Se il sito aziendale ha già inclusa una sezione blog, ma i risultati che si ottengono non sono quelli desiderati, le cause possono essere diverse. Forse i contenuti non rispondono in modo efficace ai dubbi degli utenti oppure il formato utilizzato è poco accattivante.
In questo articolo, vogliamo proporti alcuni piccoli accorgimenti per migliorare il rendimento delle attività di blogging e iniziare ad attrarre traffico qualificato, convertire lead e concretizzare nuove opportunità commerciali. Continua a leggere!
Cosa significa fare blog marketing?
Il blog marketing è una strategia digitale nella quale il blog è la leva per attrarre visitatori qualificati al sito aziendale.
Nelle prossime righe, troverai 9 best practice per migliorare il blog e ottenere risultati da quest’attività impegnativa ma estremamente efficace, in particolare nel marketing b2b.
Puoi passare all'argomento di tuo interesse cliccando sulla voce dell’elenco qui sotto.
Collegamenti rapidi:
- Attrarre traffico al sito aziendale con il blog
- Personalizzare l’offerta di contenuti
- Ottimizzare l’esperienza di navigazione
- Ridurre il tempo di caricamento delle pagine
- Prevedere pagine mobile-responsive
- Puntare sulla qualità dei contenuti
- Facilitare la lettura e la comprensione
- Offrire possibilità di conversione in lead
- Guest blogging
Il principale obiettivo del blog aziendale è aumentare la visibilità online del marchio e fare in modo che i prodotti o servizi offerti siano trovati dai potenziali clienti che eseguono una ricerca.
Essere trovati significa essere presenti e ben posizionati nei motori di ricerca, sui social media, su riviste di settore con attività di guest blogging e così via.
Come scrivere un articolo su un blog?
Un post per il blog è un contenuto, breve o lungo a seconda degli obiettivi, da pubblicare nella sezione blog del sito aziendale che, in questo modo, risulterà frequentemente aggiornato agli occhi dei motori di ricerca che aggiungeranno le pagine indicizzate per le parole chiave target.
Prima di iniziare a pubblicare, tuttavia, è bene che il piano di content marketing sia definito in base alle specifiche buyer persona che si vogliono raggiungere e le keyword strategiche per l’azienda.
Procediamo con ordine e iniziamo con i consigli per avviare il progetto di web marketing blog.
1. Attrarre traffico al sito aziendale con il blog
Se il blog non produce risultati, le prime cause da ricercare sono la mancanza di traffico e il posizionamento basso nei risultati delle ricerche online.
Per risolvere entrambi i problemi, l’unica soluzione è la SEO, cioè l’ottimizzazione per i motori di ricerca.
Alcune delle buone pratiche SEO riguardano la creazione e la pubblicazione di contenuti concentrati sulle parole chiave strategiche, sulle risposte ai dubbi del pubblico target e l’utilizzo di immagini, infografiche o video, per migliorare il coinvolgimento del lettore.
Inoltre, è essenziale collegare gli articoli tra loro e alle pagine principali del sito (le cosiddette pagine pilastro) tramite link. Nel CMS di HubSpot, questa attività è gestibile molto facilmente nella sezione SEO – content strategy.
Grazie a questa struttura, gli articoli permettono al prospect di approfondire un argomento e a Google di classificare le pagine, proponendole poi agli utenti in fase di ricerca.
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2. Personalizzare l’offerta di contenuti
Dopo avere lavorato alla scrittura di contenuti per attrarre traffico, è fondamentale che i lettori non escano dalla pagina dopo avere cliccato l’articolo dal motore di ricerca.
Per mantenere elevato il tasso di engagement, il prospect va coinvolto in un’esperienza il più possibile personalizzata, con la proposta di link per approfondire il tema e call to action che offrano l’opportunità di accedere ad altri contenuti gratuiti.
L’uso di una piattaforma di marketing come HubSpot aiuta ad automatizzare queste operazioni e sfruttare i contenuti smart che cambiano a seconda dell’utente che sta navigando.
Se un utente torna sul sito dopo avere scaricato un contenuto premium che riguarda il content marketing, negli articoli sullo stesso tema vedrà call to action nuove, ma collegate all'argomento, ad esempio sull'email marketing.
Non è tutto, la personalizzazione può riguardare anche il testo della homepage, magari dando il bentornato all'utente chiamandolo per nome e proponendogli letture interessanti, per cercare di essergli utile nella ricerca di nuove informazioni.
In questo modo, pur lasciando totale libertà e autonomia al prospect, lo si guida lungo il percorso d’acquisto, accompagnandolo in modo naturale al contatto con un commerciale.
3. Ottimizzare l’esperienza di navigazione
Per mantenere i visitatori sul blog, per loro deve essere semplice trovare le risposte che cercano.
Un metodo efficace ed estremamente semplice è usare i tag per etichettare gli argomenti trattati all'interno di una pagina, in modo da mostrarne altre correlate.
Un esempio? Questi sono alcuni degli articoli del nostro blog di web marketing relativi alla metodologia inbound!
4. Ridurre il tempo di caricamento delle pagine
L’aggiunta di contenuti visuali, come immagini, infografiche e video, pur essendo essenziale per la SEO, non dovrebbe mai compromettere la velocità di caricamento delle pagine.
La conseguenza di un caricamento lento? Il visitatore si spazientisce e abbandona la pagina, incrementandone la frequenza di rimbalzo e quindi penalizzandola agli occhi dei motori di ricerca.
Il COS di HubSpot ottimizza le immagini in modo automatico, segnala l’eventuale presenza di file o codici eccessivamente pesanti.
5. Prevedere pagine mobile-responsive
Gli utenti che navigano da mobile sono sempre di più, per questo motivo è obbligatorio che le pagine del sito, articoli del blog compresi, siano ottimizzate e prevedano un caricamento più veloce e semplice per la navigazione da smartphone.
L’esperienza dell’utente, in sintesi, deve essere coerente a prescindere dal dispositivo usato per navigare, perché può anche capitare che un prospect inizi la ricerca da mobile e la prosegua da desktop.
Gli elementi da verificare sono la leggibilità dei testi, l’ottimizzazione delle immagini e la possibilità di compilare i form. Moltissime piattaforme di blog marketing, tra cui HubSpot, offrono l’opportunità di vedere l’anteprima delle pagine da diversi dispositivi.
Ricorda: ogni ostacolo nell'esperienza cliente deve essere rimosso.
6. Puntare sulla qualità dei contenuti
Il dilemma qualità VS quantità, in ambito business blogging, deve trovare un giusto equilibrio: la regolarità di pubblicazione andrebbe mantenuta, con almeno un articolo nuovo ogni settimana, senza mai rinunciare alla qualità dei contenuti.
Controllo grammaticale, effettiva utilità per il lettore, ottimizzazione SEO, originalità, scorrevolezza nella lettura: ecco alcuni elementi che determinano il valore di qualunque contenuto.
Se i lettori trovano un reale valore nell'articolo, anche i motori di ricerca lo apprezzeranno; è passato molto tempo, infatti, da quando gli algoritmi si basavano solo sulla presenza di parole chiave e sulla quantità di pagine per definire il ranking.
7. Facilitare la lettura e la comprensione
Facilitare la lettura significa pubblicare testi ben formattati che facciano intuire velocemente all'utente il contenuto della pagina e le risposte che vi può trovare.
All'inizio di questo articolo, come avrai visto, abbiamo inserito un sommario con i collegamenti rapidi, per rendere immediato il passaggio agli argomenti d’interesse. Questa soluzione è utile soprattutto in caso di pagine ricche di testo.
Gli elenchi puntati, i grassetti, i titoli dei paragrafi, le spaziature e la presenza di icone, immagini ed elementi grafici sono tutti accorgimenti che migliorano la comprensione del contenuto.
8. Offrire possibilità di conversione in lead
Grazie alla presenza discreta e mirata di call to action, il lettore avrà sempre l’opportunità di aggiungersi al database dell’azienda, diventando un lead.
Solitamente, le CTA sono posizionate nella colonna laterale delle pagine e all'interno delle stesse e invitano a scaricare contenuti premium più approfonditi, a prenotare una demo, una consulenza o a partecipare a un evento, gratuitamente, in cambio di alcuni dati di contatto da inserire in form appositi.
Quando vengono cliccate, le call to action rimandano a una landing page, progettata proprio per la lead generation o per qualificare lead già esistenti.
9. Guest blogging
Oltre alla possibilità di scrivere articoli per altri blog di settore o siti specializzati (come quelli delle associazioni di categoria, ad esempio), è utile ospitare come contributori esterni fornitori, clienti o semplicemente esperti in un mercato, per consolidare l’autorevolezza dell’azienda.
Si tratta di un espediente efficace per ampliare il bacino di lettori del blog aziendale, per migliorare il ranking ed espandere la propria rete di connessioni professionali.
Quando su siti esterni si trovano link al sito dell’azienda, la reputazione di queste pagine cresce, centrando uno degli obiettivi delle attività di blog marketing.
Come abbiamo visto nel corso di questo articolo, il blog è uno strumento estremamente efficace per attrarre traffico qualificato al sito, posizionare l’azienda tra i leader del mercato e generare nuove opportunità di business.
Non a caso, il content marketing è uno dei pilastri della strategia inbound, particolarmente indicata nel settore b2b.
Per essere trovati online da potenziali clienti in cerca di risposte e soluzioni, il blogging è uno dei primi passaggi fondamentali. Vuoi alcuni consigli per avviare la content strategy aziendale? Clicca qui e prenota una sessione online gratuita!
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