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Content marketing: 7 segreti per coinvolgere il pubblico target

Scritto da Valeria Caglioni | 1 aprile 2021

Oggi, chi si occupa di content marketing b2b non può permettersi di annoiare i propri utenti con lunghi testi monotoni e pieni di tecnicismi.

Come evitare di commettere errori? Usando un tipo di scrittura e di tono di voce più simili al linguaggio quotidiano. Continua a leggere l’articolo per scoprire i segreti di una strategia efficace!

A cosa serve il content marketing?

Quando la content strategy è pianificata in modo oculato, sono diversi gli obiettivi che può aiutare a raggiungere.

Innanzitutto, l’attività di content marketing costante e regolare permette di attirare un numero maggiore di prospect sul sito web aziendale, perché lo posiziona come risposta alle domande poste dagli utenti ai motori di ricerca.

Una volta raggiunte le pagine del sito, i contenuti aiutano a trasformare visitatori anonimi in contatti commerciali e a qualificarli, continuando a fornire materiali utili lungo tutto il processo d’acquisto.

Oltre alle opportunità di vendita, aumenta anche il numero di interazioni sui profili social che ospitano i contenuti, migliorando la reputazione online e posizionando l’azienda tra i leader nel settore.

Fatta questa doverosa premessa sui vantaggi del content marketing, passiamo ai sette segreti per un piano efficace che parli la stessa lingua del pubblico target.

1. Scrivere frasi brevi

Nella scrittura per il web, le frasi lunghe corrono il rischio di fare percepire ai lettori la complessità dell’argomento, che richiede quindi un impegno maggiore per la comprensione.

Una frase breve è più semplice da processare e fare propria.

Il plug-in Yoast - utilizzato per l’analisi SEO nel CMS Wordpress - indica in 20-25 il numero di parole oltre il quale potrebbe essere necessario un punto.

Non solo le frasi, anche i paragrafi andrebbero mantenuti brevi, in modo da non spaventare i lettori. Ecco alcuni suggerimenti specifici!

2. Suddividere i paragrafi

Un interminabile blocco di testo viene percepito dagli occhi dei lettori proprio come un interlocutore che parla senza interruzioni.

Non è piacevole, vero?

Anche gli utenti hanno bisogno di tempo per respirare e capire ciò che hanno appena letto. Ecco perché i paragrafi dovrebbero essere costituiti sotto forma di piccoli bocconi, semplici da gestire.

Gli spazi bianchi su una pagina web facilitano la comprensione.

I titoli dei paragrafi hanno la doppia funzione di aiutare i motori di ricerca a scansionare i contenuti (soprattutto se si usano i tag H1, H2, H3, ecc.) e di orientare l’occhio dei visitatori.

3. Porre spesso domande

Fare domande è uno dei modi più efficaci per coinvolgere gli utenti, perché li mette nelle condizioni di fermarsi a riflettere sulla risposta.

Inoltre, gli interrogativi simulano una conversazione reale, avvicinandosi al tono colloquiale e dimostrando attenzione nei confronti del pubblico.

Ricorda che i destinatari dei contenuti non sono i motori di ricerca, ma i tuoi potenziali clienti!

Il meccanismo innescato da una domanda però è in grado di trattenere i visitatori su quel punto specifico della pagina, migliorando le statistiche.

Cosa significa?

Che si può ottenere il doppio vantaggio di ottimizzare l’esperienza degli utenti e il posizionamento della pagina nei risultati delle ricerche web.

4. Usare un linguaggio semplice

Come abbiamo visto all’inizio di questo articolo, farcire una pagina con tecnicismi o parole troppo specifiche per la propria nicchia di mercato è un’arma a doppio taglio.

È vero che dimostra le competenze e l’esperienza di un’azienda, ma dall’altro lato non è sempre scontato che gli utenti usino lo stesso vocabolario.

Sapevi che i termini complessi (o troppo lunghi) trasmettono la sensazione che chi scrive voglia nascondere un basso livello di conoscenza? Qui trovi la ricerca che lo sostiene, se vuoi approfondire!

Il linguaggio semplice rimuove ogni possibile ostacolo e non limita il valore dei contenuti di marketing.

A differenza delle domande che generano una riflessione autentica e piacevole, i termini tecnici o poco comprensibili rappresentano una frizione nell’esperienza utente.

Lo stesso vale per il gergo di un settore specifico che tende a escludere un’intera fetta di utenti, quando l’obiettivo del content marketing dovrebbe invece essere quello di includere e avvicinare più clienti possibili all’azienda.

È molto probabile che nessuno si lamenti per un testo troppo facile da capire!

5. Usare la formattazione a proprio vantaggio

Abbiamo visto come sia essenziale usare un tono di voce informale, proprio come se stessimo conversando con i lettori, per coinvolgerli e mantenere alto il loro livello di attenzione.

 

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Un modo per dare maggiore enfasi ad alcune parole in forma scritta è l’uso della formattazione, ecco alcuni esempi pratici:

  • grassetti
  • corsivi
  • sottolineature
  • elenchi puntati
Per scegliere i termini da mettere in evidenza, è utile leggere ad alta voce i propri contenuti.

A seconda delle linee guida di comunicazione, possono anche essere usati dei colori a contrasto che facciano spiccare alcune parti rispetto al resto del testo.

6. Dare ritmo alla scrittura

Se consideriamo ogni parola come una nota musicale, è importante che le frasi seguano un’armonia e il testo componga una melodia piacevole.

Il modo migliore per dare ritmo alla scrittura è usare la punteggiatura.

Attenzione però a non eccedere, a non separare il soggetto dal verbo e il verbo dal complemento oggetto.

L’alternanza di frasi brevi, lunghe e medie, l’uso efficace e funzionale della punteggiatura e le parole di transizione - come le congiunzioni di ogni tipo - aiutano a garantire la giusta varietà sintattica.

Un errore da evitare per proteggere il ritmo dei testi è la ripetizione eccessiva di alcuni termini. Anche dal punto di vista SEO, i sinonimi rappresentano un punto a favore.

7. Rivolgersi al lettore in modo diretto

Chi scrive non conosce il nome di chi legge gli articoli del blog aziendale o gli altri contenuti di marketing, ma è con i dubbi dei buyer in mente che devono essere costruiti.

Ecco perché dare del tu (o del voi) agli utenti è un consiglio che aiuta a farli entrare nella storia che l’azienda sta raccontando.

Il prospect è il protagonista del racconto, ha delle sfide da superare e le tue soluzioni possono aiutarlo, persino superando le aspettative.

Ecco un video che spiega molto bene il concetto di storytelling applicato al b2b:

 

 

Per creare un legame prima che avvenga una vera interazione, può essere utile immaginare di rivolgersi a un amico (e non un collega, perché userà lo stesso gergo).

Perché non fare un test, facendo leggere alcuni contenuti a qualcuno al di fuori dell’azienda?

Se il messaggio è pensato con le buyer persona in mente, farà immedesimare il lettore e resterà impresso.

Il content marketing offre alle aziende b2b l’imperdibile opportunità di informare il pubblico target, condividendo competenze ed esperienze uniche.

L’autorevolezza genera fiducia, la componente imprescindibile per convertire i visitatori in lead e i lead in clienti, ma serve anche un pizzico di intrattenimento, per non annoiare i lettori!

Usando i consigli che ti abbiamo proposto, potrai iniziare a scrivere contenuti efficaci. Se pensi di avere bisogno di altri suggerimenti, siamo a tua disposizione! Prenota una sessione online gratuita e personalizzata.