Lo storytelling aziendale supporta le attività di marketing rendendo ogni messaggio più coinvolgente, facile da comprendere e da ricordare. In questo articolo analizzeremo in particolare:
- il legame tra storytelling e content marketing
- i modelli efficaci per definire la storia di un’azienda
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Lo storytelling aziendale come strumento di content marketing
Anche se il termine story nel digital marketing b2b potrebbe subito richiamare alla mente un’attività legata ai social network come Instagram o Snapchat, la pratica del raccontare storie in realtà è molto più di una tendenza effimera.
Lo storytelling aziendale è infatti uno degli strumenti più efficaci a disposizione di chi si occupa di content marketing in tutte le sue forme, sia scritto – tramite articoli del blog, eBook, pagine del sito o case history – sia video.
Per farlo bene, tuttavia, è necessario avere una strategia solida che risponda ad alcune domande di fondo.
- Qual è la storia del marchio?
- Perché è importante raccontarla?
- Come la si vuole raccontare?
- Perché dovrebbe suscitare l’interesse dei potenziali clienti?
Perché lo storytelling è così efficace?
La ragione sta nella natura umana che è portata a raccontare storie, proprio come a ridere o commuoversi: le storie sono state usate da sempre per comunicare, istruire, creare legami e condividere informazioni.
Perché questa attività insita nel nostro DNA si trasformi in una tecnica efficace per la content strategy, però, è necessario avere la risposta ad altre domande.
- Cosa fa la tua azienda?
- In quali aspetti aiuta i clienti?
- Quali obiettivi è in grado di centrare?
Attenzione: non ti stiamo chiedendo di raccontare nei dettagli il prodotto realizzato o il servizio proposto, bensì il modo in cui le soluzioni offerte ai clienti possono rendere il loro lavoro più efficiente e le loro giornate migliori!
È questo il valore sul quale deve essere concentrato il messaggio dello storytelling aziendale.
Andando oltre l’elenco di funzioni, una storia efficace inserisce i contenuti strategici per l’azienda nel contesto narrativo, aiutando i clienti a immedesimarsi nel racconto.
Fare storytelling è quindi molto diverso dal creare una presentazione commerciale.
Secondo il 2021 Content Preferences Survey Report citato in questo articolo, infatti, il 38% dei buyer b2b intervistati sostengono che i contenuti dei potenziali fornitori sarebbero molto più efficaci se gli aspetti più commerciali fossero ridotti al minimo.
In altre parole, a nessuno piacciono i tentativi espliciti di vendere qualcosa.
È per questo che lo storytelling inserito nel content marketing b2b funziona: perché offre un’esperienza diversa rispetto alla comunicazione promozionale e pubblicitaria tradizionale, cattura l’attenzione del pubblico target e mantiene alto il coinvolgimento grazie a una connessione empatica.
Inoltre, aiuta a stabilire quel legame di fiducia così fondamentale per finalizzare ogni trattativa commerciale.
Infine, un altro aspetto davvero interessante è la capacità di restare impressi nella mente del prospect attraverso lo storytelling:
- le probabilità di ricordare un fatto aumentano del 22% se fa parte di una storia ben raccontata (fonte: Actual Minds, Possible Worlds del Prof. Jerome Bruner)
- gli ormoni rilasciati dal cervello in presenza di gioia, rabbia o paura innescano la generazione di nuovi neuroni proprio nei circuiti della memoria (fonte: Why Emotionally Charged Events Are So Memorable - Johns Hopkins Medical Institutions)
Le persone ricordano qualunque cosa con maggiore facilità, se associata a un’esperienza emozionante.
3 modelli efficaci per definire lo storytelling aziendale
Ora che abbiamo definito l’importanza della componente storytelling nel content marketing b2b, è il momento di entrare nel concreto dei modelli per costruire un racconto adattabile a tutti i canali:
- post sui social media
- video di marketing
- articoli del blog
- landing page
- elementi di lead generation come le call to action
Modello n° 1: StoryBrand
Il modello StoryBrand è un adattamento della struttura narrativa del viaggio dell’eroe, nella quale il protagonista/cliente affronta una sfida e l’azienda – con le sue soluzioni – lo aiuta a superarle.
È composto da 7 passaggi:
- incontro con il protagonista, cioè il cliente, l’eroe del racconto
- presentazione del problema che affligge il personaggio, il pain risolvibile con le tue soluzioni
- l’eroe incontra una guida, rappresentata dall’azienda e dalle sue soluzioni
- la guida mostra al protagonista un piano per superare le sue sfide
- l’eroe vive una situazione che lo forza a intraprendere un’azione e…
- seguendo il consiglio, raggiunge il traguardo desiderato
- non seguendo il consiglio, fallisce
Modello n° 2: struttura in 3 atti
Anche questo modello si basa sulla risoluzione di un conflitto, ma ne riduce la struttura in 3 passaggi:
- la situazione iniziale, in cui si presentano il contesto e il personaggio principale – il cliente
- il problema che fa salire la tensione e rappresenta il pain risolvibile con le tue soluzioni
- la soluzione raggiunta grazie al prodotto/servizio della tua azienda
Modello n° 3: formula PAS
PAS è l’acronimo di problem-agitate-solve (in italiano potremmo dire problema-agita-risolvi). A differenza delle due strutture precedenti, comuni anche nella letteratura o nel cinema, questa è caratteristica del copywriting.
Ecco i 3 passaggi:
- Identifica il problema o il pain, descrivendo la situazione attuale vissuta dal cliente
- Agita il problema per aggiungere del dramma, sollecitando una reazione emotiva
- Presenta il tuo prodotto o servizio come la soluzione perfetta, mostrando una situazione futura ideale
Nell’articolo di oggi abbiamo parlato di storytelling aziendale, analizzando i tre modelli principali per definire il racconto del business.
Qualunque sia l’approccio scelto, la storia ti aiuterà a creare contenuti più efficaci per raggiungere i clienti in target e aiutarli a scoprire le soluzioni alle loro sfide principali. I buyer oggi hanno bisogno di rapportarsi con persone che condividano i loro stessi valori, abbiano esperienza nel campo e, soprattutto, mantengano le promesse. E tu, sei pronto per il tuo “e vissero tutti felici e contenti”?
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