Se le pagine del sito web aziendale ricevono poche visualizzazioni, le call to action non vengono cliccate e gli articoli strategici pubblicati nel blog non compaiono tra i primi risultati nelle ricerche di Google, il piano di content marketing b2b non sta funzionando come dovrebbe.
I probabili errori? La scelta delle keyword, la promozione dei contenuti o la selezione degli argomenti rispetto alle preferenze del pubblico target. Leggi l’articolo per scoprire come rendere efficace la strategia!
Content marketing b2b: come verificare se stai sbagliando qualcosa
Per avviare una strategia che porti risultati, avere chiaro cosa fare è di certo utile. Però, è altrettanto importante sapere cosa non fare, onde evitare sprechi di budget e risorse.
Quando è definita nel modo giusto, una strategia di content marketing può generare traffico qualificato al sito web aziendale, abbreviare il ciclo di vendita e incrementare i ricavi.
Ecco di seguito i 7 errori di marketing più comuni a cui prestare attenzione.
Puoi cliccare il link per leggere subito il paragrafo corrispondente:
- Non hai un piano o una strategia
- Non poni i clienti e i prospect al centro
- Non stai usando un linguaggio adeguato
- Non offri contenuti educativi
- Non stai utilizzando i video
- Non conosci la SEO
- Non stai promuovendo abbastanza
Non hai un piano o una strategia
Pianificare la strategia è necessario per essere costanti e coerenti con la pubblicazione e mantenere i risultati nel tempo, con un monitoraggio regolare.
Il calendario editoriale dovrebbe essere creato ogni mese, basandosi sulle keyword più ricercate, sugli interessi dei potenziali clienti e la fase del buyer journey in cui si trovano.
Pubblicare in modo frequente permette di creare un rapporto di fiducia a lungo termine con prospect e clienti.
È fondamentale definire un tono di voce e uno stile aziendale univoci, in modo da mantenere uniformità tra i contenuti, anche se realizzati da persone diverse del team interno o dell'agenzia content.
Non poni i clienti e i prospect al centro
L’inbound marketing è una delle strategie di marketing b2b più efficaci per generare lead validi e incrementare le vendite attraverso i contenuti.
Uno dei principi chiave di questo approccio è che l’obiettivo non deve essere solo vendere un prodotto o servizio: prima di tutto, è necessario fornire informazioni interessanti e utili, per coinvolgere i prospect nel processo e fidelizzare i clienti.
Per farlo, bisogna partire dai bisogni degli utenti, dai loro dubbi e da ciò che cercano online.
La forza vendita può fornire spunti interessanti sulle domande e le obiezioni più frequenti, che possono diventare argomenti validi per il piano editoriale.
Gli strumenti SEO appositi aiutano poi a combinare questi temi con le keyword più ricercate sul web.
Non stai usando un linguaggio adeguato
Quando si realizza un contenuto, è bene ricordare che gli utenti non conoscono e spesso non comprendono il gergo tecnico utilizzato dagli esperti.
Rivolgendosi a potenziali clienti che non sanno nulla dell’azienda, è necessario esprimere ogni concetto in modo semplice, ma sempre professionale.
L’obiettivo è far capire in modo chiaro e preciso quali benefici si possano ottenere grazie alle soluzioni offerte.
Il social listening è utile per comprendere cosa interessi alle buyer persona e allinearsi al loro linguaggio. Nel mondo b2b, Linkedin è la piattaforma più adatta per questo tipo di attività.
Non offri contenuti educativi
I potenziali clienti che decidono di affidarsi a Google per trovare soluzioni ai loro problemi si aspettano di trovare contenuti validi, educativi e interessanti.
In questo video, alcuni consigli per creare un sito aziendale performante:
Il sito web aziendale deve fornire informazioni rilevanti e risposte alle domande degli utenti, accompagnandoli attraverso il funnel di vendita.
Non stai utilizzando i video
La content strategy non comprende solo articoli del blog, ebook e whitepaper. Vanno incluse anche immagini, infografiche e soprattutto i video, attualmente il mezzo di fruizione più apprezzato dagli utenti.
I video sono uno strumento molto potente, perché permettono di catturare l’attenzione dei prospect e guidarli nel processo d’acquisto.
In questo articolo, abbiamo parlato del perché i video b2b non possano essere esclusi dalla strategia, con statistiche e consigli utili per migliorare la lead generation e coinvolgere i visitatori del sito.
Non conosci la SEO
Creare contenuti validi, interessanti e che rispondano alle domande degli utenti non basta. Se non sono ottimizzati per i motori di ricerca non porteranno traffico al sito aziendale.
Un sito web strutturato in ottica SEO sarà presente tra i primi risultati di ricerca di Google e, di conseguenza, le probabilità che venga cliccato saranno maggiori.
La SEO riguarda diversi aspetti del sito web aziendale, non solo gli articoli e le pagine visibili.
Per migliorare il posizionamento del sito bisogna fare attenzione anche al backend, che comprende, ad esempio, il codice HTML, le meta description e i tag.
Non stai promuovendo abbastanza i contenuti
Dopo avere creato contenuti di valore e averli ottimizzati per i motori di ricerca, è il momento di promuoverli.
Ecco alcuni esempi pratici:
- inviare newsletter settimanali per fare in modo che i contatti siano aggiornati sui contenuti più recenti
- condividere articoli e video sui social media; in particolare, Linkedin può essere sfruttato per entrare in contatto con aziende e professionisti del settore
- creare campagne a pagamento per raggiungere un numero maggiore di potenziali clienti in target
Anche le attività promozionali vanno predisposte in modo strategico, pianificando ogni azione e monitorando in modo costante i risultati, per intervenire con modifiche se necessarie.
Un piano di content marketing b2b può portare risultati tangibili in termini di lead generation e sviluppo del business aziendale.
Realizzare i contenuti adeguati, monitorare i risultati e adattare la strategia di conseguenza non è sempre facile. Il supporto di un’agenzia specializzata in marketing b2b può essere determinante.
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