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Blog Aziendale: meglio 1 post da 1000 parole o 5 da 200?

Scritto da Ron Benvenisti | 14 novembre 2016

É meglio scrivere un articolo per il blog aziendale lungo e dettagliato o tanti articoli più brevi? È più efficace suddividere un argomento in diversi post e creare aspettativa nel lettore o snocciolarli uno ad uno sulla stessa pagina? Ottima domanda. Si potrebbe rispondere che dipende dagli obiettivi e dalla strategia di content marketing, se si vuole attrarre traffico tramite SEO e parole chiave o se invece si preferisce puntare alle condivisioni sui social.

 

Oggi proveremo a dare una risposta più approfondita analizzando diversi aspetti dei contenuti e suddividendoli per pro e contro

 

  • Facilità di lettura
  • Disponibilità di informazioni
  • Amplificazione dei contenuti

Post per il blog aziendale - principali considerazioni

Facilità di lettura

Spesso viene utilizzato il termine “digeribile” riferendosi ad un contenuto per il blog aziendale, ma ovviamente i vostri lettori non mangeranno i vostri articoli. Ci riferiamo alla lettura e a quanto sia facile guardare, capire e metabolizzare un post. La facilità di lettura è una caratteristica premiata anche dai motori di ricerca.

 

I blog più piccoli hanno la tendenza ad essere più digeribili. Questo è uno dei motivi del successo di Twitter, ad esempio. Il limite di caratteri utilizzabili spinge gli utenti ad essere concisi e dire la loro in una frase brevissima, permettendo ai lettori di metabolizzarne il messaggio velocemente dalla loro bacheca.

I blog più grandi sono ovviamente meno facili da digerire, ma ci sono alcuni espedienti per renderli più facili da leggere: uso del grassetto o del corsivo, immagini, titoli e sottotitoli ed elenchi puntati o numerati renderanno il contenuto “scannerizzabile”.

 

Disponibilità di informazioni

Se vi è capitato di cliccare su un articolo con una “top ten” interessante, magari sulla bacheca di Facebook per poi scoprire che ogni posizione della classifica si trovava su una pagina web diversa dalla precedente, magari interrotta da una pubblicità, conoscerete benissimo la frustrazione di dovere cliccare troppe volte per scoprire tutte le informazione che desiderate. Un ritardo anche minimo nel caricamento della pagina può portare all’abbandono del sito da parte di un visitatore. I buyer sono abituati all’efficienza e all’immediatezza delle informazioni, dopo tutto .

Nella maggior parte dei casi, scrivere un unico post più lungo per il blog aziendale è più efficace per rendere le informazioni disponibili subito, piuttosto che pubblicare una serie di articoli più brevi. Le risorse si trovano tutte in un unico luogo e il lettore non deve continuamente cliccare per andare avanti o tenere aperte più schede per vedere tutto ciò che vuole.

 

Amplificazione dei contenuti

A cosa serve avere e aggiornare un blog aziendale se nessuno lo legge? A nulla! Ecco perché il concetto “amplificazione dei contenuti” assume una tale rilevanza.

L’amplificazione dei contenuti è un’espressione utilizzata nel marketing per spiegare come i bloggers possano raggiungere un pubblico più ampio. Più i contenuti vengono “amplificati” maggiore è il loro pubblico (la loro portata).

Ma come si ottiene tale amplificazione? Si tratta di un processo di promozione dei contenuti attraverso diversi canali come i social media, le campagne PPC, email per raggiungere un pubblico più ampio. Ma per guadagnarsi le condivisioni degli utenti ed estendere il raggio d’azione i contenuti pubblicati ne dovranno valere davvero la pena.

Ammettiamolo, non tutti ipost del blog aziendale potranno essere da Premio Pulitzer, ma perché si meritino di essere condivisi, dovranno essere di alta qualità, cosa molto più probabile se si tratta di un articolo lungo, ragionato e approfondito e non breve che non si sofferma sui dettagli importanti.

Per capire se l’articolo che state pubblicando sul blog aziendale avrà delle chance di essere amplificato, fatevi alcune domande:

  • Risponde ad un bisogno del prospect? È utile?
  • Si tratta di un contenuto informativo/educativo?
  • Quanto sono accurate le informazioni fornite?
  • È interessante?

Se le risposte sono tutte positive, è molto probabile che venga condiviso dai lettori e ripreso da altri utenti sconosciuti ma interessati. Ricordate, siate onesti con voi stessi nel rispondere a queste domande!

  

Concludendo, meglio 1 post da 1000 parole o 5 da 200?

La mia personale opinione è che sia preferibile scriverne uno da 1000 parole o più, ma provare a rispondere ai dubbi dei lettori su un determinato argomento, piuttosto che farli girare come trottole tra diversi articoli in cerca di una risposta esaustiva. I fatti dimostrano che i contenuti solidi, ben scritti e approfonditi hanno più possibilità di essere condivisi sui social, di ottenere link su siti esterni o altri blog e generare interazioni, rispetto agli articoli sfacciatamente pigri.

Ci possono essere situazioni in cui sarete costretti a dividere un argomento in diversi post, magari perché troppo vasto per includerlo in un singolo articolo: in tal caso però, forse sarebbe preferibile scrivere un eBook che offra ancora maggior valore al lettore, tutto in un unico materiale e che vi regalerà in cambio la compilazione del form per poterlo scaricare J.

È vero anche che se vi riesce più naturale scrivere una serie di articoli più piccoli, piuttosto che uno grande, potete serenamente continuare a farlo. Prendetevi il vostro tempo e abituatevi poco alla volta ad aumentare la lunghezza dei testi. Vedrete che inizierete a scrivere post più lunghi in modo naturale senza accorgervene.


CONCLUSIONI

Se avete bisogno di supporto con il vostro blog aziendale, non temete, esistono agenzie di content marketing che possono fare al caso vostro! Se invece avete altri dubbi riguardanti la strategia digitale e volete scoprire come individuare e sviluppare nuove opportunità di business, non perdete questo appuntamento con Fontimedia!