L’inbound marketing è una strategia molto efficace per le aziende b2b, perché sfrutta tutti i canali a disposizione per veicolare messaggi utili ai prospect, mettendo al centro i loro bisogni e necessità. Lo scopo è quello di attirare l’attenzione degli utenti, fornire loro contenuti interessanti e trasformarli in clienti fedeli, creando un rapporto di fiducia reciproca.
Come fare, però, a capire se la strategia utilizzata è funzionale all’obiettivo? Ne parliamo nell’articolo di oggi!
La tua strategia di inbound marketing funziona? Ecco come scoprirlo!
Per fare in modo che il piano di inbound marketing b2b abbia successo e porti all’acquisizione di nuovi clienti, è necessario monitorare costantemente i dati, analizzarli, fare test e aggiustare la strategia, quando necessario.
Esistono diversi metodi per monitorare il rendimento dei singoli elementi delle campagne e determinare le opzioni che funzionano meglio; ecco, di seguito, i più efficaci e maggiormente utilizzati.
A/B testing
Fare un A/B test significa creare due versioni diverse di un elemento (può essere una landing page, una pagina del sito, l’oggetto di una email o una call to action, per citare solo alcuni esempi) e analizzare quale permetta di ottenere risultati migliori in base allo scopo prefissato.
Se si decide di fare un A/B test per testare una landing page, si potrà provare a modificare la posizione della CTA o dell’immagine, il titolo utilizzato, la lunghezza del testo, la posizione del form, e così via. Oppure, decidere di modificare il testo o il colore utilizzato per la call to action, per capire quale attira maggiormente l’attenzione e porta maggiori click. Gli A/B test si effettuano anche per verificare l’efficacia delle campagne email, modificando l’oggetto e monitorando quale dei due ottenga il tasso di apertura maggiore. Anche il layout può essere un fattore decisivo per far compiere una determinata azione ai destinatari: provare con un colore o una disposizione del testo differenti può aiutare a comprendere le loro preferenze.
Valutazione dei contenuti
I contenuti sono la colonna portante, il vero e proprio fulcro della strategia di inbound marketing b2b. Ecco perché bisogna fare molta attenzione quando si crea un articolo del blog, una landing page o un contenuto apporfondito, valutando attentamente i testi, lo stile, l’impaginazione e i canali utilizzati per veicolarli.
Ecco alcune domande da porsi, nel momento in cui si realizza qualsiasi tipologia di contenuto:
- Il tema principale è sviluppato in modo esaustivo, rispondendo adeguatamente ai dubbi e alle domande dei prospect?
- L’argomento di cui si parla è chiaro e facilmente comprensibile nei primi secondi di visualizzazione della pagina?
- L’azione che si vuole far compiere all’utente (iscrizione al blog, download del contenuto premium, compilazione del form) è ben visibile?
- Il contenuto è attuale e dimostra l’autorevolezza e la competenza dell’azienda?
- La pagina è facilmente accessibile da qualsiasi dispositivo?
- Il testo è distribuito in modo ordinato e chiaro, senza una sovrabbondanza di immagini, colori diversi o inviti all’azione?
Se la risposta a una di queste domande è negativa, è necessario rivedere i contenuti e modificarli dove necessario.
Utilizzo dell’eye tracking
In ambito inbound marketing, la tecnica dell’oculometria viene utilizzata per monitorare i componenti della pagina si cui si focalizza maggiormente l’attenzione dell’utente, come si muove il suo sguardo e per quanto tempo rimane su un determinato elemento.
Se, ad esempio, ci si rende conto che lo sguardo dei visitatori si sofferma per poco tempo, se non per nulla, sulla call to action principale o sul titolo della pagina, significa che questi non sono efficaci come dovrebbero. L’eye tracking aiuta a rispondere a domande come:
- Gli utenti riescono a muoversi facilmente all’interno della pagina?
- Quali sono gli elementi più visualizzati, ma non cliccati?
- Le icone e le immagini funzionano?
- Quali sono gli step compiuti dai prospect, prima di prendere una decisione?
Tale metodologia può fornire spunti e suggerimenti molto utili per ottimizzare l'esperienza di navigazione che non si potrebbero ricavare semplicemente attraverso un questionario, ad esempio.
Test di usabilità
Il sito web aziendale può avere un design unico e innovativo, essere ricco di elementi, immagini e colori sgargianti, ma se il prospect non riesce a orientarsi e non trova le informazioni che cerca, se ne andrà in pochi secondi.
Un sito b2b può definirsi funzionale ed efficace se permette di catturare l’attenzione del pubblico target, mostrando ciò che i potenziali clienti cercano in maniera immediata, senza difficoltà né confusione. I visitatori devono trovare subito ciò che si aspettano. Per capire se la user experience sia ottimale, si possono condurre questionari e test di valutazione oppure osservare direttamente come si muove l’utente nella pagina e quali azioni compie. Questi test danno la possibilità di individuare eventuali criticità e correggerle in fase di progettazione del design dell’interfaccia.
Il sito web di un’azienda b2b deve essere chiaro, semplice e intuitivo e deve fornire le informazioni necessarie agli utenti in maniera rapida e immediata. Analizzare e sperimentare diverse opzioni è essenziale per assicurarsi che la strategia di inbound marketing permetta di veicolare i messaggi corretti al pubblico target, attraverso i canali adeguati.
Non si tratta solamente di verificare che tutto funzioni correttamente dal punto di vista tecnico e strutturale, ma bisogna sempre fare in modo che il sito sia il canale più efficace dell’azienda. Affidarsi a un’agenzia specializzata in inbound marketing b2b può essere determinante nel raggiungimento degli obiettivi di business. Clicca qui per una consulenza online gratuita con uno dei nostri esperti!
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