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Il content marketing attrae i clienti potenziali al sito: scopri come!

Scritto da Valeria Caglioni | 20 ottobre 2020

Il traffico organico sul sito web di un’azienda è la linfa vitale dei piani di inbound marketing. Al cuore di queste strategie ci sono i contenuti, da realizzare e pubblicare seguendo un progetto ben studiato, dopo un’attenta ottimizzazione per i motori di ricerca. Per scoprire i consigli strategici che ti aiuteranno a sfruttare il content marketing e incrementare il traffico del sito aziendale, continua a leggere questo articolo!

Attrarre i clienti in target con il content marketing

Facciamo una premessa importante sul ruolo del traffico organico nel successo delle strategie digitali b2b.

Cosa si intende con traffico organico?

Con il termine traffico organico, viene definito il numero medio di visitatori che arrivano ogni mese sul sito tramite i motori di ricerca.

Di solito, il processo prevede l’inserimento di una parola chiave - da parte dell'utente - e la proposta di una pagina web rilevante - da parte di Google o Bing.

Si tratta di una delle metriche più importanti nel marketing digitale, perché se le pagine del sito compaiono spesso nei primi risultati delle ricerche web, è più probabile che vengano consultate dagli utenti in target.

Trovando i contenuti pubblicati dall’azienda, i visitatori inizieranno a considerarla una fonte affidabile di risposte e a essere più sensibili alle soluzioni proposte.

L’incremento del traffico organico è uno dei primi risultati della content marketing strategy, ma per raggiungerlo è fondamentale seguire alcune indicazioni di base. Eccole nei prossimi paragrafi.

Scrivere pensando alle buyer persona

L’obiettivo di una content strategy è creare una connessione con i lettori; per farlo, deve essere prima definito l’identikit dei prospect che si punta ad attrarre sul sito.

Questo passaggio obbligato nel piano di marketing prevede lo sviluppo delle diverse buyer persona, alle quali destinare i contenuti.

Quali sono gli argomenti a cui è interessato il cliente ideale?

A seconda dei macro-temi, i contenuti saranno da suddividere anche in base alle fasi tipiche del buyer’s journey:

  • consapevolezza
  • considerazione
  • decisione

La fase iniziale di consapevolezza prevede la ricerca dei sintomi di un problema da parte dell’utente che forse ancora non ha identificato un bisogno concreto (o non sa di averlo).

Quella di considerazione prevede l’espressione delle necessità e la ricerca di possibili soluzioni.

Nella fase di decisione, è stato scelto il metodo per risolvere il problema e si sta cercando il fornitore giusto.

 

In questo modo, i contenuti incontrano i buyer in ogni passaggio del loro percorso d’acquisto.

Non esiste una scienza esatta, ma parlare direttamente al proprio pubblico target aumenta le probabilità che i lettori trovino un valore nei contenuti pubblicati e quindi i motori di ricerca li premino con un migliore posizionamento.

Fare una ricerca delle parole chiave in target

La selezione delle keyword è un altro dei passaggi cruciali nella strategia di content marketing.

Come iniziare la ricerca delle parole chiave utilizzate dalle buyer persona?

Esistono diversi strumenti online che ti aiuteranno a trovare sia le parole chiave, sia le long tail keyword – ovvero le frasi digitate nei motori di ricerca, tipicamente sotto forma di domanda – e a definire le priorità di targettizzazione, a seconda dei volumi e delle opportunità di posizionamento.

Più il termine è generico, maggiori saranno i volumi di ricerca e più difficile sarà raggiungere le prime posizioni; più è specifico, maggiore sarà la precisione della targettizzazione e la possibilità di comparire nei primi risultati organici.

Le parole chiave costituiscono l’ossatura della content strategy, perché aiutano a comporre i titoli, gli url delle pagine, le meta description e gli alt-text.

Per fare in modo che l’utente sia invogliato a leggere il contenuto, il titolo deve anche essere accattivante, per aiutarlo a capire che potrà trovare una risposta alle sue domande oppure per provocare un dubbio.

Creare contenuti di valore

Uno degli aggiornamenti SEO da conoscere riguarda la preferenza di Google per i contenuti che possano rappresentare un effettivo valore per gli utenti ai quali verranno mostrati come risultato delle loro ricerche.

Abbiamo parlato dell’importanza delle parole chiave, ma riempire i contenuti di keyword non basta!

Oggi devono essere di alta qualità per essere apprezzati dagli algoritmi sempre più sofisticati.

Non parliamo solo di articoli cluster per il blog aziendale, ma anche di video – sì, anche nel b2b! – pagine pilastro, eBook, guide pratiche, podcast, infografiche e persino webinar.

Il vantaggio dei sistemi di content management evoluti è dato dal fatto che l’ottimizzazione SEO avviene in modo quasi automatico e il gruppo di lavoro si deve preoccupare "solo" di realizzare materiali di valore e aggiornare con regolarità la strategia, monitorando le parole chiave almeno ogni mese.

In questo articolo, abbiamo visto come orientare la strategia di content marketing verso il successo che si può concretizzare in un incremento sia del traffico sul sito, sia del numero di lead e nuovi clienti.

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