Le tecniche di marketing di massa ormai non funzionano più, questo è chiaro. Oggi gli utenti cercano esperienze costruite ad hoc per loro, come comunicazioni personalizzate e consigli su misura in base alle preferenze. Basti pensare al successo di Amazon - il cui algoritmo di product curation e recommendation è oggetto di studio in tutto il mondo - o di Netflix, che propone una serie di contenuti scelti in base alle preferenze degli abbonati.
Ma che cosa si intende esattamente con personalizzazione del sito web aziendale? Di che dati hai bisogno per renderla efficace? E in che aree del sito va applicata? Scoprilo continuando a leggere il nostro articolo!
Alcuni dati significativi:
Il secondo punto è quello che ti interessa di più: la personalizzazione del sito aziendale può offrirti enormi opportunità in un’ottica olistica di miglioramento e ottimizzazione dell’esperienza d’acquisto.
Uno dei modi migliori per personalizzare il proprio sito web è attraverso i cosiddetti smart content. Cosa significa? Semplice: il contenuto è “intelligente” quando cambia in base ai comportamenti e agli interessi del visitatore. In questo modo, si crea un’esperienza su misura per l’utente o il lettore nel preciso momento in cui sta navigando sul sito.
Anche se può sembrare complicato, la teoria dei contenuti smart è molto semplice. Se utilizzi HubSpot, ad esempio, puoi personalizzare i tuoi contenuti in base a diversi fattori:
Utilizzando i cookie presenti nel browser degli utenti, HubSpot cerca di identificare chi sta visitando il sito web in quel momento per mostrargli i contenuti adeguati. È anche possibile che non siano presenti cookie precedenti; in questo caso, l’utente viene classificato come “sconosciuto”. HubSpot cercherà di scoprire le impostazioni del browser – come la lingua impostata, il tipo di dispositivo utilizzato e l’indirizzo IP per identificare la localizzazione – e, se il visitatore corrisponde ai criteri definiti, il sistema farà apparire i contenuti adatti. In caso contrario, apparirà semplicemente il contenuto di default che hai creato.
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Basandoti su questi dati, puoi modificare alcuni importanti elementi della tua pagina:
Vediamo nel dettaglio come sfruttare questi elementi.
Come fare? Mostrando offerte diverse a visitatori differenti. Per esempio, dopo aver definito le tue buyer persona, puoi creare una lista di utenti che rientrano tra le tue “top persona” e mostrare loro un’offerta o un contenuto speciale che ritieni possa funzionare particolarmente bene con questo genere di pubblico.
Oppure, puoi creare CTA specifiche per ogni fase del buyer’s journey: nel prossimo articolo del blog aziendale, ad esempio, potresti inserire una CTA di default in fondo alla pagina e poi crearne una ad hoc per la fase di considerazione, come la possibilità di programmare una consulenza gratuita con un esperto.
Puoi farlo in due modi:
Questo secondo metodo è conosciuto come profilazione progressiva e ti può aiutare ad arricchire di nuove informazioni i profili già presenti nel tuo archivio. In questo modo, eviterai di chiedere le stesse informazioni ai contatti ogni volta che compiono un’azione sul tuo sito.
Questa è la metodologia che ti garantisce la maggiore flessibilità. Infatti, puoi aggiornare qualsiasi modulo HTML (l’immagine, il titolo, il sottotitolo, ecc..) e mostrarne uno diverso a ogni utente.
Ad esempio, puoi creare testi o pagine che si rivolgono a utenti specifici con interessi ben delineati oppure puoi personalizzare i moduli testuali basandoti sull’appartenenza dell’utente ad una certa lista, sulle visite ad altri siti web, sui workflow, sulla compilazione di form e altro ancora.
Come hai visto, puoi mettere in pratica molte piccole attenzioni per iniziare a offrire un’esperienza personalizzata ai tuoi utenti. Prima di cominciare, però, ci sono alcune cose che devi tenere ben presenti:
I contenuti smart permettono sicuramente di andare incontro alle esigenze del prospect, sempre in cerca di nuovi stimoli ed esperienze, fornendogli offerte e contenuti rilevanti ogni volta che ritorna sul sito dell’azienda.
L’altro lato della medaglia, tuttavia, è il fatto che, man mano che il cliente potenziale si sposta lungo il funnel di vendita, la sua esperienza dovrebbe risultare sempre più personalizzata. Questo significa che hai bisogno di un database utilizzato in modo efficace per essere cosciente delle informazioni che possiedi prima di creare la tua strategia. Un CRM software ben gestito comunque può non bastare: ti servono dettagli ancora più specifici riguardo a cosa spinge le buyer persona ad acquistare o a navigare sul tuo sito, quali sono i loro obiettivi, esigenze o necessità. Un sito aziendale efficace dipende, quindi, anche da com’è strutturata la strategia di content marketing e di segmentazione e profilazione degli utenti.
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