Per ottenere un buon posizionamento delle pagine web nei risultati organici dei motori di ricerca, oggi più che mai è necessario concentrarsi sulle attività di ottimizzazione on page.
Tra i tanti fattori che la supportano, nell'articolo di oggi ci concentreremo in particolare sul SEO copywriting, spiegando perché è così determinante ed elencando 10 elementi da non trascurare quando si scrivono testi per il mondo online.
Cosa significa SEO copywriting?
Si tratta di una tecnica di scrittura di testi per il web che aiuta le aziende a posizionare le proprie pagine nei motori di ricerca.
Superando le regole delle primissime tecniche SEO che volevano i testi pieni di parole chiave, a volte anche inserite a sproposito, con questo tipo di copywriting vengono utilizzate piuttosto le long tail keyword o intere frasi, sinonimi della parola chiave principale, per indicare al motore di ricerca l’argomento.
L’imperativo categorico della scrittura ottimizzata? Ricordarsi sempre che i destinatari dei contenuti non sono i motori di ricerca, ma i lettori, i prospect e i clienti nel caso di un sito aziendale.
Bisogna trovare il giusto equilibrio tra tecniche SEO e leggibilità, in questo modo si può attrarre traffico di qualità e creare un coinvolgimento.
Perché è importante la SEO on page?
La SEO on page è l’attività di ottimizzazione di una singola pagina web. L’obiettivo è sempre quello di favorirne il posizionamento organico, attirando traffico da convertire in lead e opportunità commerciali.
In un’epoca dominata dal digitale, nella quale più dell’80% del processo di acquisto, come la ricerca di informazioni per superare un problema, ma anche quella di una soluzione e persino di uno specifico fornitore, si svolge online, farsi trovare è cruciale. E farsi trovare significa fare sapere ai motori di ricerca che il sito aziendale può offrire agli utenti le risposte che cercano.
Gli algoritmi utilizzati dai motori di ricerca per classificare le pagine si sono evoluti al punto da potere riconoscere le intenzioni dell’utente e suggerirgli la pagina che meglio risponde alle esigenze.
Sebbene l’ottimizzazione sembri diventare complessa, in realtà è la qualità dei contenuti, unita ad alcuni elementi fondamentali, a fare la differenza. Esaminiamo i 10 più importanti.
1. Contenuti
Alla base della strategia inbound marketing, la più efficace per attrarre naturalmente clienti nel mondo b2b, ci sono i contenuti. Sono essenziali per dimostrare l’esperienza, l’autorevolezza, l’affidabilità e le competenze di un’azienda nel proprio ambito e per ottenere una buona reputazione agli occhi dei motori di ricerca. La loro qualità deve essere sempre elevata, per questo può essere necessario il supporto di una content agency specializzata.
2. Tag <h1>, <h2>, <h3>, <h4>
Queste etichette, che nel caso si utilizzi la piattaforma HubSpot sono piuttosto semplici e intuitive da inserire, servono a identificare i titoli dei paragrafi agli occhi dei motori di ricerca. In questo modo, l’operazione di scansione delle pagine risulta più rapida, suggerendo il contenuto di ogni pagina per la sua indicizzazione.
3. Meta description
Questo elemento di SEO copywriting è forse uno dei più storici all'interno delle tecniche di ottimizzazione. Si tratta di descrizioni che anticipano il contenuto della pagina e hanno l’obiettivo di invogliare l’utente a cliccare per approfondire l’argomento.
Praticamente, si tratta di quelle brevi righe di testo che compaiono nei risultati di ricerca, immediatamente dopo il titolo della pagina e l'URL.
Nell'immagine, un esempio relativo al primo risultato per la ricerca "cos'è account based marketing".
La meta description è anche un ottimo strumento per attrarre traffico e migliorare il click-through-rate, il tasso di clic per visualizzazione, incrementando ulteriormente il posizionamento.
4. Titoli delle pagine
Per assicurare alle pagine più strategiche del sito un ottimo rendimento, devono essere pensati dei titoli d’impatto. Suscitare l’interesse e la curiosità del lettore è l’obiettivo, ma includere la parola chiave nel titolo è essenziale per la SEO.
5. Content strategy
Le tendenze più aggiornate in fatto di SEO copywriting vedono la diffusione di pagine particolarmente ricche e approfondite, parliamo anche di 2000 parole in alcuni casi, che fungono da pilastro per un determinato argomento.
Con una serie di pagine satellite, denominate cluster, che puntano con un link al pilastro, si suggerisce ai motori di ricerca che è lì che si trovano tutte le risposte e si favorisce il posizionamento.
Nell'immagine, puoi vedere un esempio di struttura di una content strategy ottimizzata, con il pilastro al centro e i cluster attorno, collegati attraverso link interni.
L'efficacia di questa strategia è dimostrata dal fatto che la piattaforma HubSpot, nella sezione marketing, abbia rinominato la funzione content strategy in SEO, eliminando invece lo strumento keyword.
6. Uso delle parole chiave
Oggi, è meglio diffidare di chiunque consigli di farcire le pagine web con la stessa parola chiave per ottenere il posizionamento. In realtà, è proprio un segnale negativo per i motori di ricerca che molto probabilmente penalizzeranno la pagina per un abuso di keyword.
Le piattaforme e i CMS all'avanguardia segnalano con una notifica se la parola chiave è stata usata troppo spesso e suggeriscono di sostituirla con sinonimi e brevi frasi dal significato simile.
7. Audit dei contenuti
La frequenza di pubblicazione è un elemento importante per la reputazione di un sito aziendale, ma non per questo vanno trascurate l’analisi e l’ottimizzazione dei contenuti più vecchi.
Anzi, dato che potrebbe trattarsi di pagine posizionate, assicurarsi che siano ancora utili per gli utenti è l’unica strada per mantenere il loro ranking agli occhi dei motori di ricerca.
Eseguire dei veri e propri audit serve anche ad analizzare le performance e a confrontarle con gli obiettivi, per calcolare il ROI delle attività di content marketing.
8. Inserimento di immagini ottimizzate
Gli elementi grafici (fotografie, schemi e illustrazioni) contribuiscono ad aumentare il coinvolgimento e il tempo di permanenza su una pagina, migliorandone la reputazione. Va prestata attenzione però alla dimensione delle immagini, perché quando i file sono troppo pesanti rischiano di rallentare il caricamento e compromettere la reputazione.
L’ottimizzazione delle immagini comprende anche l’aggiunta di alt-text che indichino ai motori di ricerca il contenuto, anche includendo la parola chiave principale.
9. Contenuti video
La presenza sulla pagina di brevi filmati o video animati è determinante sia dal punto di vista dell'engagement dell’utente che per la loro caratteristica di riuscire a spiegare concetti complessi in breve tempo.
Che si tratti di video caricati direttamente sulla pagina (attenzione anche in questo caso all'ottimizzazione!) o di codici per l’embed da altre piattaforme come YouTube, questi contenuti sono consigliati soprattutto nelle pagine strategiche di un sito, a partire dalla homepage.
10. Coinvolgimento dell'utente
Il tema dell'engagement è già stato ampiamente discusso in questo articolo, ma è davvero fondamentale trattenere il lettore sulla pagina se si vuole fare percepire ai motori di ricerca quanto questa sia una fonte autorevole per uno specifico argomento.
Il comportamento degli utenti può essere analizzato attraverso l’uso di strumenti come Hotjar che segnalano dove si posiziona il puntatore del mouse, in quali punti avvengono i maggiori clic, quanto in basso si scorra la pagina e molto altro. In questo modo, le call to action e le proposte di conversione in lead possono essere collocate nei punti più visti delle singole pagine.
L’ottimizzazione SEO oggi non è più pensabile in modo automatico o meccanico. Con gli algoritmi sempre più intelligenti dei motori di ricerca, prima di ottenere un posizionamento occorre conquistare l’attenzione e la fiducia degli utenti. La velocità di caricamento, la user experience e l’interesse suscitato dai contenuti fanno la differenza tra un sito di qualità e uno riempito di parole chiave fini a sé stesse.
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