Con questo articolo inauguriamo una serie di piccole pillole, insight esclusivi che come agenzia di marketing vogliamo condividere con i nostri clienti e lettori, per analizzare cosa stia cambiando, in particolare per il digital b2b, e provare a comprendere quelle che saranno le tendenze del prossimo futuro.
Nello specifico, a seguire troverai alcune statistiche relative alla content strategy, al suo legame con lo sviluppo commerciale e ai motivi che portano sempre più aziende ad attivarla.
Come agenzia di marketing partner di HubSpot, abbiamo pensato di condividere con i nostri lettori una serie di pillole che contengono statistiche utili per le aziende b2b che vogliono attivare una strategia digitale, migliorarne i risultati o semplicemente capire quali saranno le tendenze per i prossimi mesi.
Per farlo, abbiamo raccolto i dati che HubSpot ha pubblicato nel suo “Not Another State of Marketing Report” e analizzeremo insieme le risposte che più di 3400 professionisti del mondo del marketing b2b e b2c, in tutto il mondo, hanno fornito agli ideatori della piattaforma inbound.
Il motivo? È presto detto: le aziende che investono tempo e risorse nell’attivazione e nella gestione della content strategy ottengono molti benefici, tra cui:
Il content marketing prevede diverse attività e formati differenti; per questo motivo, il supporto di un’agenzia specializzata in b2b si può rivelare fondamentale, per individuare quelle più indicate per ottenere risultati e raggiungere gli obiettivi di business.
Il 70% dei marketer intervistati nel report diffuso da HubSpot dichiara di avere investito direttamente in attività di content marketing.
Le metriche principali per misurare il successo della strategia sono le vendite, il traffico al sito web aziendale e la lead generation.
Se, da un lato, è indubbio che SEO e content marketing continueranno a essere i pilastri per guadagnare e consolidare visibilità online nel prossimo futuro, dall’altro lato è fondamentale assicurarsi che i contenuti condivisi con il proprio pubblico target siano validi, utili e capaci di coinvolgerlo nel processo d’acquisto.
Come fare? Le aziende - e le content agency che le supportano - dovrebbero concentrarsi sulla condivisione di materiali ottimizzati, il più possibile personalizzati in base alle esigenze delle buyer persona. In quest’ottica, la segmentazione del pubblico si rivela utilissima, per continuare a offrire solo informazioni utili e interessanti per i contatti nel database dell’azienda.
L’ultima statistica che ti proponiamo riguarda i canali maggiormente utilizzati per veicolare i contenuti di marketing (ricordiamo che il campione riguarda sia il b2b che il b2c).
Il video ha conquistato la prima posizione, superando il blog e le infografiche.
Tra i video, subito dopo quelli puramente promozionali e pubblicitari, troviamo quelli di storytelling.
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