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Le sfide da superare per un sito web aziendale performante

Scritto da Janine Fiorani | 9 marzo 2023

Il sito web aziendale è una vetrina digitale dell’azienda, una finestra fondamentale per far conoscere la propria realtà a potenziali nuovi buyer. In epoca moderna, caratterizzata dagli strascichi della pandemia e dalle difficoltà delle imprese a mantenere i propri profitti, puntare su questo strumento è la chiave per il successo.

Occorre, tuttavia, riconoscere le sfide di un prodotto performante: analizziamo quelle principali nell’articolo di oggi.

Il sito web aziendale come strumento chiave per il business

Per comprendere le opportunità del sito fino in fondo, è necessario fare un passo indietro e concentrarci sulle modalità con cui i buyer oggi si informano e acquistano. Da alcuni anni, ormai, stiamo assistendo a un cambio di passo repentino rispetto al ruolo degli utenti. Le persone sono sempre meno inclini a rispondere ad attività pubblicitarie aggressive: al contrario, prevale un atteggiamento attivo, di ricerca in prima persona delle soluzioni che possono rispondere alle proprie esigenze. I buyer assumono caratteristiche di decisori e sono sempre più coinvolti in tutte le fasi del processo d’acquisto, in modo diretto.

È qui che entra in gioco il sito aziendale: dovendo cercare in prima persona lo strumento o il servizio migliore che risponda a bisogni specifici, i motori di ricerca diventano il mezzo più semplice – e allo stesso tempo importante – per raggiungere l’obiettivo. Una volta digitate parole chiave precise, i motori di ricerca metteranno in luce dei risultati che potranno attirare o meno l’attenzione del cliente potenziale. È chiaro, quindi, come il sito web aziendale non sia uno strumento da poco per incrementare i volumi di business, ma rappresenti l’ago della bilancia per raggiungere obiettivi importanti di fatturato nel b2b.

Tuttavia, impostare un sito web che funzioni, attiri la curiosità del pubblico e si posizioni per le parole chiave più strategiche, non è un’attività immediata. Occorre riconoscere le principali problematiche che possono contrastare l’efficienza delle pagine web. Ne abbiamo raccolte 7: scoprile!

1) Perché un sito web aziendale dovrebbe essere responsive?

Un sito web poco user friendly semplicemente isola una parte di utenti e potenziali clienti. Diverse statistiche confermano come, prima di tutto, il traffico sui siti aziendali sia originato maggiormente da dispositivi mobile piuttosto che da desktop e, in seconda battuta, come una brutta esperienza in termini di navigazione scoraggi una visita successiva.

Oltre alla fruibilità, che deve essere eccezionale da qualunque device, è fondamentale anche garantire un design pulito, ma allo stesso tempo visivamente piacevole. Come abbiamo anticipato nel corso dell’articolo, il sito web dell’azienda è la finestra digitale del marchio: tutto deve essere coerente. Palette dei colori, font, stile comunicativo devono lavorare in sinergia per trasmettere il valore del brand al pubblico target.

2) Lentezza VS leggerezza

Il grado di fruibilità di un sito da parte degli utenti si misura anche dal tempo richiesto per caricarsi. Più un sito è leggero, maggiore sarà la velocità con cui si caricherà e offrirà l’esperienza promessa agli utenti. Questo tema è in parte legato al concetto di rapidità nell’era moderna: stili di vita frenetici, servizi sempre più efficienti e soluzioni a portata di mano hanno contribuito a modificare i requisiti attraverso cui le persone possono sentirsi soddisfatte. Il mondo corre e le esperienze digitali non sono da meno: se, da un lato, devono appagare, dall’altro non possono richiedere troppo tempo. A conferma di questa tendenza, troviamo un sondaggio di Unbounce sull’impatto della velocità delle pagine web sulla percezione dei consumatori.

Il risultato? Quasi il 70% dei potenziali buyer afferma che la velocità della pagina influisce sulla decisione d’acquisto.

Un aspetto molto importante da sottolineare è che la velocità non influisce solo sugli utenti, appagati da una navigazione rapida e senza intoppi, ma anche dai motori di ricerca. Google, per indicizzare siti e pagine, tiene conto del tempo di caricamento, penalizzando i siti più lenti e premiando invece quelli più leggeri.

3) Problemi di hosting

Scegliere il giusto provider di hosting potrebbe rivelarsi un’impresa più complessa del previsto, tuttavia dovrebbe essere la priorità dell’azienda. Optare per un fornitore inadeguato potrebbe:

  • rendere il sito vulnerabile e portare a seri problemi di sicurezza
  • aumentare la frustrazione degli utenti a causa di upload e velocità di caricamento delle pagine lenti
  • aumentare i casi di crash, che potrebbero avere un serio impatto sulla percezione del marchio da parte dei consumatori

La scelta di un fornitore di hosting solido potrebbe abbattere queste e molte altre criticità. Per capire da dove cominciare per trovare il provider giusto, ecco alcune delle considerazioni che potrebbero rivelarsi utili:

  • il piano scelto può supportare picchi di traffico?
  • il provider è in grado di supportare la crescita dell’attività?
  • cosa prevede il servizio di assistenza?

4) L’impatto della latenza di rete sul sito web aziendale

Con latenza di rete si fa riferimento al ritardo nella comunicazione di rete, ovvero il tempo impiegato dai dati per il trasferimento attraverso la rete.

Le reti con un ritardo più lungo hanno latenza elevata, mentre quelle con tempi di risposta rapidi hanno una latenza bassa: quest’ultimo deve essere l’obiettivo del sito web dell’azienda. Per superare questa difficoltà e garantire che le informazioni dal sito viaggino verso il destinatario senza ritardi, occorre accertarsi che non si presentino i problemi più comuni, come:

  • problemi con i server DNS
  • database mal formattato o non ottimizzato
  • troppo traffico

5) Temi e plugin poco aggiornati

Nella costruzione di un nuovo sito aziendale, occorre assicurare che temi e plugin siano aggiornati. Questi elementi sono fondamentali per rendere il sito sicuro e protetto da rischi, ma anche per migliorarne le prestazioni e la qualità di navigazione.

I plugin, infatti, offrono molte funzionalità che danno vita a esperienze uniche per i visitatori del sito; allo stesso modo, però, potrebbero appesantire il sito, ragion per cui è consigliato eliminarli o disattivarli in caso di inutilizzo, così da non compromettere i tempi di caricamento.

6) Un’attenzione particolare agli elementi visual

Il 65% della popolazione apprende visivamente (fonte: Semrush). Questo è un dato sufficiente per scegliere di strutturare il sito web con risorse visual; immagini, video e infografiche non solo migliorano la scorrevolezza del sito, ma rendono i contenuti più memorabili. La memoria fotografica dell’utente è molto più portata a orientarsi verso contenuti multimediali che testuali, per questa ragione è sempre consigliato fare ampio uso di questi strumenti.

Se, da un lato, i contenuti visual rendono le pagine web più coinvolgenti, dall’altro lato potrebbero rallentare il sito, inficiando il caricamento della pagina: per questa ragione è fondamentale ottimizzarli correttamente.

Il rischio è quello di sprecare contenuti digitali chiave per attirare l’attenzione dei buyer, semplicemente perché la pagina non carica correttamente e quindi l’utente abbandona la navigazione: oltre a non aver sfruttato una grande opportunità, si può anche registrare un incremento del tasso di rimbalzo, un dato che non soddisfa i motori di ricerca e per cui il sito può essere molto penalizzato.

Per evitare problemi di questo tipo, è necessario considerare la possibilità di comprimere le immagini in modo che non perdano qualità ma siano più leggere.

Un’ultima cosa: le risorse visual sono una preziosa opportunità per incrementare l'ottimizzazione del sito per i motori di ricerca e per rispondere ai requisiti SEO, ma non tutti possono apprezzarne la forma. Chi soffre di disabilità visive, infatti, può comprendere il valore del contenuto visual solo attraverso una descrizione dell’immagine, letta appunto da un software per persone non vedenti. Inserire in modo opportuno l’alt text permette di garantire sempre un’accurata descrizione dell’immagine e, per questa ragione, occorre assicurarsi che rifletta accuratamente l’immagine mostrata.

Del resto, il testo alternativo o alt text è una stringa testuale di codice HTML che garantisce la massima accessibilità, in linea alla guida per l'accessibilità del contenuto Web (Web Content Accessibility Guidelines- WCAG).

L’alt text permette anche all’utente, il cui PC non può caricare l’immagine, di comprendere cosa rappresenta il contenuto anche senza vederlo: possiamo concludere, quindi, che si tratti di un elemento preziosissimo per la fruibilità da parte dell’utente e per il posizionamento nei motori di ricerca.

7) Ridurre il numero di richieste HTTP

Questo punto rientra nell’elenco delle sfide alle prestazioni del sito web aziendale, perché un numero eccessivo di richieste HTTP può avere un impatto sul tempo di caricamento del sito.

Se il numero eccessivo di richieste HTTP è un problema significativo per le performance delle pagine online, lo è anche la presenza di molti file di grandi dimensioni, che comporta un numero maggiore di richieste HTTP. Quando si controlla il numero di richieste HTTP del sito, è bene verificare anche la lunghezza di queste richieste.

Analizzare le prestazioni del sito web aziendale è il primo passo per accertarsi di essere pronti ad accogliere nuove opportunità di business: non lasciarti sfuggire alcuna opportunità! Richiedi subito un’analisi delle performance del tuo sito web aziendale e massimizza subito tutte le sue potenzialità.