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Strategie di content marketing - 6 errori da evitare

Scritto da Ron Benvenisti | 20 ottobre 2016

Le strategie di content marketing lavorano al servizio di tutte le attività previste dall’inbound, tra cui email e social media, migliorandone risultati e ROI.

Il content marketing è un processo piuttosto complesso e in continua evoluzione di produzione di materiali informativi di valore per il quale occorre avere un piano ben definito e delle procedure precise. Nel corso di questo articolo parleremo di 6 errori da evitare per assicurarvi di eseguire strategie di content marketing dai risultati eccezionali, ecco i principali argomenti trattati:

 

  1. Obiettivi di Marketing e Sales
  2. Creazione e pubblicazione
  3. Tempo necessario
  4. Gruppo di lavoro
  5. Segmenti di pubblico
  6. Analisi e misure

 

I metodi promozionali tradizionali e outbound sono sempre meno efficaci nell’era digitale perché non sono stati in gradi di adattarsi al cambiamento delle abitudini d’acquisto dei buyer B2B. È molto semplice, infatti, scegliere di bloccare pop-up, banner, chiamate indesiderate e “saltare” la pubblicità. Le metodologie inbound si inseriscono in questa situazione di difficoltà e stallo per le aziende, offrendo una valida alternativa ai canali classici (stampa, radio e TV): il content marketing.

Ecco quali sono gli errori più comuni e alcuni consigli su come evitarli e ottenere risultati.

 

  1. Obiettivi di Marketing e Sales

Il primo passo, come in ogni piano di marketing strategico, è la definizione degli obiettivi aziendali. Senza un preciso traguardo da raggiungere, anche le attività di content marketing più dispendiose per tempo e risorse faticheranno a coinvolgere il pubblico target e generare lead validi.

 

I tre obiettivi più comuni delle strategie di content marketing includono la brand awareness, la lead generation e l’acquisizione di nuovi clienti.

 

La lead generation è forse il motivo principale per cui si iniziano a produrre contenuti: dalla creazione di un blog aziendale alla scrittura di post che coinvolgano prospect e clienti, dalla gestione dei social media aziendali all’invio di email, si tratta di elementi che contribuiscono a stimolare la curiosità e l’interesse degli utenti per poi accompagnarli nel percorso d’acquisto con sempre più contenuti personalizzati.

 

  1. Creazione e pubblicazione

Dopo avere definito gli obiettivi, si passa alla scelta dei canali che verranno utilizzati per le proprie strategie di content marketing: in che modo volete offrire i vostri contenuti al pubblico target? Quali strumenti avete intenzione di usare? Dai social network al blog aziendale, passando per infografiche e video. Trovate un modo unico e personale di tradurre esperienza e conoscenza del settore in offerte digitali, ma concrete e valide, per le vostre buyer persona.

Il più grande errore che si possa commettere in questa fase è rendersi conto di non avere studiato un piano di pubblicazione DOPO avere creato una serie di contenuti di alto livello. È importante quindi comprendere quali siano i luoghi frequentati da clienti e prospect e quali formati preferiscano ricevere, prima di iniziare a scrivere per loro.

Nella pianificazione delle strategie di content marketing, ricordate di includere canali diversi per la pubblicazione dei vostri materiali: il modo in cui li condividerete con il pubblico determinerà il raggiungimento degli obiettivi.

 

 

I canali social per le aziende B2B, sono in media lo strumento più utilizzato nel web marketing, seguiti da articoli, newsletter, blog, case-study e video. Ma il content marketing, più che una tattica, è un vero e proprio piano di battaglia.

 

  1. Tempo necessario

Chi va piano va sano e lontano, dice il proverbio ed è verissimo anche quando si parla di una strategia di content marketing. La tentazione di iniziare a scrivere in fretta non appena si ha un’idea è forte, ma è importante prendersi il tempo necessario per fare ricerche sull’argomento, le parole chiave usate dalle buyer persona e i luoghi digitali che frequenta per trovare informazioni a riguardo. Purtroppo non è sempre semplice perché tutti in azienda viviamo con tempistiche molto strette e scadenze che limitano al minimo la creatività. Per questo è vitale creare un calendario dei contenuti: si tratta del modo più semplice per avere sempre sotto gli occhi la mappa delle attività e il prendervi il tempo necessario per creare materiali coinvolgenti, in grado di generare traffico e lead.

Grazie ad un content calendar potrete pianificare i contenuti in base agli eventi annuali più importanti nel vostro settore di attività, notare eventuali mancanze nel calendario editoriale, assicurare regolarità e frequenza nella pubblicazione e stabilire le scadenze intermedie nel processo creativo.

 

 

  1. Gruppo di lavoro

Le strategie di content marketing devono essere eseguite sotto la supervisione di una sola persona, laddove possibile. Sia che abbiate scelto di mantenere le attività interne al team di marketing, sia che vi siate affidati ad una content agency, avere un responsabile che verifichi la puntualità delle consegne e l’andamento della campagna è fondamentale. Se le persone che devono prendere le decisioni sono troppe, si rischia di creare una confusione che inciderà negativamente anche sul prodotto finale.

Come dicevamo poco fa, si tratta di un piano di battaglia, quindi vi servirà un generale alla guida del vostro content marketing che decida della programmazione, creazione e pubblicazione.

 

  1. Segmenti di pubblico

Una grande idea, da sola, non riuscirà a trasformarsi un ottimo contenuto. È importante scrivere materiali diversi per segmenti diversi di pubblico target per parlare alla buyer persona e rispondere alle sue esigenze, coerentemente al momento del processo d’acquisto in cui si trova. In questo modo, per voi sarà più semplice sapere di cosa scrivere e il prospect percepirà l’attenzione che gli state riservando.

Il pubblico può essere suddiviso in base a caratteristiche dell’azienda, trend del settore, fase del ciclo d’acquisto e profili individuali.

Non c’è miglior modo per ottenere risultati dalle strategie di content marketing che rivolgersi direttamente alle necessità di business degli utenti, offrendo loro ciò di cui hanno davvero bisogno.

Per non dimenticare questo passaggio fondamentale, aggiungete la segmentazione al piano editoriale: in questo modo i contenuti non solo parleranno alle vostre buyer persona, ma avrete un’idea chiara dell’obiettivo che volete raggiungere con la loro condivisione.

 

  1. Analisi e misure

Un ultimo errore da non commettere è dimenticarsi di misurare l’avanzamento e i risultati delle vostre strategie di content marketing. Il piano può essere mensile, trimestrale o annuale, ma è meglio se le analisi vengono eseguite mensilmente per assicurarsi di stare andando nella giusta direzione e non sprecare tempo, energie, risorse e denaro con attività inefficaci.

 

Per calcolare l’effettivo ritorno sugli investimenti, le metriche da tenere in considerazione per il content marketing B2B possono essere il volume di traffico al sito aziendale, la qualità dei contatti commerciali ottenuti, le condivisioni sui social media. Il nostro consiglio è di analizzare anche i dati seguenti:

 

  • Tasso di conversione visitatori-lead
  • Tasso di conversione lead-clienti
  • Clic nelle email di marketing
  • Visualizzazioni della pagina web
  • Visualizzazioni/clic sulle call to action

 

Se vi sentite pronti a mettere in pratica i nostri consigli sulle strategie di content marketing, potete iniziare a lavorarci oppure contattare un’agenzia che vi supporti in ogni fase.

Per scoprire in che modo integrare content e inbound marketing, approfittate di questa grande opportunità!