Fontimedia marketing blog

La ricetta definitiva per una landing page che converte utenti in lead

Scritto da Valeria Caglioni | 10 dicembre 2020

In una campagna digital e inbound marketing, le landing page sono determinanti, perché rappresentano un’enorme opportunità per raggiungere gli obiettivi di lead generation.

Come si crea una pagina che non vanifichi gli sforzi e incrementi il tasso di conversione dei visitatori del sito, trasformandoli in contatti validi? Segui la ricetta che ti proponiamo nell’articolo di oggi!

Checklist per una landing page efficace

Iniziamo dagli elementi immancabili in una landing page (che abbrevieremo in LP) capace di convertire utenti in lead.

Titolo

Il titolo della LP dovrebbe comunicare in modo immediato l’offerta, descrivendola con termini accattivanti che catturino l’interesse e invitino all’azione: la compilazione del modulo con i dati da parte dell’utente.

Immagine (o immagini)

Anche la landing page può prevedere un’immagine di copertina, proprio come gli articoli del blog o le pagine di prodotto del sito aziendale.

Se però preferisci limitare gli elementi grafici in questo tipo di pagine, puoi usare un’icona o una rappresentazione dell’offerta.

Quando la LP propone il download di un eBook, l’immagine può essere la copertina del contenuto scaricabile, a supporto dell’obiettivo: incoraggiare il visitatore a convertirsi in lead.

Nell'immagine a fianco, un esempio di miniatura dell'eBook sulla lead generation presente sulla nostra landing page dedicata.

Testo

Il testo deve descrivere nel dettaglio l’offerta, dopo che gli elementi più rilevanti sono stati inseriti nel titolo.

L’obiettivo è comunicare il valore che l’utente potrà ottenere compilando il modulo e accedendo al contenuto premium, all'evento, alla consulenza o alla demo.

Per identificare i vantaggi a sua disposizione, è importante conoscere la buyer persona a cui ci si rivolge e la fase del processo d'acquisto in cui si trova.

Un visitatore che riesce a immaginare l’impatto positivo che otterrà a seguito dell’azione di conversione sarà molto più propenso a compierla!

Form

Il form è un modulo di raccolta dei dati dell’utente e rappresenta l’elemento cruciale in ogni landing page. Infatti, è dall’analisi delle compilazioni che si calcola l’efficacia della LP.

Per ottimizzare il rendimento, il form deve:

  • essere visibile
  • catturare l’occhio dell’utente
  • richiedere la giusta quantità di dati, in relazione al valore dell’offerta.

Icone social

Le icone social richiamano la condivisione della LP con la rete di contatti del visitatore.

Se ritieni che la proposta della pagina sia interessante anche per altri colleghi o conoscenti, perché non incoraggiarlo all'azione, con dei pulsanti di social sharing?

Fino a qui, abbiamo analizzato gli elementi imprescindibili nella struttura di una landing page. Come in ogni ricetta, ora ti proponiamo alcune varianti che possono contribuire a rendere il piatto ancora più gustoso!

6 consigli per ottimizzare le landing page

Le landing page devono essere oggetto di analisi (almeno mensili) e ottimizzazioni regolari.

Ecco sei suggerimenti per incrementare le conversioni in lead.

1. Eseguire A/B test

La modalità a/b test serve a provare elementi diversi in una landing page e monitorare i risultati, per scegliere la versione più efficace.

Se diventa un’attività ricorrente, può aiutare a comprendere le preferenze del pubblico target rispetto a immagini, colori e lunghezza del form.

2. Non sottovalutare gli elementi SEO

Le parole chiave non sono importanti solo nelle pagine del sito web o nel blog aziendale. Anche le LP possono ricevere visite provenienti dalle ricerche organiche su Google, ma devono essere ottimizzate.

La keyword principale può essere inclusa in diversi elementi:

  • titolo
  • meta description
  • alt-text delle immagini
  • corpo del testo

3. Mantenere un linguaggio semplice

La formattazione è importante, in tutte le pagine web.

Nelle landing page, è consigliabile non eccedere con il testo, limitandosi agli elementi essenziali per incoraggiare la compilazione del form.

4. Mettere in evidenza i vantaggi dell’offerta

Gli elenchi puntati sono una buona pratica da includere in quasi tutte le LP.

Aiutano a catturare l’attenzione visiva e a comunicare in modo chiaro e veloce i benefici che l’utente otterrà compilando il modulo con i propri dati.

5. Eseguire il blink test

Nel mondo del digital marketing, il blink test consiste nel sottoporre all’attenzione di un collega (che magari non ha mai visto prima di quel momento la pagina) un contenuto, per valutare le reazioni e capire se coincidono con quelle desiderate.

Nel nostro caso, l'attività consiste nel guardare la LP per circa 3-5 secondi e poi chiuderla. Se il collega non ha compreso il valore dell’offerta, meglio rivedere la pagina.

6. Includere alcune testimonianze

La presenza di un cliente soddisfatto che racconta la propria esperienza con l’azienda e con l’offerta proposta aiuta a incrementare le conversioni delle landing page.

Immedesimarsi con altri professionisti che hanno vissuto un’esigenza simile crea quel legame di fiducia necessario per compilare il form e inviare i dati.

A questo punto, vale la pena segnalare anche alcuni errori da evitare nelle LP.

Gli errori da non commettere nelle landing page

L’importanza strategica delle LP è riassunta in questo concetto: se non è ben progettata, i potenziali clienti si convertiranno in lead per un’azienda concorrente.

Ecco alcuni consigli sugli errori comuni che è meglio non commettere.

Menu di navigazione

Ogni elemento che porti l’utente lontano dalla conversione va eliminato.

Il menu di navigazione, essenziale in ogni altra pagina del sito web, nelle LP rischia di distrarre e compromettere la compilazione del form.

Coerenza con la call to action

Se il visitatore capisce di essere atterrato sulla pagina con una call to action ingannevole, abbandona subito la pagina, perdendo la fiducia nei confronti dell'azienda con cui non vorrà avere più nulla a che fare.

Deve esserci coerenza in tutti i messaggi che comunicano l’offerta:

  • nella call to action
  • nella LP
  • nella proposta accessibile dopo la compilazione del form

Campi obbligatori nel form

Soprattutto nelle fasi preliminari del buyer’s journey, è consigliabile non chiedere troppi dati all’utente.

Quando l’obiettivo della LP è la qualificazione dei lead, si può entrare più nel dettaglio; ad esempio, per la richiesta di una demo di prodotto o di una consulenza gratuita.

Attenzione alle parole

Anche una sola parola può essere determinante nell’efficacia delle LP.

Nel caso dei moduli, se il pulsante che conferma l’invio dei dati prevede solo il termine “invia” può limitare l’entusiasmo dell’utente.

Invece, usare un’espressione come “scarica subito l’eBook” può essere molto più efficace.

In questo articolo, abbiamo visto come le landing page abbiano il potenziale per orientare la strategia di lead generation verso il successo, incrementando il numero di contatti commerciali validi e nuovi clienti.

Vuoi sapere di più? Richiedi subito 3 consigli pratici e personalizzati da parte dei nostri consulenti!