Ci sono diversi consigli che le imprese che operano nell’ambito b2b possono mettere in pratica per ottenere risultati già nel breve termine. Scoprili, leggendo l’articolo di oggi.
L’incremento di redditività e profitti sono target realizzabili se si prepara l’azienda alle sfide del futuro. In epoca di trasformazione digitale è particolarmente complesso mantenersi forti e competitivi nei settori di riferimento. Per questa ragione, è necessario non perdere alcuna best practice utile alla crescita aziendale. Aggiornarsi, impiegare tecnologie innovative, integrare strategie inedite: tutto può portare a generare ricavi per il business.
Approfondiamo, quindi, i consigli per le aziende b2b che vogliono raggiungere e mantenere l’obiettivo della crescita aziendale.
Il controllo e la gestione dei ricavi sono fondamentali per un’azienda e dovrebbero richiedere, quindi, una strategia dedicata.
Con Revenue Generation System si intende un processo mirato a generare incremento dei ricavi in modo ripetibile, prevedibile e scalabile. In linea generale, su questi obiettivi si dovrebbero allineare marketing, sales e customer service. L’obiettivo di una strategia di generazione dei ricavi è quella di armonizzare le attività e trovare un modus operandi comune che permetta la trasmissione pulita, immediata e agile delle informazioni chiave.
Questo aspetto mette in luce la difficoltà di molte aziende nel rafforzare il legame tra dipartimenti diversi; è molto comune, infatti, ragionare per compartimenti stagni e focalizzarsi sulle proprie attività, che talvolta sono molte e impegnative. Cambiare approccio fa parte della cultura aziendale innovativa e improntata al futuro: è necessario saper creare un filo conduttore tra le colonne portanti dell’impresa, così da non perdere importanti opportunità di business.
Oltre ad adottare un sistema di revenue generation, è molto importante affidarsi alle tecnologie giuste. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.
La crescita aziendale dipende, senza dubbio, dal contributo dei collaboratori che con idee, intuizioni e creatività migliorano le prestazioni dell’impresa, permettendole di raggiungere importanti obiettivi.
Tuttavia, la tecnologia ha un ruolo chiave: in epoca di digitalizzazione, l’automatizzazione di alcune attività migliora la gestione delle attività da parte delle risorse, incrementandone così la qualità e l’efficienza.
Scegliere di affidarsi a uno strumento di automation permette di disporre di funzionalità utili per analizzare e conoscere le prestazioni dei processi: tutti possono trarne vantaggio – marketing, sales e customer service.
Attraverso un sistema completo, è possibile massimizzare le prestazioni dei team. Automatizzando certe operazioni, è possibile anche renderle ripetibili, senza che sia necessario attendere l’intervento umano. Ad esempio, un CRM come HubSpot facilita la condivisione di articoli del blog e la pianificazione di post social, così come l’invio di DEM e la creazione di workflow: il tutto, garantendo sempre un tracciamento delle performance e un’analisi puntuale di tutte le attività. Il controllo sui dati offerto da sistemi aggiornati e completi come HubSpot è alla base di qualunque ottimizzazione concreta – basata su informazioni reali e non sensazioni - e la chiave per generare ricavi.
L’opportunità dei CRM è data anche dalla possibilità di migliorare la gestione dei lead, senza la necessità di affidarsi a nuove risorse sales: inserendo, difatti, il processo di vendita nel CRM e automatizzando il follow up, è possibile assegnare un punteggio ai lead e alleggerire, così, il compito del dipartimento vendita che con questo meccanismo ha visibilità sulle priorità. Il buyer’s journey così si accorcia, i processi si alleggeriscono, la gestione del ciclo di vendita migliora: tutto ciò ha effetti positivi sulla redditività e il tasso di chiusura delle opportunità.
L’unicità del marchio è un ingrediente chiave della crescita aziendale: senza questo elemento, in mercati fortemente competitivi, si è destinati a non emergere e a perdere posizione.
È indispensabile, quindi, rafforzare gli elementi che distinguono l’azienda; un buon punto di partenza è quello di fare un brainstorming sulle caratteristiche del brand, sui valori che distinguono il marchio e su come la strategia di comunicazione metta in luce questi aspetti. È altrettanto fondamentale accertarsi che tutti i canali siano coerenti e allineati su:
L’obiettivo di questi elementi è mettere in luce l’unicità del marchio e il valore che può generare per chi sceglie i suoi prodotti e servizi. Questo aspetto è da tenere presente in tutte le attività aziendali: dal marketing al sales, passando per l’assistenza clienti, è necessario sottolineare con forza le potenzialità del brand e le opportunità che può offrire rispetto ai competitor.
Lo storytelling è molto più di un’azione opzionale: è un’attività strategica per attrarre pubblico target, empatizzare con gli utenti e dimostrarsi vicini ai potenziali buyer.
Fare storytelling significa generare storie autentiche sull’azienda che risultino interessanti per chi le ascolta; l’obiettivo è creare un legame e una connessione con il pubblico, offrendo in parallelo anche informazioni strategiche e significative. Da un lato, quindi, si arricchisce la comunicazione con una narrazione che faccia percepire il marchio vicino ai prospect; dall’altro lato, si forniscono informazioni utili e determinanti per rispondere a una sfida di business.
Questa iniziativa rappresenta uno degli ingredienti fondamentali della crescita aziendale: in mercati sempre ricchi di attori emergenti, molte aziende offrono gli stessi servizi o prodotti. Per questa ragione, occorre trovare espedienti originali per catturare l’attenzione degli utenti: una storia in cui i prospect sono i protagonisti può rappresentare l’inizio di una collaborazione proficua.
Una cosa molto importante da sottolineare è che lo storytelling si può declinare in diverse forme e contenuti per raggiungere un’ampia platea di persone: blog, guide gratuite, email, case history, video e infografiche, ad esempio.
Definire dei KPI misurabili è fondamentale, soprattutto per determinare le prestazioni di alcune attività che risultano più complesse da monitorare. I risultati del sales, ad esempio, sono facilmente misurabili perché si rifanno a dati concreti:
A queste, si possono aggiungere anche metriche di performance che forniscono insight sull’andamento delle vendite, la velocità e il valore della pipeline o la durata media del ciclo di vendita.
Per quanto riguarda il marketing e il customer service, l’analisi delle attività è più sfidante, dal momento che non si dispongono di metriche oggettive per misurare l’efficacia. Per questa ragione – soprattutto in questi ambiti - servirsi di KPI attendibili è la chiave per riconoscere l’efficacia delle iniziative intraprese e, in particolare, il contributo di questi dipartimenti alla crescita dell’azienda. Ecco alcuni esempi di metriche di performance:
Nell’articolo di oggi abbiamo parlato di crescita aziendale e degli ingredienti per migliorare le prestazioni dell’impresa e riconoscere le iniziative più performanti.
Come abbiamo visto, in epoca di trasformazione digitale è fondamentale servirsi delle strategie e degli strumenti più innovativi per competere con i concorrenti e offrire ai potenziali buyer valore aggiunto.
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