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Ottimizzare la lead generation b2b con la piattaforma HubSpot

Scritto da Valeria Caglioni | 27 gennaio 2017

 

HubSpot è senza dubbio l’unica piattaforma di inbound marketing davvero all-in-one sul mercato. Dalla sua nascita, nel 2006, l’azienda ha cercato di aggiungere sempre maggiori funzioni e strumenti per restare al passo con le tendenze del mondo digitale.

Se avete già intrapreso la vostra avventura con la metodologia inbound o siete interessati a scoprire come migliorare la lead generation della vostra azienda B2B, troverete questo articolo molto utile, in particolare parleremo di:

  • Smart content
  • A/B test 

Ottimizzare la lead generation b2b con la piattaforma HubSpot

Il miglioramento del tasso di conversione è una delle richieste più pressanti nel mondo del marketing B2B e HubSpot ha risposto con strumenti e funzionalità semplici da integrare alla propria strategia, ma allo stesso tempo molto efficaci per la lead generation. Chi conosce la piattaforma, infatti, sa che offre la possibilità di sfruttare appieno le migliori tecnologie senza dovere conoscerne nel dettaglio le strutture. L’ottimizzazione delle pagine del sito aziendale, ad esempio, è realizzabile senza mai dovere digitare alcun codice.

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Iniziamo dunque ad analizzare gli strumenti di HubSpot per la lead generation e a comprendere come ottenere il massimo per la vostra azienda.

Smart Content

La personalizzazione è il futuro del marketing e della pubblicità in generale.

È un passaggio piuttosto naturale quando si ha a che fare con una strategia di inbound marketing che mette al centro della propria attenzione il cliente, potenziale o acquisito) cercando di offrirgli un’esperienza sempre migliore e ‘su misura’. La piattaforma HubSpot permette di creare e implementare contenuti smart grazie al suo Content Optimization System.

 

Nell’esempio qui sotto, a destra, vediamo come venga usato il nome dell’utente, Jane, semplicemente utilizzando il campo first name del token di personalizzazione della piattaforma inbound. 

Quando un nuovo visitatore arriva al vostro sito, vedrà il contenuto standard della homepage creato per chiunque vi arrivi. 

Nelle immagini che seguono vedrete il funzionamento dello smart content.

Qui sopra avete un esempio del contenuto standard visualizzato da un utente che arriva per la prima volta sul sito.

Dopo che il visitatore è diventato un lead perché ha compilato un form con i propri dati, oppure è ormai un cliente, nella piattaforma HubSpot viene classificato come Contact e sarete in grado di offrirgli un’esperienza di navigazione personalizzata in base alle informazioni che avete raccolto su di lui.

Potete vedere la differenza di visualizzazione nell’immagine qui sotto:

La piattaforma riconosce l’utente e conosce il suo nome, quindi fa in modo che il contenuto smart si rivolga a Lynsey direttamente, rendendo la navigazione più amichevole, personale e coinvolgente.

Sono sei i segmenti per i quali è possibile impostare la targettizzazione dei contenuti smart.

 

1. Contact List Membership - smart content mostrato in base all’appartenenza o meno dell’utente ad una lista di contatti della piattaforma HubSpot. Una funzione utilissima per le email di follow-up dopo che un lead ha scaricato un contenuto premium, si è iscritto ad un seminario o ha partecipato ad un evento.

2. Lifecycle Stage – in quale fase del processo d’acquisto si trova il vostro contatto? In base a questa informazione la piattaforma è in grado di mostrare contenuti su misura senza forzare la vendita. Questo segmento è molto efficace nella marketing automation per il lead nurturing perché lo accompagna portandolo naturalmente verso la decisione d’acquisto.

N.B. Le prossime targettizzazioni sono realizzabili solo per gli smart content del sito web o delle landong page.

3. Country – la provenienza geografica è indicata dall’indirizzo IP del visitatore.

4. Device Type – se la pagina contiene molto testo, dovreste provare a crearne una versione più compatta per gli utenti mobile per offrire loro una migliore esperienza di navigazione.

5. Referral Source – mostrate contenuti personalizzati ai visitatori provenienti da fonti di traffico specifiche, come una campagna AdWords o i social media.

6. Preferred Language – evitate all’utente il passaggio alla propria lingua, mostrandogli la pagina in inglese/italiano/tedesco/francese a seconda delle impostazioni linguistiche del suo browser.

I campi di personalizzazione del Personalization Token della piattaforma sono suddivisi in quattro categorie. 

  • Contact che comprende nome, cognome e indirizzo email
  • Company che include fatturato aziendale, settore e ragione sociale
  • Office Location ovvero città, nazione e CAP
  • HubSpot Owner cioè i dati riguardanti il commerciale che segue un determinato lead (nome, cognome, firma elettronica) – una funzione molto utile per personalizzare le email automatiche

A/B Test

Una delle principali caratteristiche che rendono la piattaforma HubSpot così efficace e semplice da usare è la funzione di A/B test, integrata nel pacchetto Enterprise, che consente di sperimentare la modifica di diversi elementi sulle landing page in pochi passaggi: 

1. Se non avete ancora creato una landing page per la quale ottimizzare il tasso di conversione, fatelo seguendo i consigli che potete trovare nel nostro articolo “Creare una landing page con la piattaforma inbound marketing HubSpot”. 

2. Cliccate Edit per aprire la modifica della landing page. 

A questo punto entrate nei Settings e cliccate il link Create A/B Test. 

3. Date un nome alla variante (l’elemento nuovo che intendete testare). 

4. Inserite l’elemento modificato oggetto del test nella versione B della vostra landing page.

Di seguito un elenco degli elementi per i quali è consigliato eseguire dei test:

  • Offerte – sperimentate diversi tipi di offerte, eBook, whitepaper, infografiche e consulenze gratuite.
  • Testo – provate a scrivere più versioni per titoli, formattazione dei paragrafi, descrizione dei vantaggi dell’offerta, ecc.
  • Immagine – inserite immagini diverse, ad esempio con o senza persone, screenshot, grafiche o fotografie del prodotto in campo neutro.
  • Form – in linea generale, più sono i campi da compilare nel form e minore sono le probabilità di conversione, tuttavia, i dati del contatto sono l’obiettivo principale di ogni meccanismo di lead generation B2B e ne servono il più possibile per classificarlo. Continuate a fare test finché trovate il giusto equilibrio da valore dell’offerta e informazioni necessarie per la qualifica del lead.

5. Per potere vedere i risultati degli A/B test, cliccate sulla tab Variations all’interno dei dettagli della landing page. Da qui potrete filtrare le statistiche per numero di utenti che hanno compilato il form (Submissions), nuovi lead generati (New Contacts) e clienti acquisiti derivanti da quel form (Customers). 

Quando sarete soddisfatti dei risultati, potrete cliccare Choose as winner per scegliere la variante vincente, a qual punto HubSpot smetterà di mostrare le altre opzioni ai visitatori del sito web.

Come ottenere il massimo dall'A/B Test di HubSpot

HubSpot offre agli utenti alcune linee guida per rendere efficaci gli A/B test condotti sia tramite la loro piattaforma che con altri programmi. 

  • Eseguite un test per pagina alla volta per assicurarvi di analizzare chiaramente i risultati di ciascuna piccola modifica. Sperimentando più di un cambiamento su una stessa pagina risulterebbe infatti difficile quale stia effettivamente contribuendo alla lead generation B2B.
  • Per la medesima ragione di cui al punto uno sperimentate solo una modifica per volta sulla stessa landing page.
  • Dopo avere separato le singole variazioni, potete fare un A/B test su una pagina intera. Ad esempio, anziché provare a cambiare il colore di sfondo o della call to action, potete cambiare tutto e confrontare i risultati con quelli della pagina originale. Se la versione modificata risulta la migliore, potete testare le variazioni singole e raffinare ulteriormente la statistica.
  • Non concentratevi esclusivamente sul tasso di conversione: monitorate anche l’impatto dell’A/B test sul numero di clic (click-through rate – CTR), di lead generati e le richieste di contatto diretto.

Con una procedura molto simile, la piattaforma HubSpot vi permette di eseguire A/B test anche sulle call to action e le email di marketing.

Le ricerche dimostrano che la personalizzazione dei contenuti migliora considerevolmente le prestazioni del sito aziendale, in termini di lead generation B2B e coinvolgimento dei visitatori. Con la piattaforma inbound di HubSpot, il tempo investito per impostare e applicare le funzionalità di smart content ripaga senza dubbio in risultati sbalorditivi.

Per quanto fondamentale alla creazione di nuove opportunità di business, un eccesso di contenuti personalizzati potrebbe respingere il visitatore che, sentendosi spiato, non vorrà più avere a che fare con chi ha raccolto tanti dati sui suoi comportamenti online. Il buon senso è una buona regola di base, anche in questo caso.

Se siete interessati a scoprire come migliorare la lead generation della vostra azienda B2B grazie alla metodologia inbound, prenotate subito una demo gratuita della piattaforma HubSpot con uno dei nostri esperti certificati.

Conoscete HubSpot e volete condividere la vostra esperienza? L’articolo vi è stato utile a scoprire le funzioni di ottimizzazione della lead generation? Fatecelo sapere con un commento qui sotto!