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I veri segreti di una strategia SEO che fa la differenza

Scritto da Janine Fiorani | 31 agosto 2023

Se l’obiettivo di un’azienda è migliorare la propria strategia SEO, allora è fondamentale sapere cosa significhi e quali attività comporti. Molto spesso, infatti, si tende a credere che la strategia SEO si basi solo sull’ottimizzazione di alcuni elementi quando, al contrario, prevede un piano mirato, che coinvolge tutti i fronti digital. Ne parliamo nell’articolo di oggi.

Che cos'è una strategia SEO?

Una strategia SEO ha l’obiettivo di migliorare la visibilità di un sito web nei motori di ricerca, come Google.

Un semplice piano d'azione SEO, invece, può prevedere diverse attività, ma senza che siano integrate in una strategia definita e con un chiaro obiettivo: una serie di ottimizzazioni on-page, correzioni tecniche, strategia content, link building e reportistica SEO.

Continuiamo a parlarne nell’articolo di oggi: puoi passare all’argomento che preferisci, cliccando il titolo dedicato.

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Perché è il momento di avviare una strategia SEO strutturata?

Una strategia di Search Engine Optimization mira a migliorare il posizionamento del sito web aziendale per qualsiasi parola chiave esistente per la quale l’azienda vuole posizionarsi, appunto, sui motori di ricerca.

Avviare questo ambizioso piano è fondamentale per aumentare la consapevolezza e l'influenza della SEO all'interno dell’organizzazione. Da qui si può partire per:

  • ampliare il numero delle parole chiave organiche attraverso il content marketing
  • correggere qualunque bug del sito web che potrebbe avere un impatto negativo sui tempi di caricamento delle pagine e sull'esperienza dell'utente
  • aumentare il numero di backlink da domini di alta qualità verso il sito, come risultato di un ottimo ranking sui motori di ricerca
  • migliorare il traffico organico e le conversioni del sito

Da dove cominciare quindi? Ecco 10 consigli per avviare e migliorare subito la strategia SEO, fissando obiettivi raggiungibili.

I 10 consigli per ottenere subito risultati

Passiamo subito alle best practice che consentiranno al sito di migliorare la propria SEO.

1) Eseguire l’analisi del sito per identificare i problemi tecnici e on-page

L’attività migliore da cui cominciare per avviare una strategia SEO è un crawling del sito web aziendale – o, per semplificare, una scansione – così da verificare se ci sono problemi a cui porre rimedio per massimizzare la visibilità SEO.

HubSpot offre ai propri utenti la possibilità di scansionare il sito: la verifica del sito è un buon punto di partenza, tuttavia può richiedere diverso tempo per essere completata, motivo per cui è consigliato, nel frattempo, proseguire in parallelo con gli altri consigli per migliorare la SEO.

2) Valutare le strategie SEO dei competitor

Si tratta di un aspetto cruciale, spesso trascurato, almeno nelle prime fasi del processo.

L'analisi delle strategie SEO dei competitor aiuterà a stabilire obiettivi realistici per il sito web. Dopo aver completato quest’azione, è possibile avere un'idea delle parole chiave più importanti per le aziende concorrenti. Questi sono alcuni dei termini di ricerca per i quali anche l’azienda vorrà competere, ottimizzando le pagine chiave del sito. Questa fase può anche essere considerata un'attività di scouting e analisi di mercato.

Una volta individuate le parole chiave per cui i siti dei competitor risultano maggiormente posizionati, è il momento di chiedervi il perché.

Oltre a eseguire un audit sulle parole chiave per le quali i concorrenti si posizionano bene ed esiste la possibilità di migliorare, è bene esaminare anche i tipi di contenuti che producono regolarmente. Ecco alcune tra le domande da porsi sull’azienda:

  • ha un blog?
  • quanti contenuti pubblica quotidianamente, settimanalmente o mensilmente?
  • in che modo divulga la propria expertise?

Da questi semplici quesiti, si può partire per guidare la roadmap SEO dell’azienda.

3) Creare obiettivi SEO e allineare i team

Nonostante esistano professionisti SEO specializzati nel raggiungimento degli obiettivi aziendali attraverso l'ottimizzazione della ricerca organica, la SEO è un lavoro di squadra. Una buona strategia richiede il coinvolgimento degli sviluppatori web, dei team di contenuti e del sales, poiché gli specialist spesso si trovano a cavallo tra i vari team.

Ad esempio, potrebbe essere necessario collaborare con il team editoriale per creare un post sul blog - che è stato ideato da una ricerca basata sui dati - e con il team di sviluppo web per creare la pagina. Oppure, dopo aver condotto la verifica SEO, ci si potrebbe rendere conto di aver bisogno dell'assistenza degli sviluppatori del sito affinché intervengano per risolvere problemi tecnici.

Come già anticipato fin qui, la SEO è un’attività che richiede molta ricerca; il consiglio è quello di indagare a fondo le strategie dei concorrenti prima di allinearsi con i diversi team. Non solo: è bene riuscire a inquadrare i dettagli relativi all’ottimizzazione del sito, allineandosi sempre con i team, in modo da raccogliere più insight e idee per incrementare la leadership del brand.

4) Creare una matrice sforzo/impatto

Ora che le fasi di ricerca della strategia SEO sono state completate, si è arrivati a un buon punto per creare un elenco dettagliato di tutti i compiti da portare a termine. Questi possono includere le correzioni tecniche on-page risultanti dall'audit effettuato all'inizio del processo, l’ottimizzazione degli articoli del blog da scrivere, l’aggiornamento delle pagine del sito esistenti - sia da un punto di vista contenutistico che di UX.

Il consiglio per delineare questi passaggi è quello di creare un diagramma impatto-sforzo che organizzi ogni voce.

Nessuno conosce l’azienda meglio di chi ci lavora, quindi l'impegno richiesto per completare ogni task deve essere attentamente valutato a seconda dell’effort richiesto e delle risorse a disposizione. A volte trovare le risorse interne per scrivere e pubblicare un nuovo contenuto può rivelarsi un impegno maggiore rispetto, ad esempio, a delegare queste attività a un’agenzia SEO specializzata.

Qualunque siano le attività, una matrice impatto-sforzo può aiutare a organizzare la SEO in modo costruttivo e intelligente.

5) Revisionare meta titolo e meta descrizione

Meta titolo e meta description sono metadati – appunto – registrati nel codice sorgente della pagina web. Pur non essendo visibili sul sito, lo sono sui motori di ricerca e, quindi, devono rispondere ai requisiti SEO per contribuire al posizionamento.

I motori di ricerca, infatti, scansionano questi elementi per abbinare le ricerche alle parole chiave utilizzate.

Il meta titolo è un testo che richiama l’argomento della pagina, mentre la meta description è un riassunto in pochi caratteri della pagina.

Molto spesso, l'esecuzione di una scansione del sito mette in evidenza problemi SEO di cui – è molto probabile - non si fosse a conoscenza prima. Un punto di partenza per avviare azioni SEO è proprio la revisione di meta titoli e meta descrizione.

Oltre a trattarsi di elementi che i motori di ricerca prendono in considerazione per decidere come classificare una pagina in relazione alla sua rilevanza per una determinata parola chiave, sono anche letti dagli utenti e svolgono, quindi, un ruolo chiave per incuriosire alla lettura e all’apertura della pagina.

Se i meta titoli non sono mai stati ottimizzati, il consiglio è quello di rivedere manualmente tutte le pagine principali per assicurarsi che siano ottimizzati per le parole chiave che si desidera posizionare per ogni pagina. Dopo aver effettuato la ricerca sulle parole chiave e aver determinato quali dovrebbero essere i meta titoli delle pagine principali, è relativamente facile aggiornarli nel CMS o nel back-end del sito web.

6) Procedere alle correzioni tecniche SEO

Attraverso l'audit SEO e la matrice sforzo/impatto si può procedere alle correzioni tecniche di Search Engine Optimization.

In questa fase, è molto utile anche esaminare il dominio attraverso lo strumento PageSpeed Insights di Google: il risultato dell’analisi sarà un elenco di opportunità per velocizzare il sito web.

PageSpeed Insights ha diversi vantaggi: prima di tutto è gratuito e, in secondo luogo, le raccomandazioni per migliorare la SEO provengono direttamente da Google.

7) Ottimizzare i contenuti esistenti per i motori di ricerca

Anche i contenuti sono un elemento SEO da ottimizzare. Il consiglio è quello di utilizzare la matrice sforzo/impatto per stilare le priorità, partendo dagli elementi a basso costo/alto impatto come, ad esempio, l'ottimizzazione del meta-titolo.

Dopo aver completato questo lavoro, è bene dare un'occhiata approfondita a tutte le pagine principali del sito per porsi qualche semplice domanda:

8) Identificare opportunità content attraverso la ricerca di argomenti

Il modo migliore per colmare le lacune di parole chiave è pubblicare sul sito contenuti mirati e orientati alla SEO. L'elenco delle parole chiave ottenute da uno strumento di ricerca keyword è alla base della generazione di nuovo materiale.

L'utilizzo di uno strumento di ricerca per parole chiave può supportare il team nell’identificazione rapida degli argomenti correlati al termine principale. Non occorre ipotizzare gli argomenti a cui le persone potrebbero essere interessate sulla base di pure sensazioni: gli strumenti SEO permettono di utilizzare i dati per prendere solo le migliori decisioni.

9) Migliorare la gestione dei social e dei backlink

Anche nel 2023, i backlink di alta qualità si confermano una parte importante della SEO. Il numero di backlink che un sito riceve da pagine di elevata autorità è una componente fondamentale per il posizionamento: questo dato, infatti, misura la capacità di un dominio di indicizzarsi.

Esiste anche la possibilità di impegnarsi in attività di link building manuale, con l'obiettivo di ottenere link al sito da altre fonti; si tratta di un’attività particolarmente importante per i domini più recenti con un basso punteggio di Domain Authority.

Il modo migliore per aumentare la Domain Authority è creare contenuti di alta qualità che le persone vogliano condividere.

Oltre a generare content e a pubblicarlo sul sito, è utile promuoverlo in modo creativo sui canali sociali in cui i clienti trascorrono la maggior parte del proprio tempo digitale: questo contribuirà a far conoscere il marchio, aumentandone il suo volume di ricerca.

10) Misurare, ottimizzare e testare

Il panorama competitivo continuerà a evolversi con la trasformazione digitale. Anche nell'arco di un anno, una strategia SEO potrebbe mettere in luce priorità diverse.

Tuttavia, nonostante il costante cambiamento del mondo digitale, è importante tenere costantemente traccia delle parole chiave di alto valore utilizzando uno strumento SEO efficace e monitorare la crescita del traffico dei contenuti in piattaforme come Google Analytics. Con il tempo, si metteranno in luce i punti di forza e di debolezza del sito. La strategia chiave è quella di continuare a rafforzare gli aspetti vincenti, pubblicando contenuti sugli argomenti in cui il sito si mostra già posizionato, continuando al contempo a lavorare sulle opportunità di ottimizzazione di parole chiave, quindi migliorando costantemente le aree più deboli.

Comincia subito a ottenere risultati dalla strategia!

In questo articolo abbiamo parlato delle 10 best practice che è possibile mettere in atto per migliorare la strategia SEO, raggiungendo importanti obiettivi di posizionamento. È importante non improvvisare per non perdere opportunità di business, ma lasciarsi guidare e supportare da professionisti in SEO e marketing digitale.

In Fontimedia aiutiamo le aziende b2b a sviluppare strategie di marketing vincenti progettandole in base agli obiettivi e alle esigenze più diverse: contattaci per una sessione di consulenza gratuita e senza impegno!