Implementare una strategia di content marketing efficace significa incrementare in modo concreto le opportunità di migliorare il business; recenti studi hanno dimostrato che contenuti di valore generano brand awareness, contribuiscono a migliorare la credibilità del marchio, educano i potenziali buyer e alimentano la lead generation. Le opportunità sono molte quindi, ma per ottenerle è necessario mettere in campo specifiche azioni – 5 in particolare. Ne parliamo nell’articolo di oggi.
Content marketing in 5 passi: cominciamo
Fare content marketing non è semplice quanto sembra; occorre essere preparati sulle tematiche di riferimento per condividere contenuti di qualità, ma non solo. È indispensabile conoscere le esigenze del prospect per essere certi di indirizzarli in modo corretto. È necessario conoscere le sfide, i pain e le criticità che limitano e pongono barriere all’efficienza delle aziende.
Una volta toccati i giusti tasti, l’attenzione e l’interesse nei confronti dell’azienda, da parte del prospect, maturano in modo naturale. La conseguenza di interazioni solide è la conversione – che può dare vita a relazioni durature e profittevoli.
Per fare tutto questo, non basta scrivere e condividere contenuti; è indispensabile mettere in campo una strategia che ruoti attorno al content marketing, senza dimenticarsi di tutte le altre attività e iniziative parallele che lo supportano.
1) Content marketing e insider aziendali: il legame
Per proporre materiali di valore, che siano percepiti effettivamente di qualità da parte del buyer, è indispensabile che siano autorevoli. Cosa significa? Che non tutti possono fare content marketing; è necessario che chi si occupa di scrivere contenuti conosca molto bene l’azienda, cosa propone, a chi si rivolge e – naturalmente – il valore aggiunto che la differenzia dai competitor. In altre parole, è indispensabile che a scrivere sia un insider, qualcuno che occupi la posizione di copywriter all’interno dell’azienda oppure un content writer di un’agenzia specializzata.
Molto spesso, le aziende b2b non hanno al proprio interno un dipartimento marketing sviluppato e la figura del copywriter può mancare; in questo caso, affidarsi a un’agenzia esterna è indispensabile ed è altrettanto importante saper identificare quella giusta.
2) Coinvolgi il sales fin da subito
Uno degli errori più comuni – e purtroppo ancora diffuso nelle aziende – ha a che fare con la gestione dei dipartimenti e, in particolare, con la loro collaborazione. Non è inusuale vedere ancora team ragionare per compartimenti stagni e coinvolgere altri dipartimenti quando le decisioni strategiche sono già state prese.
Ultimamente si sente spesso parlare di smarketing, un concetto che rende bene l’idea dell’obiettivo a cui dovrebbero puntare le aziende: la fusione tra marketing e sales non dove essere intesa come l’unione dei due dipartimenti, piuttosto come l’acquisizione di un modus operandi basato su una stretta e solida collaborazione.
Più di tutti gli altri, il dipartimento commerciale conosce le esigenze e le sfide dei potenziali buyer e queste informazioni possono essere molto utili al content che scrive contenuti rivolti al target. Allo stesso modo, il sales può avere bisogno di materiali e attività aggiuntive per illustrare al buyer le opportunità che può raggiungere e, in questo caso, è il team di marketing a essere una spalla.
3) Opta per questioni rilevanti
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, per attirare prospect e potenziali buyer con i contenuti, è indispensabile trattare argomenti che siano rilevanti per loro. Per questa ragione, occorre conoscere il pubblico target, avere chiari i bisogni e le sfide più complesse, per veicolare messaggi utili, che siano considerati preziosi per il business. Proviamo a ragionare insieme su quali possano essere i temi più interessanti, ad esempio:
- ottimizzazione dei costi: la ricerca di soluzioni che abbattano errori e riducano costi, incrementando le prestazioni
- sfide e barriere: all’efficienza, alla competitività o all’incremento delle performance
- reputazione: per mancanza di risorse per promuoversi o per la presenza di troppi attori sul mercato
4) Non dimenticare di dare spazio ai contenuti
In che modo? Prevedendo una finestra di informazioni sempre aggiornata, che si articoli su più mezzi di comunicazione. Post organici, blog sul sito aziendale, newsletter, post sponsorizzati: sono tutti strumenti che danno spazio e visibilità all’azienda, ne incrementano la reputazione e contribuiscono a distinguerla come leader di riferimento.
5) Dare priorità alle analisi
Come sapere se si sta andando nella giusta direzione senza analisi delle performance? È semplice: non si può sapere. Le analisi sono uno strumento indispensabile per la raccolta di informazioni strategiche; di fatto guidano le attività, offrendo un punto di vista obiettivo su ciò che funziona e ciò che richiede un cambio di passo.
I CRM più completi, come HubSpot, supportano i team nella valutazione delle attività, grazie a una panoramica delle metriche più importanti:
- awareness: numero di visite al sito e di impression, dati sulla reach e sui ranking di ricerca
- engagement: numero di like, condivisioni e commenti
- lead: tasso di conversione in MQL e SQL
Nell’articolo di oggi abbiamo parlato di content marketing b2b – un’attività dell’inbound marketing preziosa - e, in particolare, delle 5 azioni da attuare subito per cominciare a ottenere risultati da questa importante strategia. Vuoi saperne di più e approfondire tutte le opportunità che ti aspettano? Contattaci per una consulenza gratuita!
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