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4 miti da sfatare sulle agenzie di inbound marketing

Scritto da Ron Benvenisti | 18 agosto 2016

 

Sono molte, e purtroppo quasi mai positive, le opinioni sul marketing e chi ci lavora. Anche all’interno dell’azienda, tra marketing e sales non corre sempre buon sangue. Le persone tendono a non fidarsi di che cerca di vendere qualcosa con tecniche a volte poco ortodosse.

Nel caso dell’inbound, però, la situazione si rovescia completamente e in questo articolo sfateremo quattro miti che riguardano le agenzie di inbound marketing. È vero che…

  • trovano lead in fretta
  • scrivono solo blog
  • non sono in grado di calcolare il ROI
  • usano formule semplici

Cosa fa un'agenzia di inbound marketing?

Più che incentrare i contenuti sull’azienda e i suoi prodotti o servizi, l’approccio inbound si concentra sul prospect, cercando di offrirgli contenuti utili e informazioni importanti proprio mentre le sta cercando.

In fondo, si tratta di una persona con una necessità e di un’altra persona (che fa marketing) che cerca di spiegarle in che modo un dato prodotto o servizio possa risolvere quel problema.

Mito #1: le agenzie di inbound marketing trovano lead in fretta

Sono in molti a credere che le agenzie di inbound marketing conoscano una sorta di segreto per ottenere lead velocemente, quello che non considerano sono i metodi e le strategie messe in pratica e la loro combinazione al servizio della lead generation. Se cercate un flusso de lead da un giorno all’altro, l’inbound marketing non è la soluzione adatta alla vostra azienda, ma al contrario, se puntate sulla qualità dei contatti commerciali e sui processi che portano alla loro trasformazione in clienti soddisfatti con un notevole impatto sul branding, allora siete nella direzione giusta.

Secondo una ricerca di Search Engine Journal i lead ottenuti da tecniche SEO registrano un tasso di conversione in clienti del 14,6%, mentre quelli generati da metodi outbound (come campagne email o pubblicità tradizionale) dell’1,7%.

Se il vostro obiettivo è quello di incrementare il numero di lead e trovare nuove opportunità di business, vi consigliamo di valutare una partnership con un’agenzia inbound.


Mito #2: le agenzie di inbound marketing scrivono solo blog

È vero che le attività inbound sono strettamente legate al content marketing, ma non possiamo sostenere che siano limitate alla scrittura di post per il blog aziendale o alla pubblicazione di eBook e guide pratiche.

 

Le agenzie di inbound marketing vanno ben oltre la scrittura e la condivisione di contenuti, perché possono aiutarvi a migliorare il posizionamento delle vostre pagine nei risultati di ricerca Google applicando le tecniche SEO (search engine optimization):

 

In aggiunta, con l’aiuto dell’agenzia scelta come partner, potrete valutare l’opportunità di aggiungere a questi canali campagne search engine marketing (SEM) o pay per click (PPC) a pagamento.


L’aggiunta di contenuti al vostro sito aziendale contribuisce notevolmente all’incremento delle pagine indicizzate dai motori di ricerca, ma la qualità di ciò che pubblicate conta molto di più, anche per gli algoritmi di Google.


In altre parole, le agenzie di inbound marketing sopportano aziende B2B come la vostra nella creazione e distribuzione di materiali educativi utili alla buyer persona designata come target della campagna. Internet ha infatti rivoluzionato il modo di fare acquisti, anche in azienda, con l’81% dei processi che iniziano da una ricerca online (fonte: AdWeek.com). La filosofia inbound si integra perfettamente a queste nuove procedure e concentra la propria attività sui contenuti dedicati ai prospect, trasformando il sito aziendale nella principale fonte di informazione per clienti e lead.

 


Mito #3: le agenzie di inbound marketing non sono in grado di calcolare il ROI

 

Al contrario di molte tecniche di marketing outbound tradizionale, nell’inbound  l’analisi dei risultati è una componente primaria, quindi anche il calcolo del ROI è uno dei pilastri della metodologia. Ogni campagna attivata, ogni email inviata, ogni post sul blog o sui social network  può essere analizzato e misurato nel dettaglio per comprendere cosa stia funzionando e cosa no per il pubblico target, all’interno del programma di web marketing. In questo modo potrete correggere, eliminare, replicare ogni segmento della strategia basandovi su dati reali.


Mito #4: le agenzie di inbound marketing usano formule semplici

 

Le tecniche inbound sono molteplici e la loro combinazione costituisce la strategia  su misura per il piano di marketing di ogni cliente, ma non si può sostenere che siano semplici come una qualsiasi formula matematica.

 

La definizione dei pionieri dell’inbound marketing, Hubspot, infatti è la seguente:

“L’inbound non è un prodotto, è un atteggiamento mentale, una rivoluzione culturale. È l’impegno a concentrarsi sul proprio cliente/prospect, non più sull’azienda che si rappresenta e a creare un’impresa di valore; è la scelta di diventare un’azienda fatta di persone che sappia mostrare il proprio lato umano e la propria personalità; è l’idea di essere trasparenti e onesti; è la costruzione del business attorno all’idea di aiutare le persone, onestamente. È fare marketing con il cuore e quando questo diventa il vostro atteggiamento mentale, metterlo in pratica diventa semplice.”


CONCLUSION:

Come abbiamo visto, le leggende che circondano il mondo inbound sono molte e nella maggior parte dei casi si basano su idee completamente errate.

Se la vostra intenzione è quella di scegliere una fra le agenzie di inbound marketing in circolazione per favorire lo sviluppo commerciale della vostra azienda, non lasciatevi ingannare dai preconcetti e fidatevi di quella che sarà più vicina alla vostra cultura aziendale. Potete approfittare della nostra offerta di una sessione gratuita con uno dei nostri esperti inbound certificati cliccando questo link!

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