un focus definito aiuta ad allineare marketing e sales, analizzare il comportamento degli utenti e creare i contenuti capaci di ottimizzare la strategia.

Le campagne di marketing automation basate su obiettivi precisi generano un maggiore guadagno, senza sprecare risorse.

L'automazione sta diventando parte integrante delle strategie di marketing b2b. Seguendo i consigli presenti in questo articolo, potrai impostare le tue attività in modo più efficace e sfruttare i grandi benefici della tecnologia.

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