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L’importanza dello storytelling aziendale per il content marketing

Scritto da Valeria Caglioni | 26 maggio 2022

Lo storytelling aziendale supporta le attività di marketing rendendo ogni messaggio più coinvolgente, facile da comprendere e da ricordare. In questo articolo analizzeremo in particolare:

  • il legame tra storytelling e content marketing
  • i modelli efficaci per definire la storia di un’azienda

Continua a leggere per saperne di più!

Lo storytelling aziendale come strumento di content marketing

Anche se il termine story nel digital marketing b2b potrebbe subito richiamare alla mente un’attività legata ai social network come Instagram o Snapchat, la pratica del raccontare storie in realtà è molto più di una tendenza effimera.

Lo storytelling aziendale è infatti uno degli strumenti più efficaci a disposizione di chi si occupa di content marketing in tutte le sue forme, sia scritto – tramite articoli del blog, eBook, pagine del sito o case history – sia video.

Per farlo bene, tuttavia, è necessario avere una strategia solida che risponda ad alcune domande di fondo.

  • Qual è la storia del marchio?
  • Perché è importante raccontarla?
  • Come la si vuole raccontare?
  • Perché dovrebbe suscitare l’interesse dei potenziali clienti?

Perché lo storytelling è così efficace?

La ragione sta nella natura umana che è portata a raccontare storie, proprio come a ridere o commuoversi: le storie sono state usate da sempre per comunicare, istruire, creare legami e condividere informazioni.

Perché questa attività insita nel nostro DNA si trasformi in una tecnica efficace per la content strategy, però, è necessario avere la risposta ad altre domande.

  • Cosa fa la tua azienda?
  • In quali aspetti aiuta i clienti?
  • Quali obiettivi è in grado di centrare?

Attenzione: non ti stiamo chiedendo di raccontare nei dettagli il prodotto realizzato o il servizio proposto, bensì il modo in cui le soluzioni offerte ai clienti possono rendere il loro lavoro più efficiente e le loro giornate migliori!

È questo il valore sul quale deve essere concentrato il messaggio dello storytelling aziendale.

Andando oltre l’elenco di funzioni, una storia efficace inserisce i contenuti strategici per l’azienda nel contesto narrativo, aiutando i clienti a immedesimarsi nel racconto.

Fare storytelling è quindi molto diverso dal creare una presentazione commerciale.

Secondo il 2021 Content Preferences Survey Report citato in questo articolo, infatti, il 38% dei buyer b2b intervistati sostengono che i contenuti dei potenziali fornitori sarebbero molto più efficaci se gli aspetti più commerciali fossero ridotti al minimo.

In altre parole, a nessuno piacciono i tentativi espliciti di vendere qualcosa.

È per questo che lo storytelling inserito nel content marketing b2b funziona: perché offre un’esperienza diversa rispetto alla comunicazione promozionale e pubblicitaria tradizionale, cattura l’attenzione del pubblico target e mantiene alto il coinvolgimento grazie a una connessione empatica.

Inoltre, aiuta a stabilire quel legame di fiducia così fondamentale per finalizzare ogni trattativa commerciale.

Infine, un altro aspetto davvero interessante è la capacità di restare impressi nella mente del prospect attraverso lo storytelling:

Le persone ricordano qualunque cosa con maggiore facilità, se associata a un’esperienza emozionante.

3 modelli efficaci per definire lo storytelling aziendale

Ora che abbiamo definito l’importanza della componente storytelling nel content marketing b2b, è il momento di entrare nel concreto dei modelli per costruire un racconto adattabile a tutti i canali:

Modello n° 1: StoryBrand

Il modello StoryBrand è un adattamento della struttura narrativa del viaggio dell’eroe, nella quale il protagonista/cliente affronta una sfida e l’azienda – con le sue soluzioni – lo aiuta a superarle.

È composto da 7 passaggi:

  1. incontro con il protagonista, cioè il cliente, l’eroe del racconto
  2. presentazione del problema che affligge il personaggio, il pain risolvibile con le tue soluzioni
  3. l’eroe incontra una guida, rappresentata dall’azienda e dalle sue soluzioni
  4. la guida mostra al protagonista un piano per superare le sue sfide
  5. l’eroe vive una situazione che lo forza a intraprendere un’azione e…
  6. seguendo il consiglio, raggiunge il traguardo desiderato
  7. non seguendo il consiglio, fallisce
Modello n° 2: struttura in 3 atti

Anche questo modello si basa sulla risoluzione di un conflitto, ma ne riduce la struttura in 3 passaggi:

  1. la situazione iniziale, in cui si presentano il contesto e il personaggio principale – il cliente
  2. il problema che fa salire la tensione e rappresenta il pain risolvibile con le tue soluzioni
  3. la soluzione raggiunta grazie al prodotto/servizio della tua azienda
Modello n° 3: formula PAS

PAS è l’acronimo di problem-agitate-solve (in italiano potremmo dire problema-agita-risolvi). A differenza delle due strutture precedenti, comuni anche nella letteratura o nel cinema, questa è caratteristica del copywriting.

Ecco i 3 passaggi:

  1. Identifica il problema o il pain, descrivendo la situazione attuale vissuta dal cliente
  2. Agita il problema per aggiungere del dramma, sollecitando una reazione emotiva
  3. Presenta il tuo prodotto o servizio come la soluzione perfetta, mostrando una situazione futura ideale

Nell’articolo di oggi abbiamo parlato di storytelling aziendale, analizzando i tre modelli principali per definire il racconto del business.

Qualunque sia l’approccio scelto, la storia ti aiuterà a creare contenuti più efficaci per raggiungere i clienti in target e aiutarli a scoprire le soluzioni alle loro sfide principali. I buyer oggi hanno bisogno di rapportarsi con persone che condividano i loro stessi valori, abbiano esperienza nel campo e, soprattutto, mantengano le promesse. E tu, sei pronto per il tuo “e vissero tutti felici e contenti”?