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Pillole di inbound marketing: tendenze strategiche per il b2b

Scritto da Valeria Caglioni | 2 dicembre 2021

Con questo articolo inizia una nuova serie di pillole dedicate all’inbound marketing, la strategia creata nel 2009 dagli ideatori di HubSpot, il software con il quale diedero vita a un nuovo approccio al marketing digitale (e non solo).

Cosa è cambiato in questi anni? Verrebbe da dire che è cambiato tutto, dalle abitudini di acquisto alle modalità di lavoro, soprattutto dopo la pandemia. Oggi ci concentreremo sulle tendenze efficaci rispetto alla pianificazione strategica. Scopri di più!

Evoluzione dell’inbound marketing: le novità sulle strategie

Agli albori dell’inbound marketing, la pianificazione strategica prevedeva un progetto di medio-lungo periodo, con circa 12 mesi di attività definite, collegate al processo di acquisto dei clienti in target per l’azienda.

La diffusione della digitalizzazione a tutti i livelli e la sempre maggiore disponibilità di dati e di strumenti per analizzarli hanno convertito un anno in una vita intera, nel mondo del marketing, se consideriamo la velocità con cui si verificano i cambiamenti nel contesto attuale.

Una delle caratteristiche che determinano l’efficacia delle strategie inbound è la capacità di adattarsi ai nuovi cicli d’acquisto delle organizzazioni agili.

Non è un caso che molte agenzie di inbound marketing (tra cui la nostra) abbiano adottato questa metodologia da diverso tempo, da un lato per migliorare la propria efficienza, dall’altro per incontrare le esigenze dei clienti.

A livello di pianificazione strategica, l’approccio agile al marketing prevede un'efficace collaborazione interna per ottenere il massimo valore dalle attività, analizzando i risultati almeno ogni 30 giorni e provando a migliorare le performance attraverso l’introduzione di nuovi elementi.

Gli elementi essenziali della strategia di inbound digital marketing

Questa serie di articoli è strutturata in pillole, per cui non ci soffermeremo troppo a lungo sugli elementi strategici di una campagna inbound marketing; troverai però dei link alle pagine di approfondimento, qualora un argomento non ti fosse chiaro o desiderassi saperne di più.

Buyer persona

Stiamo parlando del passaggio preliminare a ogni strategia di marketing: la definizione dei clienti ideali, ovvero le buyer persona.

Il profilo degli utenti in target deve essere il più chiaro e dettagliato possibile, per fare in modo che tutti gli elementi successivi siano centrati e allineati all’obiettivo.

Il lavoro sulle buyer persona è essenziale per:

  • individuare il comportamento online di clienti e prospect
  • assicurarsi di essere presenti con i contenuti aziendali sui canali preferiti
  • fornire risposte alle loro domande

Storytelling

A partire dalla definizione dei pain, le sfide che i clienti in target possono superare grazie alle soluzioni proposte dall’azienda, l’approccio inbound prevede la creazione di un vero e proprio storytelling che comunichi in modo chiaro il supporto offerto e abbia un impatto emotivo forte sull’utente.

La storia serve a fare immedesimare le persone e a generare un legame con l’azienda basato sulla fiducia, da coltivare poi nelle fasi successive del percorso d’acquisto.

Per essere unica e quindi restare impressa nella mente dei prospect, la storia deve essere autentica.

Integrazione

Uno degli aspetti davvero innovativi del marketing inbound è la possibilità di orientare tutte le attività digitali a questo approccio efficace. Anzi, è proprio l’integrazione di canali, campagne e strategie a rappresentare un valore aggiunto per le aziende che scelgono l’inbound.

Quando ogni sforzo è finalizzato all’obiettivo di generare traffico, lead e nuove opportunità di business, le probabilità di raggiungere i risultati desiderati aumentano, perché diversi dipartimenti dell’azienda lavorano a un unico obiettivo comune: l’incremento del fatturato.

Per essere certi di andare tutti nella direzione corretta, l’analisi dei dati è fondamentale e va eseguita in modo regolare. L’inbound marketing fonda la propria efficacia sull’ottimizzazione continua.

Budget

L’ultimo tema, non certo per importanza, è quello che riguarda la definizione degli investimenti da dedicare alla strategia inbound. Il budget a disposizione – comprensivo di risorse interne o esterne, se si sceglie di collaborare con un’agenzia specializzata – dovrà essere commisurato alle aspettative in termini di performance.

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