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Inbound marketing e content marketing: il confronto definitivo

Scritto da Ron Benvenisti | 25 febbraio 2021

Quando si parla di inbound marketing e content marketing, è facile fare confusione. Molti pensano si tratti di sinonimi, ecco perché abbiamo deciso di fare un confronto per chiarire le differenze e i punti di contatto.

Continua a leggere questo articolo, ti offriremo anche alcuni esempi di applicazione per aumentare il traffico sul sito, i lead e le vendite b2b.

Definizione di inbound marketing e content marketing

In termini assoluti, l’inbound marketing è la strategia globale, il content marketing la tecnica utilizzata.

Senza contenuti, gli sforzi di digital marketing faticano a portare risultati.

Senza una strategia inbound più ampia, il contenuto manca di sostegno, non genera valore e non dialoga in modo strategico con i clienti ideali.

L’inbound marketing in 3 passaggi: attirare i prospect, informare, offrire valore

L’inbound è una strategia di marketing digitale e di vendita che attrae i clienti ideali grazie a contenuti utili e istruttivi.

È in netto contrasto con l’impostazione di vendita tradizionale che prevede di rincorrere i prospect per convincerli ad acquistare.

Per attirare il pubblico target sul sito web, servono tutti contenuti – video, testi e immagini – capaci di informare e incoraggiare l’acquirente a prendere una decisione.

Tutto ciò può avere successo solo con un accurato tracciamento.

Piattaforme di marketing utili

HubSpot è la piattaforma nata per fare inbound, ma esistono anche altri strumenti – magari non così completi - per sapere quando e cosa ogni utente stia vedendo o cliccando sul sito.

Senza queste informazioni, non è possibile verificare il ROI delle attività inbound né dimostrare che il contenuto creato stia producendo ricavi.

Infine, l’inbound marketing non prevede un semplice funnel in cui gli utenti compilano un form sul sito, per poi ricevere email fino all’acquisto.

L’obiettivo è fornire un valore, anche se questo significa "eliminare" alcuni clienti potenziali dalla pipeline di vendita, perché non sono adatti alle soluzioni proposte dall’azienda.

Cos’è il content marketing (e cosa non è)

Il content marketing è il fattore primario in una strategia inbound. Il suo obiettivo è creare a cadenza regolare contenuti chiari, completi e informativi per i clienti ideali.

La pubblicazione e la promozione di contenuti portano traffico organico al sito, amplia il bacino di lead qualificati, facilita la forza vendita a chiudere più accordi in meno tempo.

Ma ciò non significa solo creare un blog.

Perché la content strategy sia efficace, occorre coinvolgere i reparti vendite e marketing per stabilire insieme quali sono i contenuti che occorre creare.

Ad esempio, le domande ricevute dai commerciali e gli argomenti che aiuteranno il prospect a capire quali siano le opzioni per risolvere il suo problema, il tutto con un approccio informativo e collaborativo.

Qual è il modo per affrontare questi temi? Un video? Un articolo dettagliato? Un aggiornamento al sito per chiarire i dubbi in modo trasparente? Ogni fase del buyer’s journey avrà i suoi formati ideali, l’importante è avere una pianificazione coerente e variegata.

Differenze tra inbound & content

Dal confronto tra inbound marketing e content marketing emerge una relazione simbiotica e la condivisione dello stesso obiettivo: educare i potenziali clienti, in modo che si rivolgano alla tua azienda quando saranno pronti ad acquistare. Ma passiamo all’analisi delle differenze.

Sono gestiti da figure differenti

La strategia inbound si affida a un responsabile marketing (o a un’agenzia specializzata) che abbia una visione d’insieme, ma non per forza una competenza specifica.

Il content marketing può essere invece seguito da una figura (o una content agency) che si concentri sulla creazione dei calendari editoriali e sui processi creativi.

Le competenze necessarie sono scrittura, editing, pubblicazione e promozione dei contenuti.

Portano a risultati differenti

Una strategia inbound include contenuti scritti, ma deve applicare la stessa modalità di integrazione per offrire valore, informazioni e trasparenza attraverso altre attività digitali.

Hanno indicatori di successo specifici

Nel marketing inbound, ci si concentra sul tasso di conversione del sito, il numero di lead generati, la percentuale di crescita delle vendite o della dimensione dell’ordine medio o ancora della qualità dei contatti commerciali.

Chi si occupa di content marketing vorrà vedere aumentare il tempo che i visitatori dedicano alla lettura degli articoli, il traffico da parole chiave, il numero di contenuti scaricati dai lead di valore.

6 consigli per crescere con inbound e content marketing

  1. Metti le persone giuste nei ruoli giusti: non fare l’errore di avere una sola persona a gestire la creazione dei contenuti e la strategia inbound; si tratta di ruoli separati con responsabilità distinte.

  2. Introdurre l’inbound marketing in un’azienda non funziona se è visto come una forzatura dall’alto: occorre che il valore insito nel nuovo modo di interagire con i clienti sia percepito a tutti i livelli. La condivisione di idee in riunioni di brainstorming può essere un’eccellente idea per avvicinare ogni funzione aziendale.

  3. Crea un revenue team composto da figure chiave di marketing e forza vendita che si occupi di incrementare i ricavi lavorando su traffico al sito, lead e opportunità commerciali. I componenti di questa squadra lavorano fianco a fianco, condividendo informazioni, idee, soluzioni.

  4. Definisci i processi creativi: è importante sapere quali strumenti utilizzerà l’azienda per tenere traccia degli stadi di lavorazione di ogni contenuto. Definire un modello consente a tutti di conoscere priorità e modalità di lavoro.

  5. Stabilisci le priorità per periodi di 90 giorni. Nelle riunioni del revenue team, crea una lista di 3 o 4 priorità e il relativo esito atteso. Definisci anche i passaggi e le attività che consentiranno di raggiungere quei risultati.

  6. Al termine dei primi 90 giorni, fai un riassunto dei successi e delle buone pratiche imparate. Dedica una riunione a ricapitolare cosa è andato storto e cosa per il verso giusto. Dopodiché, definisci le priorità dei 90 giorni successivi e ripeti lo schema.

Inbound e content marketing non porteranno risultati in un giorno solo. Occorrono una pianificazione attenta e il coinvolgimento delle competenze presenti all’interno dell’azienda o di un partner affidabile che consideri gli obiettivi strategici del cliente come fossero i suoi.

Ma è un impegno che offrirà soddisfazioni in termini di traffico al sito, lead e vendite.

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