Fontimedia marketing blog

Cosa chiedere all'inbound marketing agency prima d’iniziare a lavorare

Scritto da Laura Rinaldi | 4 giugno 2019

Quando si stipula un contratto con un’agenzia inbound, questo dovrebbe chiaramente definire i bisogni e gli obiettivi del cliente e le azioni che saranno intraprese per raggiungerli.

Ma cosa accade se gli obiettivi cambiano nel corso del tempo?

Cosa succede quando il cliente ha bisogno di modificare i piani, di lavorare diversamente o di una nuova strategia?

Ci vuole chiarezza fin dall'inizio: il cliente deve essere a conoscenza di tutti i dettagli rispetto a ciò che sta comprando, per non trovarsi sorprese poco gradite.

Vediamo come fare, nell'articolo che segue.

Come riconoscere un'inbound marketing agency seria

Se hai deciso di affidare la strategia della tua azienda a un’agenzia inbound marketing, è perché vuoi ottenere dei risultati visibili che ti permettano di far crescere il tuo business. Per farlo, devi assicurarti che sia il team interno che l’agenzia abbiano ben chiari i bisogni da risolvere e gli obiettivi da raggiungere.

Ecco qualche consiglio su come riconoscere se la marketing agency selezionata ha tutti i presupposti per iniziare a collaborare nel miglior modo possibile e costruire una strategia di successo.

 

Prendersi del tempo per conoscersi

Nel momento in cui si decide di cercare un'inbound marketing agency, è necessario dedicare il giusto tempo alla conoscenza reciproca. Questo significa programmare incontri regolari, fare domande, approfondire diversi argomenti e fare in modo che, una volta iniziato il progetto, l’agenzia sia a conoscenza delle dinamiche e dei processi aziendali più importanti, della mission, della visione e dei valori unici, per iniziare a lavorare al meglio.

Quello che serve oggi alle imprese non è certamente un piano preconfezionato, ma una strategia costruita ad hoc e basata sulle  sfide e gli obiettivi da raggiungere.

 



È la stessa situazione che si presenta quando ci si affida a un medico per un qualsiasi problema: se il medico, effettuata la visita, dicesse che i presupposti per migliorare ci sono, che potrebbe volerci un po’ di tempo e che non si può essere totalmente sicuri che funzionerà, ma che tutto rientra nel budget, come reagirebbe il paziente? Come ci si aspetta che il medico faccia di tutto per risolvere il problema, eseguendo i test necessari, prescrivendo eventuali visite specialistiche e stabilendo un piano di trattamento con l’obiettivo di stare meglio, lo stesso ci si deve aspettare dall'agenzia con cui si decide di collaborare.

Interpretare i segnali negativi

Ecco quali sono le spie che dovrebbero insospettire l’azienda riguardo alla serietà e all'impegno dell’agenzia selezionata. Se il team:

 

  • non si impegna a conoscere in maniera approfondita le dinamiche, il business, la mission, le sfide e i bisogni dell’impresa
  • non pone domande riguardo alle attuali strategie di marketing e di vendita
  • non si interessa di come sia strutturato il servizio clienti
  • non approfondisce alcun aspetto concreto di business 
  • non chiede di vedere le analisi fatte fino a quel momento e i dati raccolti
  • non si preoccupa delle performance attuali...

... allora è meglio rivolgersi a un’altra web agency, perché non si instaurerà mai una collaborazione efficace e non si otterranno i risultati sperati.

 

Preferire piani a lungo termine

Quando si inizia a collaborare con un’agenzia, in genere si realizza un piano di lavoro che mette in luce i bisogni dell’azienda e le attività individuate per risolverli. Il problema di questi documenti è il fatto che i risultati sono molto a breve termine.

L'inbound marketing non produce risultati nel breve periodo: si tratta di una maratona, non di uno sprint, che include una grande quantità di strategie costruite per un’altrettanta varietà di canali.

Per questo, un approccio graduale spesso risulta poco efficace. Se l’agenzia propone un piano a lungo termine, sarà sicuramente più realistico e potenzialmente più efficace. Nulla vieta, successivamente, di suddividere il piano in una serie di progetti facilmente gestibili e con obiettivi specifici di marketing e sales che contribuiranno poi al raggiungimento del risultato di business globale.

Osservare i risultati

Per ritornare all'analogia con il piano di cura proposto dal medico, se quest’ultimo vede che la glicemia del paziente è 130, mentre dovrebbe essere tra 60 e 110, lo sta mettendo di fronte a un punto di partenza e a un obiettivo finale. Per raggiungere questo risultato, consiglierà cure, trattamenti, esami e così via, tenendoli misurati in un certo periodo di tempo. Darà quindi al paziente un piano ben preciso da seguire.

La stessa cosa deve accadere nel rapporto tra azienda e agenzia. Deve essere chiaro il punto di partenza e dove si vuole arrivare, misurando i risultati nel tempo per capire se si sta andando nella giusta direzione o eventualmente aggiustare il tiro.

Se ad esempio l’obiettivo è passare da 10 a 100 lead in un mese, l’agenzia deve essere in grado di fornire al cliente un piano d’azione che permetta di raggiungerlo nelle scadenze previste.

 

 

È difficile selezionare l’agenzia giusta per la propria azienda, se si va a guardare il loro sito web la maggior parte delle inbound marketing agency sembra conoscere gli strumenti e come utilizzarli al meglio per raggiungere gli obiettivi di business. 

Bisogna andare a fondo: non è solo l’agenzia a dovere conoscere il cliente, ma vale anche il discorso opposto. Se l’agenzia afferma che per ottenere risultati bisogna acquistare il pacchetto migliore e più costoso, meglio capire se è davvero necessario.
Ciò che conta, comunque, sono i risultati e le agenzie che non sono in grado di mostrarli e di garantirli non sono abbastanza sicure delle loro capacità.

Vuoi saperne di più sull'inbound marketing e conoscere il nostro metodo di lavoro?

Contattaci per una consulenza gratuita: un esperto saprà rispondere a tutte le tue domande!