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Pillole di content marketing: migliora il posizionamento del sito

Scritto da Valeria Caglioni | 20 luglio 2021

In questa serie di pillole dedicate al content marketing b2b, abbiamo visto come i contenuti rappresentino il cuore delle strategie digitali di maggior successo.

Oltre a essere un modo straordinario per distinguersi dai concorrenti, una content strategy è indispensabile per creare una connessione solida tra l’azienda e il suo pubblico, composto da prospect e clienti.

Scopri in questo articolo l’impatto del content marketing sulla SEO e sul posizionamento del sito aziendale nei risultati dei motori di ricerca!

Il content marketing per migliorare il posizionamento del sito web aziendale

L’importanza di una strategia di content marketing è il tema ricorrente di questa serie di pillole, ma può essere ancora più evidente quando si parla della possibilità di migliorare la SEO - Search Engine Optimization.

Di cosa si tratta?

Con SEO si indicano tutte le tecniche necessarie affinché un contenuto digitale (pagine del sito e articoli del blog aziendale, in primis) raggiunga le prime posizioni nei risultati mostrati dai motori di ricerca per le richieste degli utenti.

Il ruolo delle attività di ottimizzazione è fondamentale nella strategia digitale, perché assicura all’azienda visibilità online per le parole chiave ricercate dal pubblico target.

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Pillole di content marketing b2b – statistiche

Secondo quanto riportato da Tech Client, la tecnica SEO più efficace in assoluto è proprio la creazione di contenuti.

I siti web aziendali che pubblicano in modo regolare nuovi materiali (ad esempio un articolo del blog alla settimana) ottengono in media il 434% di pagine indicizzate dai motori di ricerca in più rispetto a quelli che non lo fanno.

Il legame tra pagine indicizzate e incremento del traffico organico non è automatico, ma di certo aumentano le possibilità che l’azienda venga trovata da prospect e clienti, perché posizionata per le parole chiave più strategiche.

Dunque, la creazione di un blog aziendale non offre solo più opportunità di essere presenti nelle prime pagine dei risultati di ricerca, ma anche preziose occasioni di coinvolgimento del pubblico target.

Ad esempio, attraverso l’iscrizione alla newsletter o alla condivisione degli articoli sui social media, si crea un appuntamento ricorrente in cui gli utenti sanno di trovare sempre spunti utili e consigli per rendere più efficace il proprio business.

Più tempo sul sito porta a un ulteriore miglioramento della SEO e del ranking, perché Google include i minuti trascorsi su un sito tra i dati analizzati dal suo algoritmo per calcolare la validità delle pagine web e determinarne il punteggio.

La condizione essenziale è che i contenuti siano informativi e non troppo commerciali.

Nel report pubblicato da BackLinko, si legge come le performance dei blog analizzati siano più che sorprendenti in termini di traffico organico e ranking per le parole chiave in target.

In media, i blog aziendali b2b ottengono circa 280 visitatori organici al mese. Attenzione, però, perché si tratta di una media! La fascia con le più alte prestazioni ne riceve 22.000 mentre la fascia più bassa resta a zero.

Risultati simili anche per le parole chiave: quelle posizionate sono in media 784, con picchi di oltre 34.500 nella fascia alta e un minimo di 2 nella fascia di bassa performance.

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