Come si crea una pagina che non vanifichi gli sforzi e incrementi il tasso di conversione dei visitatori del sito, trasformandoli in contatti validi? Segui la ricetta che ti proponiamo nell’articolo di oggi!
Iniziamo dagli elementi immancabili in una landing page (che abbrevieremo in LP) capace di convertire utenti in lead.
Il titolo della LP dovrebbe comunicare in modo immediato l’offerta, descrivendola con termini accattivanti che catturino l’interesse e invitino all’azione: la compilazione del modulo con i dati da parte dell’utente.
Anche la landing page può prevedere un’immagine di copertina, proprio come gli articoli del blog o le pagine di prodotto del sito aziendale.
Quando la LP propone il download di un eBook, l’immagine può essere la copertina del contenuto scaricabile, a supporto dell’obiettivo: incoraggiare il visitatore a convertirsi in lead.
Nell'immagine a fianco, un esempio di miniatura dell'eBook sulla lead generation presente sulla nostra landing page dedicata.
Il testo deve descrivere nel dettaglio l’offerta, dopo che gli elementi più rilevanti sono stati inseriti nel titolo.
L’obiettivo è comunicare il valore che l’utente potrà ottenere compilando il modulo e accedendo al contenuto premium, all'evento, alla consulenza o alla demo.
Per identificare i vantaggi a sua disposizione, è importante conoscere la buyer persona a cui ci si rivolge e la fase del processo d'acquisto in cui si trova.
Un visitatore che riesce a immaginare l’impatto positivo che otterrà a seguito dell’azione di conversione sarà molto più propenso a compierla!
Il form è un modulo di raccolta dei dati dell’utente e rappresenta l’elemento cruciale in ogni landing page. Infatti, è dall’analisi delle compilazioni che si calcola l’efficacia della LP.
Per ottimizzare il rendimento, il form deve:
Le icone social richiamano la condivisione della LP con la rete di contatti del visitatore.
Se ritieni che la proposta della pagina sia interessante anche per altri colleghi o conoscenti, perché non incoraggiarlo all'azione, con dei pulsanti di social sharing?
Fino a qui, abbiamo analizzato gli elementi imprescindibili nella struttura di una landing page. Come in ogni ricetta, ora ti proponiamo alcune varianti che possono contribuire a rendere il piatto ancora più gustoso!
Le landing page devono essere oggetto di analisi (almeno mensili) e ottimizzazioni regolari.
Ecco sei suggerimenti per incrementare le conversioni in lead.
La modalità a/b test serve a provare elementi diversi in una landing page e monitorare i risultati, per scegliere la versione più efficace.
Se diventa un’attività ricorrente, può aiutare a comprendere le preferenze del pubblico target rispetto a immagini, colori e lunghezza del form.
Le parole chiave non sono importanti solo nelle pagine del sito web o nel blog aziendale. Anche le LP possono ricevere visite provenienti dalle ricerche organiche su Google, ma devono essere ottimizzate.
La formattazione è importante, in tutte le pagine web.
Nelle landing page, è consigliabile non eccedere con il testo, limitandosi agli elementi essenziali per incoraggiare la compilazione del form.
Gli elenchi puntati sono una buona pratica da includere in quasi tutte le LP.
Aiutano a catturare l’attenzione visiva e a comunicare in modo chiaro e veloce i benefici che l’utente otterrà compilando il modulo con i propri dati.
Nel mondo del digital marketing, il blink test consiste nel sottoporre all’attenzione di un collega (che magari non ha mai visto prima di quel momento la pagina) un contenuto, per valutare le reazioni e capire se coincidono con quelle desiderate.
Nel nostro caso, l'attività consiste nel guardare la LP per circa 3-5 secondi e poi chiuderla. Se il collega non ha compreso il valore dell’offerta, meglio rivedere la pagina.
La presenza di un cliente soddisfatto che racconta la propria esperienza con l’azienda e con l’offerta proposta aiuta a incrementare le conversioni delle landing page.
Immedesimarsi con altri professionisti che hanno vissuto un’esigenza simile crea quel legame di fiducia necessario per compilare il form e inviare i dati.
A questo punto, vale la pena segnalare anche alcuni errori da evitare nelle LP.
L’importanza strategica delle LP è riassunta in questo concetto: se non è ben progettata, i potenziali clienti si convertiranno in lead per un’azienda concorrente.
Ecco alcuni consigli sugli errori comuni che è meglio non commettere.
Ogni elemento che porti l’utente lontano dalla conversione va eliminato.
Il menu di navigazione, essenziale in ogni altra pagina del sito web, nelle LP rischia di distrarre e compromettere la compilazione del form.
Se il visitatore capisce di essere atterrato sulla pagina con una call to action ingannevole, abbandona subito la pagina, perdendo la fiducia nei confronti dell'azienda con cui non vorrà avere più nulla a che fare.
Deve esserci coerenza in tutti i messaggi che comunicano l’offerta:
Soprattutto nelle fasi preliminari del buyer’s journey, è consigliabile non chiedere troppi dati all’utente.
Quando l’obiettivo della LP è la qualificazione dei lead, si può entrare più nel dettaglio; ad esempio, per la richiesta di una demo di prodotto o di una consulenza gratuita.
Anche una sola parola può essere determinante nell’efficacia delle LP.
Nel caso dei moduli, se il pulsante che conferma l’invio dei dati prevede solo il termine “invia” può limitare l’entusiasmo dell’utente.
Invece, usare un’espressione come “scarica subito l’eBook” può essere molto più efficace.
In questo articolo, abbiamo visto come le landing page abbiano il potenziale per orientare la strategia di lead generation verso il successo, incrementando il numero di contatti commerciali validi e nuovi clienti.
Vuoi sapere di più? Richiedi subito 3 consigli pratici e personalizzati da parte dei nostri consulenti!